Citazioni

Riepiloghiamo una serie di citazioni che riteniamo significative perchè, in poche parole, hanno il pregio di esprimere concetti articolati.

"Molti credono in un islam 'moderato' o in un islam 'europeo', però per essere moderato ed europeo l'islam dovrebbe rinunciare ad elementi essenziali della propria dottrina teologica e questo non può accadere. Sarebbe come chiedere ad un cattolico di rinunciare alla Trinità e all'incarnazione di Dio in Cristo." (Mons. G. Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, su Il Timone, febbraio 2019)

"Vedo la Chiesa del terzo millennio afflitta da una piaga mortale, si chiama islamismo. Invaderanno l’Europa. Ho visto le orde provenire dall’Occidente all’Oriente: dal Marocco alla Libia, dall’Egitto fino ai paesi orientali.L’Europa sarà una cantina, vecchi cimeli, penombra, ragnatele. Ricordi di famiglia." (San Giovanni Paolo II, riportato da monsignor Mauro Longhi, del presbiterio della Prelatura dell’Opus Dei - La Nuova Bussola Quotidiana del 18/11/2017)

"La laicità è un ottimo strumento per favorire la coesistenza pacifica, ma non può risolvere i problemi di appartenenza. Pensiamo forse che possa reggere all'urto dell'islamismo? No, solo il cristianesimo è in grado di farlo". (G. Bernard, docente presso l'Institute Catholique d'Etudes Superieures di Parigi, su Tempi del 9/11/2016).

"Si deve avere il coraggio di dire che l'islam ha elementi di violenza nel Corano e nella vita di Maometto. Se invece si continua a dire che "l'islam è una religione di pace", creiamo solo confusione e mistificazione". (Padre S. K. Samir, gesuita e docente presso il Pontificio istituto orientale di Roma, su Asianews.it il 26/7/2016).

"E' importante che i cristiani si rendano conto delle differenze radicali tra islam e cristianesimo in materia di loro insegnamento su Dio, sulla coscienza, ecc. Chi conosce davvero l'islam, comprende facilmente che la Chiesa dovrebbe averne paura." (Cardinale R. Burke, su IlGiornale.it del 26/7/2106)

"Ci sono persone nate in Belgio che hanno frequentato per oltre 15 anni le nostre scuole e sono diventati terroristi per uccidere i loro concittadini. Come puoi cambiarli adesso? E' troppo tardi." (Alain Destexhe, senatore belga, ex Segretario generale di Medici Senza Frontiere, su Tempi.it di aprile 2016 commentando gli attentati di Bruxelles).

“L’Isis non esiste, esiste lo Stato islamico, cioè l’Islam, che è una religione che mobilita, una religione che porta all'estremismo. Lo Stato islamico aderisce alle regole dell’Islam; non sono una banda di criminali, ma persone che seguono le indicazioni dell’Islam.” (il politologo ed esperto di politica estera Edward Luttwak, su Radio24 il 24.03.2016)

"Nei Paesi islamici mi sono sempre coperta il capo in segno di rispetto. Ma in Italia noi donne abbiamo invece conquistato a fatica la libertà di avere il capo e il volto scoperto. Dunque permettere un burqa è contro i nostri diritti". (Lorella Zanardo, manager, scrittrice e attivista per i diritti delle donne, Repubblica.it del 13/1/2016)

“Io dico sempre che non basta condannare Boko Haram, perché che cosa insegna l’islam nelle sue scuole in Nigeria? A non rispettare le altre religioni. Se questo è il discorso normale, se i bambini crescono così, poi è chiaro che si crea un terreno fertile per l’emergere di Boko Haram o dell’Isis o di al-Qaeda. Il problema, quindi, non è solo Boko Haram, ma l’atteggiamento dei musulmani in generale, che non rispettano le altre fedi.” (Il Cardinale nigeriano Onaiyekan, in visita a Milano su invito dell’Arcivescovo Scola - Tempi.it del 10/02/2015)

"La religione fondata da Maometto é violenta, punta alla vittoria e il suo é un finto dialogo….Con l' Islam va usata teologicamente la mano forte ed una pacifica tolleranza zero, come per il comunismo; anche da parte della Chiesa, che si abbandona talvolta ad un buonismo suicida per cercare un dialogo impossibile e comunque infruttuoso che non porta da nessuna parte." (il Vescovo emerito di Grosseto, Mons. Giacomo Babini, a Radio Maria)

