La circoncisione femminile in Egitto

Allucinante resoconto di una pratica barbara e crudele

Negli scorsi mesi il governo egiziano ha intrapreso una campagna di denuncia contro la pratica della circoncisione femminile (escissione), nota anche come mutilazione genitale femminile.
La pratica consiste nell'asportazione dei genitali esterni, molto spesso del clitoride.Secondo un'indagine demoscopia condotta in Egitto nel 1995 e nel 2001, il 97% delle donne sposate in età fertile sono state circoncise. 100-130 milioni di ragazze sono state circoncise in Africa – cifra che si accresce di un altro milione ogni anno in tutto il mondo.
La campagna del governo trova però l’opposizione degli ambienti islamisti del Paese, molto influenti e maggioritari nella società egiziana, fervidi sostenitori di questa abominevole pratica. (tratto da www.memri.org).

Gli islamisti – 'La circoncisione è il valore delle ragazze'

Il fondamento religioso e la legittimità della circoncisione femminile sono sempre stati il punto focale del dibattito su questa pratica. La maggior parte dei sostenitori supportano la loro posizione indicando due centrali – e a loro dire generalmente accettate - tradizioni islamiche. Una si fonda sulla massima del profeta Maometto che "[la circoncisione femminile] è il valore delle fanciulle", e l'altra che si rifà alle parole del profeta al circoncisore Umm 'Atiyya: "Circoncidi le fanciulle, ma non esagerare [in questa operazione] perché [questo modo di effettuare la circoncisione] è il più amato dal marito e rende radiosa la faccia [della moglie] nel miglior modo possibile".
Medici di cultura islamica sono anch'essi sostenitori della circoncisione sulla base di questo commento religioso. Molte di queste opinioni sono state citate dal giornalista Abd Al- Rahman Abu 'Auf in un articolo apparso sul settimanale egiziano islamico Al-Haqiqa. Per esempio, il dottor Munir Muhammad Fawzy, specialista in ginecologia e ostetricia presso la Scuola Medica Universitaria Ein Shams, cita le seguenti tradizioni che giustificano la sua posizione a favore della pratica: "Il profeta ha comandato alle donne di eseguire la circoncisione usando l'espressione 'Esegui la circoncisione per le fanciulle'" Questa frase, dice, è chiaramente a favore della circoncisione in specifiche circostanze, senza sottovalutare le difficoltà e complessità dell'operazione per le fanciulle: "L'asportazione completa dell'organo che provoca il piacere alle donne è nettamente in contrasto con la pura Sunna [tradizione del Profeta], perché probabilmente è causa di disturbi e complicazioni psichiche, impedendo loro in tal modo di godere dei loro naturali diritti. Per converso, il non praticare la circoncisione è probabile che provochi alle donne infezioni e anche malattie".
Simili posizioni vengono espresse da esperti in legge islamica, come il dottor Muhammad Abu Leila, docente di ricerca islamica presso l'Università Al-Azhar, e il dottor Ahmed Yousuf Suleiman, docente di legge islamica preso l'Università del Cairo.
Abu Leila nota che la circoncisione femminile non è un'innovazione che devia dalla legge religiosa (Bid'a) ma un'usanza trasmessa di generazione in generazione fin dai tempi di Abramo: "Maometto riaffermò quest'usanza e noi l'abbiamo ereditata in quanto musulmani migliaia di anni dopo. Il Profeta fissò alcune condizioni umane e scientifiche per effettuare l'operazione in modo da non ledere l'umanità della donna e in modo che il marito non si ritrovi esausto dopo aver avuto rapporti sessuali con sua moglie". [16] Stando a Suleiman, il fatto che i musulmani hanno continuato a esser fedeli a questa tradizione per migliaia di anni dimostra che è assurdo pensare che essa vada a detrimento della sessualità. Si è stupito per chi sosteneva che la circoncisione possa causare frigidità nelle donne, dal momento che nelle molte generazioni in cui si è praticata la circoncisione femminile, i musulmani hanno vissuto la loro vita naturale di coppie sposate. Inoltre, aggiunge, "la circoncisione porta modestia, onore ed equilibrio psichico".
. Gli intellettuali che si schierano a favore della circoncisione sostengono che il suo insuccesso porterebbe al diffondersi di fenomeni tipicamente occidentali, quali l'AIDS e la prostituzione. Alcuni accusano l'occidente di avere un motivo in più per condannare la pratica: diffondere l'immoralità nel mondo musulmano.
Lo scrittore islamico Ahmed Abd Al-Rahman non nasconde il sospetto di quali siano i veri motivi che muovono l'occidente quando vuole farla finita con la tradizione: "Il non circoncidere le fanciulle spalanca le porte al dilagare della depravazione e della prostituzione, come è successo in occidente che ha voluto ignorare questa normale, umana richiesta. Vogliamo essere come l'occidente? Gli annunci [contro la circoncisione femminile] diffusi per televisione in questi giorni sono rivoltanti in quanto contraddicono la legge islamica … Loro scopo è sfasciare la famiglia musulmana e degradare la società egiziana".
Al-Rahman aggiunge che questa campagna contro la tradizione è un'odiosa forma di acquiescenza alle pressioni americane nell'ambito del cosiddetto 'rinnovato discorso religioso'. Secondo il suo punto di vista, di distruzione si tratta e non di rinnovamento: "Con strana docilità noi facciamo quello che ci viene imposto dalle conferenze di Pechino e del Cairo in materia di famiglia e popolazione. Si tratta, senza dubbio, di resa incondizionata" .
Muhammad Abu Leila si è espresso sia contro la campagna sia contro l'occidente, che – sostiene – con la sua contrarietà alla circoncisione e di maschi e di femmine, favorisce il diffondersi dell'AIDS: "La campagna mediatica di cui siamo testimoni oggi non è altro che parte di una congiura più complessa volta a distruggere la struttura della società islamica. Il divieto di circoncidere le femmine apre la strada a quello di circoncidere i maschi. L'occidente non riconosce affatto la circoncisione, né per i maschi né per le femmine, e oggi l'assicurazione medica pediatrica in America non copre le spese per la circoncisione dei bambini. Le spese sono a carico della famiglia, se decide di attuarla, il che comporta una diffusione dell'AIDS".
Anche l'eminente predicatore islamico sceicco Mustafa Al-Azhari lamenta il coinvolgimento occidentale a mezzo stampa contro la circoncisione femminile: "Si tratta di una campagna sospetta, il cui solo scopo è quello di diffondere la promiscuità fra i musulmani … I media [egiziani] non avrebbero dovuto prender parte a questo crimine, che viene pianificato dagli Stati Uniti e sostenuto dall'occidente".

