I responsabili dell'OLP e di Fatah: Hamas è responsabile per la morte della sua gente.

Relativamente all’attuale guerra Israele-Gaza, anche da autorevoli fonti palestinesi si alzano voci critiche nei confronti di Hamas, ritenendola unica e vera responsabile dallo scontro.

Tratto da www.memri.org del 29/12/2008

Dopo avere espresso solidarietà con le vittime di Hamas a Gaza, i responsabili dell’Autorità Palestinese, dell’OLP e di Fatah hanno criticato Hamas per la parte da loro avuta nell’escalation, che ha portato all’attacco israeliano. Hanno, inoltre, biasimato Hamas per non avere voluto ascoltare l’appello ad estendere la tahdiah, per non essersi preparati adeguartamente in vista di un attacco israeliano e per avere mescolato le sue attività di governo con quelle di resistenza, cosa che li ha resi vulnerabili a un attacco alle sue istituzioni. I seguenti brani sono tratti da dichiarazioni e articoli nei media palestinesi.

Abu Mazen: “Avevamo detto a Hamas: non ponete termine alla Tahdiah (la tregua, ndr)

Durante la sua visita in Egitto, il presidente dell’ Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha dato la responsabilità dell’attacco israeliano a Hamas, dicendo: ”Abbiamo lanciato un appello ai leader di Hamas, sia direttamente sia indirettamente, attraverso mediatori arabi e non-arabi, li abbiamo anche chiamati al telefono. Abbiamo detto loro: ‘Non ponete termine alla Tahdiah’.”

Nimr Hammad, un consigliere di Mahmoud Abbas, ha detto: “Il solo responsabile dei massacri è Hamas e non l’entità sionista, che, dal suo punto di vista, ha reagito al lancio di missili palestinesi. Hamas deve smettere di giocare con leggerezza sul sangue dei palestinesi. Non dovrebbero dare agli israeliani questo pretesto”.

Hammad ha poi lanciato un appello ai leader di Hamas per smettere di effettuare “operazioni che denotano mancanza di scrupoli come lanciare missili”.

Il direttore dell’Autorità radio-televisiva palestinese: Hamas è vittima della propria megalomania

Bassem Abu-Sumayyah, direttore dell’Autorità radio-televisiva palestinese e giornalista del quotidiano dell’ANP Al-Hayat Al-Jadida, ha reiterato l’accusa che “Hamas si è tappata le orecchie. I suoi leader dovrebbero avere un minimo di senso politico e di sicurezza e non lasciare la gente a se stessa, senza una guida a lasciarsi ammazzare. E’ chiaro che Hamas è affetta da megalomania, dal momento che si è impadronita di Gaza, cosa che ha reso cieco il movimento al punto di non volere ascoltare alcun consiglio. Hamas si è comportata da superpotenza, come se avesse le armi e i mezzi di Hezbollah in Libano, e come se potessero condurre una guerra come quella del Luglio 2006. Hamas pensava di possedere un numero di missili tale da consentire al gruppo di vincere una guerra di queste dimensioni”.

Un giornalista palestinese: Hamas avrebbe potuto evitare lo spargimento di sangue.

Il direttore di Al-Hayat Al-Jadida, Hafez Al-Barghouthi, ha criticato Hamas per non avere prorogato la tahdiah, e per il rapimento di Gilad Shalit: “Prorogare la tahdiah era nel supremo interesse nazionale. Perché Hamas non ha impedito l’aggressione e il massacro? Quante volte abbiamo detto, e il presidente Abu Mazen ha dichiarato, che questi missili [che Hamas ha lanciato su Israele] sono inefficaci e contrari al supremo interesse nazionale. Anche Hamas li vedeva contrari all’interesse nazionale al tempo della tahdiah. Avevamo anche detto che il rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit ci è costato 500 vite in un anno”.

Il giornalista Muwaffaq Matar ha chiesto di creare una commissione di inchiesta interna palestinese e ha criticato Hamas come responsabile delle morti dei palestinesi a Gaza: “Impareremo la lezione o i nostri leader cercheranno, come al solito, di evitare di assumersi ogni responsabilità? Se crediamo nel valore dell’uomo e dell’umanità, dovremmo creare una commissione d’inchiesta che riveli ai palestinesi quello che è successo e perché più di 200 persone hanno perso la vita e altre 75 sono rimaste ferite nel giro di un’ora, anche se gli appelli alla guerra, i discorsi e le dichiarazioni [in Israele] erano numerosi già una settimana prima che la tahdiah terminasse...

Hamas deve scegliere fra le sue attività di governo e quelle di resistenza.

Abdallah Awwad, giornalista del quotiaino dell’ANP Al-Ayyam, ha scritto contro il tentativo di essere allo stesso tempo un governo e un movimento di resitenza. “Le incursioni israeliane dopo il 2000 [durante l’intifada di Al-Aqsa] e la distruzione dei quartier generali dell’ANP sono stati sufficienti per far comprendere [all’OLP] l’incompatibilità di essere allo stesso tempo governo e combattere per la resistenza... Noi stiamo pagando il prezzo della stupidità, e la voglia maniacale di essere dominatori, concetto che non comprende niente se non degli slogan vuoti. [Si deve operare una scelta fra] essere governo o forza di resistenza. Quando le due cose sono mescolate si concedono all’occupante dei facili bersagli... L’esempio della distruzione dei quartier generali dell’ANP in Cisgiordania durante l’Intifada avrebbero dovuto essere sufficienti... Quello che è successo a Gaza dimostra che la lezione non è stata appresa.


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