"Quello che sta accadendo nell’islam oggi deve far suonare qualche campanello per noi europei. Non è detto che il martirio del sangue ci sarà evitato, come abbiamo pensato quando credevamo che la cosa non ci avrebbe riguardato. Credo che dobbiamo prendere questo fenomeno molto sul serio". (Card. Angelo Scola durante la presentazione del libro di papa Francesco "Questa economia uccide", Corriere della Sera, 5 febbraio 2015)

"La base è la religione islamica stessa: nel Corano ci sono versetti che dicono di uccidere i cristiani e gli infedeli. L'infedele, per l'islam, non ha una dignità, non ha un diritto. A un infedele si può fare qualsiasi cosa: ucciderlo, renderlo schiavo, e tutto quello che possiede è un diritto per il musulmano. E' un'ideologia basata sul Corano stesso. Queste persone rappresentano la vera visione dell'islam.” (Mons. Emil Nona, arcivescovo di Mosul, commentando gli orrori degli jihadisti in Iraq - su Avvenire del 12/8/2014)

"Condanniamo l’assassinio di un santo guerriero arabo. Consideriamo l’uccisione di Osama Bin Laden come la continuazione della politica americana basata sull’oppressione e sul versamento di sangue arabo e musulmano.” (Ismail Haniyeh, capo dell’amministrazione di Hamas nella Striscia di Gaza – 02/05/2011)

La pacifica integrazione di decine di milioni di musulmani in una futura Europa multiculturale, è un'utopia non diversa da quella della globalizzazione (Roberto De Mattei, Vice Presidente CNR, il 6/4/2011 su La Repubblica)

I musulmani devono essere sottoposti al principio di sospetto collettivo (…) Gli USA e i paesi europei devono prima di tutto pensare a difendersi contro la minaccia del terrorismo islamico, anche se questo significa sacrificare la democrazia, la legge e le carte sui diritti umani, dal momento che questa è una questione di vita o di morte. (Khudayr Taher, giornalista iracheno, musulmano, che vive negli USA, su www.elaph.com, maggio 2010)

I politici si illudono di attrarre nell’orbita occidentale i Paesi musulmani esaltando la democrazia, i diritti umani. Ma si tratta, appunto, di un’illusione. (Ida Magli, antropologa e scrittrice, il 10/09/2009 su Il Giornale)

“Salvo poche eccezioni, finché sono musulmani essi non saranno francesi, perché attenderanno, più o meno pazientemente, il giorno in cui sottometteranno la Francia.” (Il Beato Charles de Foucauld (1858-1916), in una lettera del 29/7/1916 al suo futuro biografo René Bazin)

“Non c’è Islam senza jihad.” (Anas Zahed, giornalista del quotidiano governativo saudita Al-Madina, il 24/07/2010 per giustificare la guerra contro gli occidentali)

“Nelle società arabe, le donne sono trattate come delle minorenni o delle incompetenti. L’uomo ha il diritto di picchiare la moglie per disciplinarla. Ha il diritto di prenderla a calci, di bruciarla e a volte anche di ucciderla o di degradare il suo corpo, come misura disciplinare. È come un pezzo di mobilio della casa.” (D.ssa Radhwa Farghali, psicoterapeuta egiziana in un’intervista andata in onda su Al-Jazeera TV il 5 Agosto 2010)

“I fondamentalisti non esistono. Nell’islam, tutti, moderati ed estremisti, credono, praticano e accettano la divinità del Corano.” (Bernard Lewis, profossere onorario a Princeton e studioso di islam – Sole 24 ore del 25/10/2010)

“L' Islam si basa sull’idea della conquista ed è intrinsecamente violento. Trova sulla sua strada una straordinaria arrendevolezza da parte dei cattolici, che ormai non credono più, oppure pensano alla fede come a qualcosa di vecchio. E poco alla volta ci elimineranno." (Monsignor Vincenzo Franco, Vescovo Emerito di Otranto, il 18/8/2010)

“L’influenza degli ebrei sulle economie mondiali non è altro che un’invenzione di noi arabi, che usiamo per nascondere i nostri fallimenti a noi stessi ed al resto del mondo.” (lo scrittore e giornalista saudita Hani Al-Naqshbandi, il 27/1/2010)

"Bin Laden non mi fa paura, il Corano sì." (Mons. Babini, Vescovo Emerito di Grosseto, il 3/1/2010)

"Perché il mondo arabo rimane in silenzio mentre i terroristi musulmani continuano a colpire dei civili innocenti ?"(Tariq Al-Homayed, direttore della testata giornalistica Al-Sharq Al-Awsat, il 3/1/2010)

”Illudersi di integrare l’islam «italianizzandolo » è un rischio da giganteschi sprovveduti, un rischio da non rischiare” (G. Sartori il 20/12/2009 sul Corriere della Sera).

