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Un anno in venti righe
(e un pentagramma)
H.Matisse - Lezione di piano, 1917

Hai lasciato la lettera sul pianoforte, per essere sicuro che la troverò subito e che mi farà più soffrire vederla lì, posata con inconscia e tagliente crudeltà sopra gli spartiti, come una pietra spigolosa usata da fermacarte su quei fogli che amo tanto. Non l'ho aperta. Qualunque cosa tu ci abbia scritto, in quella lettera c'è la viltà del tuo addio. Magari ci sono anche parole di scusa, ma io non le leggerò. E' un anno che mi dici scusa non ti capisco fino in fondo, dalla sera del concerto in cui mi hai criticata perché ero stata fra i primi ad alzarmi per applaudire, ed è stato così che ci siamo conosciuti, discutendo sul secondo movimento della Klaviersonate in la minore di Schubert che a te era parso più un allegretto che un andantino e volevi farne a tutti i costi una questione di metronomo, mentre io insistevo che il tempo non è una semplice scansione di battiti al minuto ma un ritmo intuitivo dell'anima che non si misura sull'orologio...
Quante volte l'abbiamo provata a casa, quella sonata, prima tu e poi io, a dimostrarci come poteva essere interpretata in modi appena appena ma pure sostanzialmente differenti. E' stata sempre in mezzo a noi, tra gli avanzi delle nostre cene distratte seduti a tavola come due in un'osteria, e anche tra gli abbracci del nostro letto dove tentavi di sopraffarmi col peso fisico del tuo corpo perché io non ti insinuassi nelle vene la mia fragilità e quel languore che mi divora quando suono. No, no, basta. Ora che te ne sei andato sono pronta. Stasera, dopo aver allontanato dalla mia vita ogni tuo tocco, ogni tuo cappio, raccoglierò i fogli del mio spartito, indosserò il mio vestito nero e il mio sguardo sofferente ma definitivo, salirò la scaletta di legno, entrerò nella pozza abbagliante del riflettore e poserò le mie dita sui tasti perchè suonino la nostra sonata al buio della sala, dove so che non ci sarai tu, per la prima volta dopo un anno, a contarmi il tempo.

Franz Schubert
Sonata per pianoforte in la minore opera 537
1- Allegro ma non troppo
2- Allegretto quasi Andantino
3- Allegro vivace


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