A morte i proprietari di canali televisivi troppo poco islamici

In Arabia Saudita, il professore universitario di giurisprudenza Yousuf Al-Ahmad, in un’intervista ha attaccato duramente alcuni proprietari di tv saudite, colpevoli di non essere abbastanza fedeli alla dottrina islamica. Paragonandoli agli spacciatori di droga, ne ha augurato una condanna a morte da parte di un tribunale islamico.
Dichiarazioni forti, che provengono non da un terrorista o quanto meno da un imam integralista, ma bensì da uno stimato professore di giurisprudenza, nemmeno appartenente al clero islamico.

da Memri.org del 30/8/2009


Intervistatore:
“Un anno fa, Sheikh Saleh Al-Lahidan ha emesso una fatwa che ha fatto scoppiare l’inferno. Ha chiesto che tutti i proprietari di canali televisivi liberali sauditi fossero messi sotto processo e che si dovessero pentire. Lei, è d’accordo con la richiesta di Sheikh Al-Lahidan ?

Sheikh Yousuf Al-Ahmad:
“Credo che tutti i giuristi musulmani siano d’accordo con lui in questo.
[...] “Credo che uno dei nostri problemi sia che noi continuiamo a mettere la testa sotto la sabbia e parliamo di canali televisivi ‘libanesi’, come se fossimo onesti dicendo questo. Prenda LBC, per esmpio. Sappiamo tutti a chi appartenga. Dovremmo dire al proprietario di LBC TV, Al-Walid Bin Talal: “Fai attenzione”. Lo stesso vale per MBC TV, Al-Arabiya TV, i canali ART e Rotana - tutti questi canali sauditi servono a distruggere l’Islam ed i musulmani.
[...] “Riguardo a questi canali di base che ho menzionato, ed altri come questi - Non ho dubbi che il pericolo che rappresentano per la nazione islamica non è inferiore a quello degli ebrei sionisti, o dei crociati american in Iraq ed altrove.”

Intervistatore:
“Cosa l’ha condotta ad avere delle opinioni così estremiste? Da notare che che Lei sta equiparando dei canali posseduti da dei musulmani, da cittadini sauditi, agli ebrei.”

Sheikh Yousuf Al-Ahmad:
“Non li stavo equiparando. Ho detto che sono più pericolosi. Volevo essere preciso. A mio parere, il veleno mortale che stanno diffondendo ha raggiunto il midollo osseo.
[...] “La gente che ha diffuso la corruzione nella terra - sia che siano ladri da strada, venditori di droga, o i proprietari di questi canali televisivi, che sono anche più pericolosi... Questi canali trasmettono corruzione e nudita’. Sono tutte persone che diffondono corruzione sulla terra e dovrebbero essere giudicati da un tribunale islamico ed essere condannati a morte. Questa fatwa è certamente in accordo con la legge islamica. Su questo non esistono dubbi.”

Intervistatore:
“La ferocia di questa fatwa ha gettato il panico nei cuori di...

Sheikh Yousuf Al-Ahmad:
“... degli ipocriti.”

Intervistatore:
“Nei cuori di tutti. Perfino in Occidente ha ricevuto molta attenzione.”

Sheikh Yousuf Al-Ahmad:
“L’Islam stesso provoca paura...”

Intervistatore:
“No, no è così. L’Islam è una religione di tolleranza e di clemenza, Sheikh.”

Sheikh Yousuf Al-Ahmad:
“Allah dice qualcosa di diverso. L’Islam è clemente, ma l’Occidente infedele trema di paura per questo. Allah ha ordinato di preparare: ‘Prepara per loro quanti soldati e cavalli di guerra tu possa, per incutere paura nei cuori dei nemici di Allah e tuoi.’ La nostra natura umana può dirci che la lapidazione è inaccettabile, ma questa è una punizione decretata da Allah. Se Allah decreta la morte - questo è ciò che deve essere fatto. Se i giuristi islamici hanno sancito che la punizione per i venditori di droga deve essere la morte, questo è ciò che deve essere fatto.
“Credo che i proprietari di canali televisivi siano più pericolosi di tutto questo. Dimentichiamoci se debbano o no essere uccisi - noi chiediamo che siano processati in un tribunale islamico.
“Mi appello ai buoni ed onorati uomini d’affari affinché contribuiscano con i loro milioni ad assumere degli avvocati per presentare delle denunce islamiche contro i proprietari dei canali televisivi ed attaccarli penalmente. Mi appello agli avvocati ed alle brave persone in Arabia Saudita, negli stati del Golfo, in Egitto, in Yemen ed in ognidove, di metterli al bando in tutti i paesi musulmani.”

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