Pierluigi Putti

Due anni fa, era il settembre 2001, un’amica di gite in montagna, amica a sua volta della moglie del baritono Manlio, conoscendo la mia passione per la montagna ed anche per la musica (avevo apprezzato infatti i concerti del coro diretto dal maestro Potenza, di cui sia la mia amica sia la moglie del baritono Manlio fanno parte), mi domandò “perché non canti anche tu”? Ed eccomi qua, inserito tra i bassi pur non essendo poi tanto… basso. Da ragazzo invero ho cantato e per diversi anni in una Schola cantorum, e non me la cavavo poi tanto male; all’epoca infatti prendevo lezioni di piano (compreso il solfeggio) e questo certamente aiutava. Crescendo ho cambiato naturalmente voce, ma anche genere di canti: da quelli di chiesa a quelli di…pullman. Erano gli anni ’50 e le domeniche d’inverno al mattino molto di buonora ci si ritrovava con gli amici su di un pullman affittato per andare a sciare sul monte Terminillo  - almeno, quella era l’intenzione. Le strade ed i mezzi di allora facevano sì che per coprire la distanza Roma-Terminillo occorressero almeno tre ore (neve permettendo) da trascorrere in allegria. Pertanto, smaltito il sonno residuo, la vita sul pullman cominciava ad animarsi e dapprima i soliti due o tre, conoscitori di parole e musica dei canti di montagna, cominciavano in sordina ad accordare le voci discutendo animatamente sulle varie interpretazioni (naturalmente da seguire, o meglio da inseguire, era quella della SAT) e poi quasi tutti si univano al coro, con grande gioia dell’autista! Passati quegli anni, prima l’università poi il lavoro mi hanno portato su altri lidi (ero infatti a Rimini) a cantare “Stessa spiaggia, stesso mare”. Al rientro a Roma, mi imbattei in un gruppo di giovani “montanari”, anche intonati, che avendo saputo della mia lunga appartenenza al CAI, mi nominarono loro guida e maestro (bontà loro). Durò qualche anno, poi anche loro crebbero, si dispersero e fu… il silenzio.

Ed eccoci ai giorni nostri, dove la montagna, se mi dà qualche problema (in discesa!), con le ali delle sue melodie mi riporta in cima alle più alte vette.

 

 

 

 

 

 

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