Dal
Convitto per Sordi alla Struttura Polifunzionale per Audiofonolesi
Il Convitto di Marsala nasce come Istituto Specialistico per Tracomatosi “Antonietta Genna” per donazione di un oftalmologo della Città. Successivamente, cambiato il fine per decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, diventa prima Ente Nazionale Sordomuti, Sezione di Marsala, e successivamente Convitto per Sordi, Statale, con annessa Scuola Elementare gestita da apposita Direzione Didattica. Intervenuta la legge 517/1977 che prevede l’inserimento degli handicappati nelle scuole pubbliche, il Convitto perde Direzione Didattica e Scuola Elementare, rimanendo Convitto Statale per Sordomuti (D.P.R. 1148 del 31.08.1981). Alterne vicende fino all’ottobre del 1993, quando, nonostante la rispondenza ai bisogni del territorio, di fatto era chiuso per la mancata attuazione di un progetto educativo e rieducativo adeguato al fine istituzionale per essersi ridotto, negli anni, a mero ricovero, o per dirla con maggiore proprietà, a ghetto per sfortunati più o meno abbandonati dai genitori. Nel Novembre del 1993 il Ministero della P.I. decide di liquidarne la gestione e chiuderlo, ma trova ragionata opposizione nel Provveditore agli Studi di Trapani del tempo il quale propone di affidare l’incarico di Rettore al preside del Liceo Classico “Giovanni XXIII” di Marsala Prof. Gioacchino Aldo Ruggieri, ottenendo dall’Ispettore Ministeriale appositamente inviato una proroga di quindici giorni prima di avviare le operazioni di liquidazione e chiusura. Era il 4 Novembre 1993. Con un lavoro paziente, anche di impostazione educativa e rieducativa, il Preside-Rettore, coadiuvato dal personale tutto del Convitto, Istitutori ed A.T.A., da un affezionato Audiologo e da un bravo Sociologo, ripropone al territorio la riapertura di un Convitto Statale per Sordomuti organizzato per l’assistenza scolastica e la rieducazione audiofonologica. Gli Istitutori battono il territorio per comunicare il progetto rinnovato e adeguato alle esigenze istituzionali; il rettore incaricato promuove interventi televisivi e radiofonici, scrive e pubblica articoli, lotta con la sordità dell’Ufficio di Ragioneria del Provveditorato, sorretto in ciò da due intelligenti Provveditori, uno dopo l’altro, che condividevano la ricerca degli assistibili e condannavano l’atteggiamento del capo di quell’Ufficio assumendosi alcune ovvie responsabilità in sua vece, specialmente in riferimento alle convenzioni. Superato questo impasse, anche per merito dell'allora Ministero P.I. il quale - riferendosi all’autonomia giuridica ed economica del Convitto e del suo Consiglio di Amministrazione - confermò il diritto dello stesso a stipulare convenzioni, vennero in Convitto gli specialisti e tutto si riorganizzò con nuovo rigore e nuovo entusiasmo e con riferimenti socio-psico-pedagogico-sanitari ben precisi.
Nel
1994 cominciò dunque la sperimentazione che verificata, organizzata sempre
meglio, collegata costantemente con le ricerche scientifiche e tecniche, divenne
il progetto educativo di un Convitto sperimentale, di fatto atipico per la
molteplicità delle sue attuazioni tra le quali, fondamentali, i Corsi per
Educatori ed Insegnanti di sostegno in concorso con l’Università di Palermo,
i Corsi della Lingua dei Segni, i Laboratori formativi, manuali e creativi, una
specialistica perfezionata con mezzi tecnici e ultramoderni per la cura e la
riabilitazione dei sordi e dei fonolesi.
E' crebbero a dismisura clienti e consumatori dei suoi servizi. Ma non è solo la crescita numerica che determina il rinnovato prestigio del Convitto. Alti funzionari del Ministero e Ispettori, tra cui il Compianto Direttore Generale Dott. Romano Cammarata, sono venuti e vengono a verificare che cosa si produce in Convitto; i “fatti”, cioè, che determinano il rilancio di una struttura che avrebbe dovuto “chiudere” e che invece, anno dopo anno, mese dopo mese, riconquista l’utenza con la sua offerta socio-psico-pegadogico-sanitaria e ambientale che prevede: a) la presenza costante dell’audiologo e di un pediatra; b) il lavoro sempre più preciso e con nuovi strumenti tecnici delle logopediste; c) l’attività delle psicomotriciste collegata in un sistema socio-psico-pedagogico con l’opera delle logopediste; d) il costante ausilio per lo studio di materie specifiche e per l’impostazione pedagogica di Ripetitori che coadiuvano i Docenti-Educatori (così ora chiamati) nelle ore di studio; e) la presenza di autisti, anch’essi convenzionati, per l’uso dei mezzi di trasporto che il Convitto già possedeva e che vengono man mano riparati, resi funzionali e incrementati con acquisti di usato e nuovo operati con notevoli e attenti risparmi; f) il lavoro indefesso e sempre meglio qualificato dei Docenti-Educatori, gli ex Istitutori, che frequentano corsi di aggiornamento e che autonomamente hanno via via accresciuto la loro specifica professionalità; g) l’interazione, dal 1995/96, delle Psicologhe che svolgono un ruolo di aggregazione tra Famiglie e Convitto e di integrazione complessiva delle figure specialistiche in un sistema che ormai ha bisogno di costante ordine, comprensione vicendevole, puntualità di presenza e di lavoro, sgombro di ogni incipiente conflittualità sempre in agguato in un ambiente così densamente frequentato.
L'efficacia e
l'efficienza dei nuovi metodi e organigrammi organizzativi predisposti negli
anni ha imposto al Consiglio di Amministrazione la proroga dell'attività svolta
da parte del preside‑rettore G. Aldo Ruggieri immediatamente dopo il suo
collocamento a riposo per raggiunti limiti di età. Lo stesso, pertanto, venne
nominato Coordinatore dei progetti e delle attività socio‑psicopedagogico‑sanitario‑ambientali
e tuttora svolge in Convitto tale attività, con generale
profitto. Nel 1997/98 l'incarico di Rettore è stato affidato al Dott. Domenico Pocorobba, Istitutore in Convitto da oltre dieci anni, laureato, fornito di titolo specifico e di riconversione professionale con diritto a scegliere d'insegnare negli Istituti Superiori. Nel 1998/99 l’incarico di Rettore Reggente è stato affidato al Prof. Carmelo Maccarrone, un psicologo e professionista prestigioso, già Rettore del Convitto Nazionale di Palermo, docente universitario, incaricato presso Commissioni estere e nazionali. Un professionista egregio al quale il Convitto di Marsala, dopo cinque lunghi anni di faticosa sperimentazione, ricerca e verifica di risultati, si affida per merito di una scelta ministeriale che sottolinea l’importanza raggiunta dal Convitto Statale per Audiofonolesi di Marsala e che conferma l’attenzione che il Ministero ha sempre rivolto a questa istituzione.
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