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Al 117, a pianoterra, la pubblicità di
un magazzino di mobili impavesa uguali le caselle di posta.
Al 117, al rialzato, un medico sceglie fra due diagnosi e la consegna
nelle mani di un uomo che ha la sua stessa età, o poco di più.
Al 117, al primo piano, una ragazza si chiude in bagno per diventare bionda
con un flacone comprato al supermercato.
Al 117, al secondo piano, un pensionato apprende da televideo di aver
vinto quasi 200 euro al superenalotto e li destina a un televisore nuovo.
Al 117, al terzo piano, una donna e un uomo fanno l'amore e prendono un
caffè nel giro di un'ora come tutti i giovedì.
Al 117, al quarto piano, due vecchie sorelle nubili decidono di licenziare
la colf extracomunitaria perché è sparita una spilla.
Al 117, al quinto piano, un ragazzo bocciato smonta lo stereo per passare
il tempo mentre sua madre sta un'ora al telefono con chissà chi.
Al 117, al sesto piano, un criceto gira la ruota, e basta.
Sulla terrazza condominiale, parabole.
Nel cortile, un pallone sgonfio.
Al 119, un negozio di ferramenta.
Proprio lì di fronte, la fermata dell'autobus che porta alla stazione.
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