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Pio
PIO NONO ED ULTIMO CONTE 1608 - 1612
Conte Sovrano di Montechiarugolo, Conte di metà Coenzo, Patrizio Milanese, Patrizio di Mantova, Pavia e Parma.I feudi vennero confiscati nel 1612 (i Facchinetti acquistarono metà Coenzo). |
Nel 1603 Paolo, il figlio maggiore di Pomponio rinunciò al titolo di conte. Fu così che Pio succedette al padre nel 1608. Nei quattro anni in cui governò Montechiarugolo seguì le orme paterne senza tuttavia compiere atti di significativa importanza. Sposò Ginevra Bentivoglio, figlia di Cornelio Bentivoglio, primo Marchese di Gualtieri e primo Marchese di Magliano, Patrizio di Ferrara, e di Isabella Bendedei. La storia, in quegli anni, stava cambiando in modo profondo. Ranuccio I Farnese, prima come reggente e poi come duca effettivo, si pose l'obbiettivo di creare un forte stato centralista, indipendente soprattutto dalle pressioni delle potenti famiglie feudali che nei decenni precedenti avevano giocato un ruolo di primaria importanza nella vita economica e politica del ducato di Parma e Piacenza. Fu così che il 10 novembre 1611 Pio fu arrestato e con lui altri feudatari, tra questi: Gian Francesco Sanvitale, chiamato il marchesino di Sala, il padre Girolamo, conte di Sala, Orazio Simonetta e la consorte Barbara Sanseverino, marchesa di Colorno, Giambattista Masi, Girolamo da Correggio e Teodoro Scotti. Il 4 maggio 1612 il giudice piemontese Filiberto Piossasco emise la condanna a morte per tutti. Il 19 maggio dello stesso anno in Piazza Grande venne eseguita la sentenza: i "congiurati" vennero decapitati. Fu vera congiura? Difficile dirlo sta di fatto che con la morte di Pio la Contea di Montechiarugolo venne confiscata e passò alla Camera Ducale di Parma.
Per i Torelli inizio l'esilio e la fine di una storia durata per oltre due secoli.
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