In queste pagine presentiamo dei fatti gravi accaduti
all'interno delle Istituzioni dello Stato Italiano. Per tali
fatti lo Stato ha perso la sua normale autorità e noi, in qualità di
cittadini italiani, ci siamo trovati in balia di gente senza
scrupoli che ha utilizzato e sta ancora utilizzando le
istituzioni pubbliche e la burocrazia a proprio uso e consumo.
Ci teniamo ad avvisare che ci limitiamo a presentare ipotesi, elementi
e prove. Non vogliamo sostituirci alla magistratura e nemmeno giudicare
le persone
e le istituzioni, tuttavia riteniamo doveroso poter presentare, senza
censure,
quanto da noi appreso. Non abbiamo scritto nomi per questione di
privacy,
ed anche per offrire a chi coinvolto la possibilità di cambiare
atteggiamento, senza inutili scandali.
La necessità di presentare una forma di "Autodifesa"
pubblica nasce
per quattro importanti motivi:
I nostri esposti/denunce inoltrati alla
magistratura
romana, attraverso i quali denunciavamo vari fatti e chiedevamo un
intervento
dell'autorità, furono sottratti e/o smarriti ripetutamente
all'interno degli
uffici pubblici.
Dal 2004, ovvero da quando cominciammo a
chiedere
un intervento della magistratura, nonostante la nostra insistenza
non ci
fu mai concesso di parlare con un magistrato di quelli che seguono le
indagini.
Come cittadini italiani ci sentiamo in dovere
di segnalare questi fatti per il bene pubblico
Situazioni gravi si sono ripetute in varie
procure. Dunque segnaliamo attraverso la nostra esperienza una
possibile "cupola" che
controlla di fatto gli organi di giustizia.
For this, we
say:
"There is no justice in Italy"
Abbiamo visto cose che non
dovevamo vedere e subito delle minacce. Noi avevamo fiducia nello Stato
italiano e nella giustizia, tanto da affidarci alle forze dell'ordine e
alla magistratura. Ma scoprimmo che non vi erano leggi che potevano
tutelarci
e i lunghi tempi della magistratura da una parte e la burocrazia
dall'altro
hanno fatto il resto e ci hanno ridotti in miseria. I nostri esposti
e/o
denunce misteriosamente sparirono all'interno degli uffici della
Procura.
Ce lo confermò un magistrato molto più tardi, e così
nessuno intervenne. Ormai i giochi erano fatti e noi dovevamo
accontentarci
di perdere tutto pagandone le conseguenze. Di incredibile vi era e vi è
la situazione in cui versa l'Italia, che, per giochi di competenze e
burocrazie,
era diventata ai nostri occhi peggio di un paese del terzo mondo. I
diritti
civili, la Costituzione si trasformarono ai nostri occhi in
pura
illusione. Eppure fino a poco tempo prima eravamo dei normali
cittadini,
con un'attività alle spalle, una casa, una famiglia ed un vissuto
come molte altre persone. In questi periodi neri ci veniva in mente i
tempi
delle elementari, quando era Presidente della Repubblica Pertini e con
quanta
energia studiavavamo la Costituzione ed avevamo fiducia nella figura
dell'allora
vecchietto Presidente. Tutto questo era ormai sparito, e constatammo
che
la gente ormai era diventata molto fredda e con poche speranze nella
giustizia.
Noi però non ci volevamo arrendere, anche per puro buon senso, perchè
per noi quello che stava accadendo era ben più grave della nostra
situazione personale e sinceramente avremmo desiderato un'Italia
diversa,
anche per i nostri figli.
Noi non abbiamo ancora figli, ma per loro desideriamo un futuro
diverso, come pure per tutti gli altri bambini. Buona parte delle
persone dei nostri luoghi d'origine sono doppie: da un lato una vita di
lavoratori attaccati alle tonache dei preti, dall'altro gente sadica,
brutale, ancorata a superstizione, ignoranza ed esoterismo e rituali
tramandati da generazioni. E giri di soldi e di vari interessi
collegati..... In questi contesti si perde di vista il senso del bene e
del male, che sono completamente invertiti, fino ad arrivare a dire che
è tutto normale. E' come se bastasse lavorare in fabbrica o nei campi o
essere professore per sentirsi persone a posto. E questo vale per
tutti, anche per i preti,
ovviamente, e fanno ancora più danni degli
altri, poichè godono ancora di un certo potere . Queste sono una parte
di quelle cose che non dovevamo ricordare e vedere ed ancora meno
denunciare. Siamo scappati da quell'inferno come un profugo scappa
dalla guerra e dai bombardamenti: la nostra è una strana "guerra", è
forse più una sorta di "resistenza", attendendo lo sbarco degli
alleati.
La cosa più incredile è stata la solitudine in cui siamo
rimasti ad affrontare questa situazione. La solitudine è stata il
peso più grande. Ci siamo sentiti traditi come cittadini dalla Stato
e come cattolici dalla Chiesa