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11 songs |
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1. Almeno tu nell'universo (Mia Martini) Tu, tu che sei diverso,
almeno tu, nell'universo, Quella voce, era diversa. Era la voce che vola alta e si trafigge da sola nella più bella delle illusioni, quella che tutti conoscono e cui non rinunciano. Non si dovrebbe svendere con un sospiro smarrito una certezza così, non a due occhi distratti che non si accorgono di giurare il falso. Ma il bisogno è tanto fragile, e la tentazione tanto vertiginosa. 2. Come mai (883) Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me Mai piaciuti gli 883, buoni solo per battere il tempo sul volante correndo verso casa, ma la mattina presto nella nebbia di un natale insonnolito una voce sgarbata mi appassiona a vivere un sogno mai sognato, in cui risponderei volentieri sì anche solo per far contento qualcuno; qualcuno capace di stare seduto in una stanza pregando per sentirselo dire, tra mille, proprio da me. 3. La luce dell'est (Lucio Battisti)
La nebbia che respiro ormai
si dirada perché davanti a me
Sarà perché quell'est primitivo dentro una luce bianca e nebbiosa
l'ho respirato davvero, al di là di una sbarra, e sfumava dietro i cespugli
bassi dell'altopiano, abitato da paesi lividi e facce scontrose, sottomesso
alla bellezza incolta della natura e alla fredda brutalità della miseria. 4. Era (Lucio Battisti)
Era aprile o era maggio, era chi lo sa, Scoperta per caso, canzone minore e ancora Battisti, un inverno su e giù da un monolocale per studenti, un letto a turno per mezzora di pausa dai libri di anatomia, e i cibi pronti della drogheria di sotto. Era bella, la sua e mia età. A un passo dall'innamorarci, ricordo un semaforo lampeggiante all'una di notte, e avemmo paura e cambiammo strada e canzone, e tornammo soli. Era quasi marzo, quello dei Giardini. 5. La canzone dell'amore perduto (Fabrizio De André)
L'amore che strappa i capelli è finito ormai,
Non si può entrare nei diciassette anni con promesse così: "Non
ci lasceremo mai, mai e poi mai" ma anche con questo verdetto: "L'amore
che strappa i capelli è perduto ormai". Non dovrebbero dirtelo prima
come va a finire, che ti lasceranno solo qualche svogliata carezza e un po'
di tenerezza. 6. 4-3-1943 (Lucio Dalla)
Così lei restò sola nella stanza, la stanza sul porto
Perché la malinconia è brava a sorridere se è quel che
resta di una madre bambina e di un padre di passaggio verso la sua morte già
scritta. Perché non si è orfani se poi c'è qualcuno che
ti trova un nome e un destino in prestito, e qualche anno buono da raccogliere
sul fiato di un'armonica che inventa anche i ricordi, tra un bisogno di abbracci
e pacche sulle spalle e la consolazione di un bicchiere di vino giù al
porto. 7. La pulce d'acqua (Angelo Branduardi)
E' la pulce d'acqua che l'ombra ti rubò e tu ora sei malato La bimba infagottava le parole per restare nel ritmo scandito dalla matematica di quella musica. Io le indicavo il tempo annuendo precisa, e intanto le carpivo gli occhi e le tenevo, ma ancora per poco, le mani tra le mie. Adesso è da tempo che sfugge i miei abbracci e balla da sola. I figli non hanno colpa di essere altro da noi. 8. 29 settembre (Equipe 84)
Oggi, 29 settembre... Questo era prima, ma mi sono chiesta spesso e mi chiedo ancora cos'era il presagio che nascondeva. Ogni anno quel giorno mi ritorna e mi interroga, e ancora non l'ho decifrato ma mi è ugualmente passato dentro. Equipe 84, e un ragazzo che abitava di fronte e suonava qualcosa di soul, ma solo le sere d'estate che non c'era da studiare. 9. Vacanze romane (Matia Bazar)
Ma piove il cielo sulla città
Invece non c'era né l'oro né l'argento, ma pietre e polvere,
cantine aspre, muri odorosi. C'era, quella sì, una striscia di cielo
azzurro e viola sopra la testa, e sospesa nell'aria del pomeriggio quella sua
voce blu. Cantavano le fontane a fine estate. 10. Samarcanda (Roberto Vecchioni)
Non è poi così lontana Samarcanda, Voglia di non riaprire gli occhi se non dentro un mantello buio e in un posto irraggiungibile, nel pozzo di una poltrona una notte che in casa non c'era nessuno e fuori faceva troppo freddo per partire. A cavallo, incontro a me. Lontano da qui, che è stretto e si fa fatica. Prendimi abbracciami fammi volare via. 11. Noi no (Claudio Baglioni)
Noi che mai finimmo d'aspettare, provammo a vivere,
Certo che no. Né io né tanti come me siamo nati per aspettare,
per rassegnarci, e non vogliamo andare in paradiso se lì non si vede
il mare. torna a Emozioni |