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Foto d'interno '68

In questa non è dato di sapere se sia per un errore di tecnica o per un difetto nella conservazione che i colori si sono, sbiadendo, quasi amalgamati in una tonalità diffusa di pallido arancione, con pochi stacchi di giallo limone ma spento anch'esso.
Lo spazio è quasi interamente riservato al piano di un tavolo, occupato da oggetti in disordine: al centro un cesto di paglia dove, tra frutta invernale, si ammucchiano nastri e carte appallottolate, e intorno piattini con bucce di arance, scorze di noci e avanzi di dolciumi. Disposti lungo i tre lati visibili del tavolo, alcuni ragazzini hanno accantonato la merenda per scartare ed esibire dei doni, tra i quali sono riconoscibili un modellino di macchina e delle stoviglie da bambola rosa e azzurre. Nessuno guarda verso l'obiettivo, ma tutti afferrano con gli occhi e le mani le sorprese ricevute, e se le scambiano con gesti giubilanti. Uno di loro, che indossa un pigiama e una vestaglia e ha la testa coperta da un berrettino di lana, partecipa all'euforia degli altri con un entusiasmo prudente da convalescenza. Alla sua destra è seduta una ragazza che di tutti pare la maggiore; capelli dietro le orecchie e maglioncino a collo alto con maniche tirate su, è lei che maneggia lo schiaccianoci.
Dietro a essi e sovrastando le teste, compare - un po' tagliata - la figura di una donna adulta in grembiule da cucina, che con espressione lusingata sta allungando verso il tavolo un bricco tenuto con una presina imbottita.
Alle spalle dei festeggiati e contro la parete di fondo si intravede una credenza sul cui ripiano sono ordinate pile di piatti e zuppiere e due brocche decorate con fiori e greche. Al di sopra, una rastrelliera allinea tegami e stampi di rame che nella penombra dello sfondo brillano lievemente.
Dalla porta in fondo, nell'angolo a destra, sta entrando inatteso un uomo di mezza età in tenuta da cacciatore; con una mano sostiene alle labbra una piccola pipa ricurva, sotto l'altro braccio regge contro il fianco una voluminosa radio dagli spigoli bombati.


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