29 maggio
La mia casa, forse dalle foto non sembra,
ha i suoi anni.
La mia casa.
La casa dove sto, meglio dire.
Ed è meglio dire che dalle foto si vede la sua età, è
quella dei pini e del cedro sul davanti.
Comunque il punto è che dovrebbe avere smesso di assestarsi da
tempo, invece no.
C'è quella crepa, sempre quella crepa che tutti gli anni facciamo
chiudere dal muratore ma poi, colpa del caldo forse, si riapre. E gira,
sai, gira tutt'intorno, è proprio come un taglio profondo nel muro
a due dita dal terreno. Gira tutt'intorno, ho controllato prima, e ci
sono formiche e lucertole che vanno dentro e fuori. Magari anche topi,
quelli piccoli che di giorno si nascondono. Qualche mattina me ne trovo
uno stecchito sullo zerbino, me lo donano i gatti. Anche loro sono abitatori
della notte.
Insomma prima guardavo la crepa di quest'anno e non l'avevo mai vista
così netta. Mi vien da pensare che se si infiltra con questa caparbietà
prima o poi la casa si staccherà dal suolo, e mi sono chiesta se
è il terreno che va giù o la casa che vuol volare.
Mi piacerebbe che tu la vedessi, la crepa
e la mia casa - la casa dove sto - e mi dicessi cosa ne pensi. Se fuori
dal casello giri a destra e poi vai sempre dritto e passi due paesi e
al secondo vedi la chiesa e svolti là di fianco e poco dopo ancora
a sinistra dove c'è la cabina dell'enel e conti due case e la seconda
è rosa stinto coi balconi verdi e il cancello scrostato dal sole,
quella è casa mia.
La casa dove sto.
Camilla
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