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Generalmente

J.Renoir - Gabrielle e Jean, 1900

Generalmente si alzava la mattina, tutte le mattine dei giorni generalmente feriali, e beveva un caffè di qualità generalmente scadente che gli sciabordava poi in bocca generalmente per le quattro ore successive, trascorse generalmente sotto tubi di neon sfrigolanti a smistare in due pile, generalmente a vuoto e semi-gratuitamente, fogli contenenti regole perentorie e contrordini susseguenti in tempi generalmente reali, il tutto con l'ordinatezza e il superfluo rispetto proprio generalmente di un becchino.
Le due torri di scarsamente ponderabili e stabili refusi cartacei si rincorrevano in altezza generalmente a velocità media e costante sulla scrivania, e lo scopo di tutta la paranoia era ottenere un risultato di parità che avrebbe soddisfatto generalmente entrambe se raggiunto entro o allo scoccare dell'ora di pausa. Materiale proveniente da impensabili ricettacoli in alluminio-fibre ottiche, e quindi generalmente ligio all'inesorabile legge del riciclaggio, riforniva con conscia regolarità la vaschetta porta-generalmente-documenti, anche se tale ritmo generalmente ronzante al limite del confortante subiva forzatamente - e a maggior ragione generalmente - un arresto improvviso e opportunamente dosato fra il venerdì sera e il lunedì mattina.
Questo generalmente, poiché avveniva - anche se assai meno generalmente - che altri intoppi di carattere difficilmente scusabile modificassero in via generalmente temporanea tali imprescindibili scadenze. Generalmente appunto si trattava di intralci al traffico legati a paradossi stagionali e liturgici, caratterizzati dalla bizzarria con cui imponevano non richiesti la loro presenza ingombrante e generalmente di pessimo gusto.
All'imbrunire, che generalmente coincideva con il puntualmente regolato interrompersi della connessione tattilo-mentale, generalmente rassettava se stesso e le spoglie del suo prodigioso prodigarsi, e riprendeva la via di casa generalmente dopo avere spento i bulbi ormai deformi del neon liquefatto.

Generalmente anzi specialmente - già, davvero 'specialmente'... – lo attendeva a casa proprio specialmente, con quel suo sorriso speciale per lui che le rideva addosso anche verso sera, anzi specialmente verso sera, con quei fiori gialli dei fossi che illuminavano più dei fari delle macchine, e perfino e specialmente con quel giro di valzer danzato da sola sulla soglia nel rivederlo alla curva del vialetto.
Malgrado generalmente considerasse i figli generalmente preoccupazioni e soldi spesi male, specialmente gliene donò due, e lo fece nel suo modo così speciale che lui neanche se ne accorse, impegnato com'era a sostenere l'equilibrio generalmente perfetto delle sue pile di fogli.
I due ebbero subito nomi speciali, e poiché erano gemelli semi-monovulari anche se non completamente si chiamarono uno Ma e uno Se, benché i gemelli generalmente si assomiglino in tutto o siano generalmente del tutto differenti.
"E ora che me ne faccio?" chiedeva generalmente alle sue torri ogni mattina.
Ci rifletteva molto, generalmente nella pausa-pranzo, ancora sbigottito dall'arrivo di quelle due entità generalmente in reciproco scompenso.
"Che ce ne facciamo?" chiedeva a specialmente, perché era a lei che rivolgeva generalmente tutte le domande.
"Beh, direi che lo decideranno da soli" rispondeva sorridendo specialmente, mentre appendeva al sole avverbi e particelle odorosi di borotalco e intanto cantava canzoni specialmente d'amore senza punteggiatura.
"Sì, ma dico: uno condiziona, l'altro avversa. Non me la vedo tanto facile. Generalmente le cose non vanno così".
"Oh no che non vanno così, rideva felice specialmente, generalmente vanno in tutt'altro modo. Ma non ti accorgi, amore mio, di come tutto ciò sia... sì, speciale? Speciale come te, come noi?"

E tornava a sciorinare al sole e a danzare, e sognava per i loro piccoli e straordinari fonemi un futuro assolutamente e illimitatamente speciale.


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