Ci sono quei due, un vecchio e un bambino,
sulla riga di battigia.
Li vedo nitidi, il sole è sorto da un po' dietro me, loro guardano
lontano e il bambino ecco, indica un punto dell'orizzonte.
Non c'è nulla, non ci vedo nulla, io, ma lui di certo ha intravisto.
Il vecchio curva leggermente la spalla e segue il suo sguardo mentre con
la mano indica prima lo stesso punto poi tutto l'arco del mare fino a
fermarsi ad un altro limite molto più in là, lontano dove
sanno arrivare i vecchi con i ricordi.
Ora hanno visto entrambi la stessa meraviglia.
Voglio vederla anch'io, ma i cocci mi tagliano i piedi scalzi, e dalle
vene sagittali che li crocifiggono ossuti lascio tracce stanche sulle
ondulazioni fradice della rena.
Quando arrivo al lambire dell'acqua quasi ferma del dicembre, i due sono
già distanti, e fra noi un filo spinato che si sfinisce a dissanguarmi.
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