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Generalmente si alzava la mattina, tutte le mattine dei giorni generalmente feriali,
e beveva un caffè di qualità generalmente scadente che gli sciabordava
poi in bocca generalmente per le quattro ore successive, trascorse generalmente
sotto tubi di neon sfrigolanti a smistare in due
pile, generalmente a vuoto e semi-gratuitamente, fogli contenenti regole perentorie
e contrordini susseguenti in tempi generalmente reali, il tutto con l'ordinatezza
e il superfluo rispetto proprio generalmente di un becchino.
Le due torri di scarsamente ponderabili e stabili refusi cartacei si rincorrevano
in altezza generalmente a velocità media e costante sulla scrivania, e
lo scopo di tutta la paranoia era ottenere un risultato di parità che avrebbe
soddisfatto generalmente entrambe se raggiunto entro o allo scoccare dell'ora
di pausa. Materiale proveniente da impensabili ricettacoli in alluminio-fibre
ottiche, e quindi generalmente ligio all'inesorabile legge del riciclaggio, riforniva
con conscia regolarità la vaschetta porta-generalmente-documenti, anche
se tale ritmo generalmente
ronzante al limite del confortante subiva forzatamente - e a maggior ragione generalmente
- un arresto improvviso e opportunamente dosato fra il venerdì sera e il
lunedì mattina.
Questo generalmente, poiché avveniva - anche se assai meno generalmente
- che altri intoppi di carattere difficilmente scusabile modificassero in via
generalmente temporanea tali imprescindibili scadenze. Generalmente appunto si
trattava di intralci al traffico legati a paradossi stagionali e liturgici, caratterizzati
dalla bizzarria con cui imponevano non richiesti
la loro presenza ingombrante e generalmente di pessimo gusto.
All'imbrunire, che generalmente coincideva con il puntualmente regolato interrompersi
della connessione tattilo-mentale, generalmente rassettava se stesso e le spoglie del
suo prodigioso prodigarsi, e riprendeva la via di casa generalmente dopo avere
spento i bulbi ormai deformi del neon liquefatto.
Generalmente anzi specialmente - già, davvero 'specialmente'... –
lo attendeva a casa proprio specialmente, con quel suo sorriso speciale per
lui che le rideva addosso anche verso sera, anzi specialmente verso sera, con
quei fiori gialli dei fossi che illuminavano più dei fari delle macchine,
e perfino e specialmente con quel giro di valzer danzato da sola sulla soglia
nel rivederlo alla curva del vialetto.
Malgrado generalmente considerasse i figli generalmente preoccupazioni e soldi
spesi male, specialmente gliene donò due, e lo fece nel suo modo così
speciale che lui neanche se ne accorse, impegnato com'era a sostenere l'equilibrio
generalmente perfetto delle sue pile di fogli.
I due ebbero subito nomi speciali, e poiché erano gemelli semi-monovulari
anche se non completamente si chiamarono uno Ma e uno Se, benché i gemelli
generalmente si assomiglino in tutto o siano generalmente del tutto differenti.
"E ora che me ne faccio?" chiedeva generalmente alle sue torri ogni
mattina.
Ci rifletteva molto, generalmente nella pausa-pranzo, ancora sbigottito dall'arrivo
di quelle due entità generalmente in reciproco scompenso.
"Che ce ne facciamo?" chiedeva a specialmente, perché era a
lei che rivolgeva generalmente tutte le domande.
"Beh, direi che lo decideranno da soli" rispondeva sorridendo specialmente,
mentre appendeva al sole avverbi e particelle odorosi di borotalco e intanto
cantava canzoni specialmente d'amore senza punteggiatura.
"Sì, ma dico: uno condiziona, l'altro avversa. Non me la vedo tanto
facile. Generalmente le cose non vanno così".
"Oh no che non vanno così, rideva felice specialmente, generalmente
vanno in tutt'altro modo. Ma non ti accorgi, amore mio, di come tutto ciò
sia... sì, speciale? Speciale come te, come noi?"
E tornava a sciorinare al sole e a danzare, e sognava per i loro piccoli e
straordinari fonemi un futuro assolutamente e illimitatamente speciale.
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