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E' un gioco a due.
Ora non cominciare con la solita storia, che i giochi a due sono un massacro.
Sì lo so, sono giochi perversi, ma bisogna pur far passare il tempo, no?
E questo è un gioco vecchio, collaudato, lo conoscono tutti, non venirmi
a dire che. No, non è il gioco della verità, qui si può mentire
e nessuno controlla. E' un gioco di domande e risposte, ma si può mentire.
Si fa così: uno chiede e l'altro risponde. Quando sbaglia, si invertono
i ruoli. Tutto qua, dove la vedi la perversione?
La fregatura, dici?
Ma la fregatura è banale, basta un po' di attenzione e la freghi tu.
Domande semplici, brevi, alla portata di tutti. Il gioco consiste nell'evitare
di rispondere con un sì o con un no, capito, niente sì e niente
no, sennò sei fuori. Al posto di un sì o di un no devi usare altre
formule, e ce ne sono, ce ne sono... tipo invece di sì o no puoi dire certo,
proprio per niente, verissimo, non credo, d'accordo, mai, altroché eccetera
ma non puoi dire come no perché c'è il no, puoi invece dire mai
assaggiato se per esempio ti chiedo ti piace il gelato gusto puffo o abbastanza
se ti chiedo sai nuotare, e via dicendo. E poi puoi sempre mentire, anche spudoratamente.
Se so per certo che la tua risposta è bugiarda - perché ti conosco
e so benissimo che il mare ti piace da morire anche se rispondi così così
- non per questo ti dirò che hai perso. L'unica regola è evitare
di rispondere sì o no. E' facile, se ti concentri. E poi ti diverti. Ci
divertiamo. Ci facciamo due risate, due innocue risate, che è un buon modo
di passare il tempo. Guarda, comincio io che ho pratica, poi quando tocca a te
ti vendichi.
Bene, vedo che stai già ridendo, te l'avevo detto.
Allora giochiamo?
"Sì".
Sei fuori.
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Ragnatele
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