AUTODIFESA- SELF DEFENSE
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PRESENTAZIONE


In queste pagine presentiamo dei fatti gravi accaduti all'interno delle Istituzioni dello Stato Italiano.  Per tali fatti lo Stato ha perso la sua normale autorità e noi, in qualità di cittadini italiani, ci siamo  trovati in balia di gente senza scrupoli che ha utilizzato e sta ancora utilizzando  le istituzioni pubbliche e la burocrazia a proprio uso e consumo.
Ci teniamo ad avvisare che ci limitiamo a presentare ipotesi, elementi e prove. Non vogliamo sostituirci alla magistratura e nemmeno giudicare le persone e le istituzioni, tuttavia riteniamo doveroso poter presentare, senza censure, quanto da noi appreso. Non abbiamo scritto nomi per questione di privacy, ed anche per offrire a chi coinvolto la possibilità di cambiare atteggiamento, senza inutili scandali.


La necessità di presentare una forma di "Autodifesa" pubblica nasce per quattro importanti motivi:
  1. I nostri esposti/denunce inoltrati alla magistratura romana, attraverso i quali denunciavamo vari fatti e chiedevamo un intervento dell'autorità,  furono sottratti e/o smarriti ripetutamente all'interno degli uffici pubblici.
  2. Dal 2004, ovvero da quando cominciammo a chiedere un intervento della magistratura,  nonostante la nostra insistenza non ci fu mai concesso di parlare con un magistrato di quelli che seguono le indagini.
  3. Come cittadini italiani ci sentiamo in dovere di segnalare questi fatti per il bene pubblico
  4. Situazioni gravi si sono ripetute in varie procure. Dunque segnaliamo attraverso la nostra esperienza una possibile "cupola" che controlla di fatto gli organi di giustizia.

For this, we say: "There is no justice in Italy"

Abbiamo  visto cose che non dovevamo vedere e subito delle minacce. Noi avevamo fiducia nello Stato italiano e nella giustizia, tanto da affidarci alle forze dell'ordine e alla magistratura. Ma scoprimmo che non vi erano leggi che potevano tutelarci e i lunghi tempi della magistratura da una parte e la burocrazia dall'altro hanno fatto il resto e ci hanno ridotti in miseria. I nostri esposti e/o denunce misteriosamente sparirono all'interno degli uffici della Procura. Ce lo confermò un magistrato molto più tardi,  e così nessuno intervenne. Ormai i giochi erano fatti e noi dovevamo accontentarci di perdere tutto pagandone le conseguenze. Di incredibile vi era e vi è la situazione in cui versa l'Italia, che, per giochi di competenze e burocrazie, era diventata ai nostri occhi peggio di un paese del terzo mondo. I diritti civili, la Costituzione si trasformarono ai nostri occhi  in  pura illusione. Eppure fino a poco tempo prima eravamo dei normali cittadini, con un'attività alle spalle, una casa, una famiglia ed un vissuto come molte altre persone. In questi periodi neri ci veniva in mente i tempi delle elementari, quando era Presidente della Repubblica Pertini e con quanta energia studiavavamo la Costituzione ed avevamo fiducia nella figura dell'allora vecchietto Presidente. Tutto questo era ormai sparito, e constatammo che la gente ormai era diventata molto fredda e con poche speranze nella giustizia. Noi però non ci volevamo arrendere, anche per puro buon senso, perchè per noi quello che stava accadendo era ben più grave della nostra situazione personale e sinceramente avremmo desiderato un'Italia diversa, anche per i nostri figli.
Noi non abbiamo ancora figli, ma per loro desideriamo un futuro diverso, come pure per tutti gli altri bambini. Buona parte delle persone dei nostri luoghi d'origine sono doppie: da un lato una vita di lavoratori attaccati alle tonache dei preti, dall'altro gente sadica, brutale, ancorata a superstizione, ignoranza ed esoterismo e rituali tramandati da generazioni. E giri di soldi e di vari interessi collegati..... In questi contesti si perde di vista il senso del bene e del male, che sono completamente invertiti, fino ad arrivare a dire che è tutto normale. E' come se bastasse lavorare in fabbrica o nei campi o essere professore per sentirsi persone a posto. E questo vale per tutti, anche per i preti, ovviamente, e fanno ancora più danni degli altri, poichè godono ancora di un certo potere . Queste sono una parte di quelle cose che non dovevamo ricordare e vedere ed ancora meno denunciare. Siamo scappati da quell'inferno come un profugo scappa dalla guerra e dai bombardamenti: la nostra è una strana "guerra", è forse più una sorta di "resistenza", attendendo lo sbarco degli alleati.
La cosa più incredile è stata la solitudine in cui siamo rimasti ad affrontare questa situazione. La solitudine è stata il peso più grande. Ci siamo sentiti traditi come cittadini dalla Stato e come cattolici dalla Chiesa


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