« La democrazia è soltanto il treno sul quale saliamo fino a quando saremo arrivati all’obiettivo. Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, le cupole i nostri elmetti, i fedeli i nostri soldati !» (Il Primo Ministro turco Recep Tayyp Erdogan, quando era Sindaco di Istanbul)

“L’Occidente è sotto attacco. Mai nella sua storia è stato così odiato. I tre totalitarismi più pericolosi – l’islamismo fondamentalista, il comunismo rivoluzionario, il neonazismo razzista – dichiarano di avere lo stesso nemico: le democrazie occidentali (Europa, Stati Uniti, Israele), fondate sull’inviolabilità dei diritti dell’individuo, sulla laicità dello Stato e sulla separazione dei poteri.” (Alexandre Del Valle, nell’editoriale al libro “Verdi, Rossi, Neri. La convergenza degli estremismi antioccidentali: islamismo, comunismo, neonazismo”, editore Lindau, 2009)

"Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo".(un'autorevole esponente islamico, testimonianza riportata da Mons. Bernardini il 13/10/1999, in Vaticano)

“Voi ci avete fermato a Lepanto nel 1571 e a Vienna nel 1683. Noi invaderemo l’Europa, senza colpo ferire, grazie alla vostra democrazia”. (un noto Capo di Stato islamico al Cardinal Oddi, durante un'incontro diplomatico).

“L’islam, una fede, che priva di clero e di un’organizzazione unitaria, impossibilitata a interpretare il Corano — da applicare sempre e solo alla lettera — è incapace di affrontare le sfide della modernità e deve rinserrarsi dietro le sue mura, tentando di esorcizzare la paura con l’aggressività.” (Vittorio Messori sul Corriere della Sera il 19/10/2009)

“Anche se abbiamo spesso cercato di negarlo, le persone che si sono riversate per le strade con vergognosi e sfrontati atti di giubilo nella notte dell’11 Settembre sono i veri rappresentanti della mentalità araba dominante di oggi.” (Aziz Al-Haj, giornalista del sito web liberale Elaph, settembre 2009)

"La nostra natura umana può dirci che la lapidazione è inaccettabile, ma questa è una punizione decretata da Allah. Se Allah decreta la morte - questo è ciò che deve essere fatto. "(Yousuf Al-Ahmad, professore universitario di giursprudenza in Arabia Saudita, 01/08/2009)

"Ascoltate bene, siamo qui per restarci ! Siete voi gli stranieri qui. Con Allah dalla mia parte, non temo niente. Lasciatevi dare un consiglio: convertitevi all'islam e trovate la pace". (Bouchra Ismaili, consigliere comunale di Rotterdam - pubblicato su L’Espresso il 19/5/2009)

“Il burqa, per la donna, è un segno di avvilimento e di asservimento, e non è il benvenuto sul territorio francese” (N. Sarkozy, Presidente della Francia, il 23/6/2009)

“Attendo con trepidazioni delle prese di posizioni ufficiali di condanna, da parte del mondo islamico, sull’integralismo talebano dell’Afghanistan e della Valle dello Swat. Perché se ciò non accadesse, sarebbe un vero disastro”. (Giuliano Amato sul Sole 24 Ore del 5/4/2009).

«La legge francese non riconosce la comunità, ma solo la cittadinanza. Nell’islam, però, la nozione di cittadinanza non esiste, mentre quella di ‘comunità’ è molto importante, perché riconoscere una comunità significa riconoscere le leggi che la regolano. Noi lavoriamo perché la nozione di comunità sia riconosciuta dalla Repubblica. Allora noi potremo applicare le nostre proprie leggi (la sharia) alla nostra comunità». (Amar Lasfar, francese, presidente della Lega islamica del Nord e imam della moschea di Lilla)

“I musulmani che fanno violenza, lo fanno in nome della loro fede e citano di continuo i passi del Libro sacro e gli hadith (la sharia). Gli occidentali, invece, fanno le guerre non in nome della Bibbia o del Vangelo, ma in nome della loro politica” (Padre Samir Khalil Samir, gesuita ed esperto islamista, il 14/2/2009 su Asianews.it)

“E’ una sfida, più che alla Basilica, al nostro sistema democratico e culturale.” (Mons. Ernesto Vecchi, Vescovo ausiliare di Bologna, commentando la preghiera islamica di piazza del 3/1/2009 di fronte alla Basilica di San Petronio).

