Echi di Costalta

1976-1977: un inverno... davvero freddo!

Ai primi di dicembre dello scorso anno (circa tre mesi fa) l'estensore di questa cronachetta, guardando dall'oblò del suo osservatorio, situato in via Borca, di fronte ad un cielo plumbeo con una temperatura di 10° sotto zero, poneva un profetico interrogativo: "Sarà un inverno freddo, con tanta neve?".
E così è, a tutt'oggi, 22 febbraio 1977...
Non è stato difficile, anche se è trascorso un quarto di secolo, rifarci all'inverno del 1951 abbondantemente nevoso, ma un tantino meno lungo e meno rigido anche se più caratteristico, perchè allora fu necessario usare per qualche giorno le finestre del secondo piano per poter uscire di casa!
I disagi non furono pochi: innanzitutto la minaccia incombente di una slavina sopra alcune case di via De Villa. Per fortuna la minaccia è rimasta tale, ma è indilazionabile che si progettino e si realizzino opere protettive in un prossimo futuro.
La viabilità ha avuto ostacoli non lievi con una punta cruciale tra il 10 e il 15 gennaio, quando alcune precipitazioni ci misero il brivido nelle ossa. I servizi sgombraneve della Provincia e del Comune hanno fatto del loro meglio, ma evidentemente non è solo la strada Ponte Rin-Costalta da ripristinare. Gli uomini addetti ai pesanti mezzi meritano una pubblica lode.
Altro disagio si è avuto per il mancato recapito delle corrispondenza per una settimana, mentre l'energia elettrica è stata ripristinata in breve tempo.
Spiace, infine, prevedere, visto l'assetto persistente e odierno del tempo tuttoneve, una primavera al di là da venire... ma verrà!


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"ACCADEVA A COSTALTA..."

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