L’imam di Vénissieux, vicino a Lione, Cheikh Abdelkader, algerino, poligamo, padre di ben 16 figli, dei quali 14 cittadini francesi, viveva da quasi 30 anni in Francia.
Questo è un estratto di una sua intervista, rilasciata nel 2004, dove, in qualità di imam, espone il concetto di donna nell’islam ed il relativo rapporto con l’uomo. Della penosa situazione a cui sono sottoposte le donne musulmane se ne è avuta conferma anche recentemente, quando su Al Jazeera un imam ha elencato le quattro condizioni per cui il pestaggio di una donna è considerato corretto nell’islam: non al viso, non deve uscire sangue, non deve rompere le ossa e non lo si deve fare in presenza dei figli. Se tutto ciò non bastasse, ha proseguito l’imam, è necessario arrivare al castigo estremo, cioè privare la moglie del rapporto sessuale.
Ecco l’intervista dell'imam di Vénissieux:
A suo parere, la donna è uguale all’uomo?
No. Esempio: non ha il diritto di lavorare insieme agli uomini, perché potrebbe essere tentata d’adulterio.
La donna deve essere necessariamente sottomessa all’uomo?
Si, perché il capo famiglia è sempre l’uomo. Ma deve rimanere equo con sua moglie: non deve batterla senza motivo, né considerarla come una schiava.
E’ per questo che Lei è favorevole alla poligamia?
Si, un musulmano puo’ avere più mogli. Attenzione pero’, non più di quattro! E poi ci sono delle condizioni.
Ma perché la donna non puo’ avere più mariti?
Perché non si saprà più chi è il padre dei figli !
Il marito può picchiare la moglie ?
Sì, perché battere la propria moglie è autorizzato dal Corano, ma a certe condizioni, in particolare se tradisce suo marito. Attenzione però: l’uomo non ha il diritto di batterla ovunque: non nel viso, ma solo sotto, alle gambe, lo stomaco, le natiche. Può batterla forte per farle paura, affinché non ricominci!