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Contrappasso
E sei qui a sgrovigliare,
a sorriderci sopra
con le mani
e col ferro incandescente
dei tuoi attrezzi al calor bianco,
un ultimo colpo già in canna
Spaghi allentati e chiodi nudi,
la saliva di un bacio a sigillare…
Di questo e di altro ti assolvo,
scuoto lenzuola dal tetto
e dal maglione fili di erba seccata,
incespicati,
stampati sulla pelle,
che a grattarli lasciano solchi asciutti
Espierai me già vissuta,
raggiungibile mai,
tu in ginocchio su un greto assolato
Io ho piovuto di più
- più del cielo
e di tutte le nuvole -
il perdono per la tua pace,
e il mio nome sotto la tregua
Ma nel nome del mio nome
e di quei sassi a distesa,
e nel nome dei miei occhi,
e mani, capelli, rughe di dolore,
dentro i giorni capovolti
di un calendario perpetuo,
condannato da ora a pagare la pena,
da domani a per sempre
ti ricordo il mio prezzo :
perdonati tu.
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