“Qualsiasi simbolo che possa aggredire o creare la sensazione di aggressione, deve essere tolto di mezzo” (Sig.ra Mercedes Cabrerea, Ministro per l’Educazione del governo Zapatero, per giustificare la decisione di un Giudice spagnolo che ha ordinato di rimuovere il crocifisso da un’aula scolastica – 25/11/2008)

“Quando giungono in Europa, i musulmani costruiscono le loro moschee: a Colonia, Roma, Vienna… Quando è stata costruita, invece, l’ultima chiesa in Turchia ?” (Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Sarajevo, 18/11/2008)

"Un'intera societa' santifica la morte e i terroristi suicidi. Nella cultura palestinese un terrorista kamikaze diventa un eroe, un martire, e i leader religiosi parlano ai loro studenti dell' 'eroismo dei martiri' ” (Sheikh Hassan Joseph, figlio del leader di Hamas, convertito al cristianesimo, giugno 2008).

“È una battaglia di civiltà, che va combattuta e vinta tutti insieme. Altrimenti sarà la fine della nostra civiltà occidentale e dell’Italia come nazione.” (Magdi Cristiano Allam, vice direttore del Corriere della Sera, parlando delle minacce ricevute in seguito alla sua conversione al cristianesimo)

“Il modo migliore di accogliere e d’integrare i nuovi immigrati è la visione cristiana dell’ospitalità, non la politica secolare del multiculturalismo, che ha delle conseguenze disastrose”. (Michael Nazir-Ali, vescovo anglicano di Rochester, 1/02/2008)

“C’è la corsa nel fare le moschee. Io sono per la libertà di culto, ma ci sono troppi luoghi di culto che non sono tali, ma bensì zone dove si fa propaganda di terrorismo (Pierferdinando Casini, ex Presidente della Camera, Il Sole24ore del 16/9/07)

“L’occidente abbia il coraggio di difendere i propri valori !” (Tony Blair, premier britannico uscente, su Il Sole24ore del 4/5/07)

Finché i musulmani cosiddetti “moderati” non denunceranno i propri confratelli, pubblicamente, nelle moschee e sui mass-media, finché non scenderanno in strada quando ci sono atti di violenza in nome di Dio, non potranno essere chiamati “moderati” (Samir Khalil Samir, gesuita ed esperto islamista, su Asianews.it il 19/4/07)

“In Europa, la combinazione di politically correct e di multiculturalismo, unito agli interessi economici, ha creato quella che possiamo chiamare la politica dell’ ‘inchino preventivo’ all’islam” (professor Bernard Lewis, esperto di questioni mediorientali, 26/02/2007)

“Il multiculturalismo è un errore, perché rende impossibile l’integrazione e l’assunzione di una identità nazionale, favorendo così il fondamentalismo islamico” (Samir Khalil Samir, gesuita ed esperto islamista, su Asianews.it del 27/03/2007)

“E’ giusto condannare l’islamofobia e l’etichetta di terroristi affibbiata ai musulmani, ma dobbiamo riconoscere che molti dei peggiori attacchi terroristici sono stati compiuti in nome dell’Islam” (Rania, regina di Giordania, 26/02/2007)

“La debolezza dell’Europa sta nel cedere in tutti i campi: in nome della multiculturalità si accetta che il mondo islamico calpesti lo stile di vita occidentale” (Samir Khalil Samir, gesuita ed esperto islamista, su Asianews.it il 31/01/07)

“Il problema di molti musulmani è che presentano una specie di doppia psicologia, si vogliono caratterizzare come eterne vittime degli oppressori cristiani, ma al contempo vorrebbero dominare e soppiantare la nostra cultura con la loro” (Michael Nazir-Ali, Vescovo di Rochester – Panorama del 30/11/2006)

“I peggiori nemici dell'Italia sono gli italiani che si rendono collusi, ideologicamente e concretamente, con gli estremisti islamici o comunque dediti ad affermare un'identità separata e conflittuale con la comune identità nazionale.” (11/10/2006, Magdi Allam, vice direttore del Corriere della Sera)

"Vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa, e parlare diventa un obbligo. Un dovere morale, un imperativo categorico al quale non ci si puo' sottrarre". (Oriani Fallaci, in "La rabbia e l'orgoglio")

"..Non temo la morte..al contrario, aspiro a morire da martire, anche se sono ad un' età che non mi permettere di compiere un' operazione di martirio. La mia stazza non me lo permette (sorride, ndr). Ma spero di morire da martire... Secondo il punto di vista occidentale la flagellazione è illogica. L' esecuzione capitale è inaccettabile, e lo stesso vale per l' amputazione delle mani e la lapidazione. Queste sono cose che, invece, agli occhi dei musulmani costituiscono il nocciolo della fede".(Ghazi Al-Qusaibi, ambasciatore saudita a Londra, intervistato dal quotidiano londinese di proprietà saudita Al-Sharq Al-Sawat).

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