Tra i fautori della circoncisione femminile ci sono islamisti che fanno ricorso ad argomentazioni mediche piuttosto che religiose a sostegno delle loro tesi. La pratica, dicono, è benefica per la salute delle donne, perché facilita l'igiene dei genitali e contribuisce a normali relazioni sessuali.
Un chirurgo specialista presso l'università Al-Azhar, il dottor Muhammad Rif'at Al-Bawwab spiega dicendo che le donne possono lavare l'area genitale più facilmente se è stato asportato parte del loro organo sessuale. Inoltre, sostiene che il clitoride sporge più che altre parti dei genitali femminili e questa sporgenza lo fa sfregare contro gli indumenti, il che sposta l'attenzione delle adolescenti verso un piacere innaturale che è facile che le renda dipendenti in modo anormale e dannoso … Dopo il matrimonio, sarà difficile evitare che ciò succeda a una donna che vi si è abituata. [L'unico modo di fronteggiare questa situazione è] avere relazioni sessuali in modo anormale, con lo sfregamento energico del clitoride, come lei è abituata a fare[e ciò porta alla sua degradazione morale].
"Pertanto la rimozione del clitoride con la circoncisione riduce grandemente la possibilità che ciò avvenga. In tal modo la donna rimane inconsapevole e trova il suo appagamento col marito in modo naturale, ossia con l'organo maschile a contatto della vagina e della cervice, che sono la fonte del suo piacere [e non attraverso il clitoride].

Invece di opporsi apertamente alla pratica della circoncisione femminile, le alte autorità religiose egiziane lasciano la decisione ai medici. E ciò, secondo lo sceicco di Al-Azhar Muhammad Sayyed Al-Tantawi, perché non c'è un testo religioso autorevole a cui si possa far riferimento .
Opinione condivisa dal muftì egiziano Nassar Farid Wassal, che sostiene che la circoncisione è una consuetudine sociale: "La Sunna né prescrive né proibisce la circoncisione. L'Islam lascia [la decisione] a coloro che sono autorevoli e affidabili, ossia i medici specialisti".
Di differente opinione è lo sceicco Yussef Al-Qaradhawi, uno dei più influenti ecclesiastici dell'Islam sunnitico e leader spirituale dei Fratelli Musulmani. Egli è a favore di una circoncisione parziale come soluzione moderata, giusta e ragionevole che più si adatta a alla realtà. Al-Qaradawi propende per lasciare la decisione ai genitori della ragazza. In una Fatwa sull'argomento ha scritto: "Chiunque pensa che la circoncisione sia il modo migliore per proteggere le proprie figlie, dovrebbe farla … Io sostengo questo, particolarmente nel periodo in cui viviamo. [Tuttavia] non si deve considerare che abbia peccato chi invece non la fa, perché ciò è niente più che valore per le fanciulle, come è affermato dai maestri religiosi e da uno degli Hadith …"

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