Cenni Storici
Oggi il castello di Montalto viene semplicemente chiamato "la torre", ma in realtà era un potente castello circondato da forti mura, che racchiudeva un'area di oltre 500 metri quadrati, di cui oggi rimane solo il maschio.
La prima notizia riguardante tale castello risale al 1350 allorché i conti Guidi di Romena lo tolsero alla Chiesa forlimpopolese. Nel 1371 era soggetto a Giovanna Aloisi, e il Card. Anglico lo descrive così: «Castrum Montis Alti Novi est in quadam valle super quodam alto monte, habet roccham et turrim fortem».
Nel 1392 il castello passò a Roberto Guidi di Battifolle, al quale subentrò nel 1421 il comune di Firenze, che, però, lo perse otto anni dopo per mano di Azzo Guidi. A lui venne tolto con uno stratagemma, riferito in una cronaca di Pedrino da Forlì. Intanto il conte Azzo tramava assieme al famoso capitano di ventura Piccinino, per tornarne in possesso. In un documento del 14 marzo 1439 (Dieci di Balia, Responsive, filza 10 lettera 160) si legge: «Guglielmo Ridolfi da Sommaia commissario a Premilcuore scrive che Piccinino è a Meldola e avvisa: ... Da persone fedelissime ho come in Montalto è gran dubbio, che quel luogo è guardato solo da uomini che sono anima e corpo del conte Azzo, e che fra gli altri la fortezza tiene uno suo fedelissimo che si chiama Jacopo d'Arigo et tenghono questi di Primalchore che ditto Cont'Azzo sia a Meldola nel Campo et dubitano che venghi una nocte al dicto Montalto. Et dichono essere perduti se detto luogo si prendesse. Credo sarebbe buono provvedere col mettervi altri fanti per altri pericoli. Io in quanto parevi alla S.V. vi rimetterei fanti d'altri luoghi di qui più fedeli».
Presso l'archivio di Stato di Firenze è conservato l'originale degli Statuti del Comune di Montalto e Montebono dell'anno 1461. Sotto lo stesso titolo è catalogato un altro volumetto del 1547 col titolo "Leggi sopra li hornamenti, vestimenti, calzamenti, habiti et portamenti delli homini et donne della comunità di Montalto e Montebono", contenente interessanti norme e indicazioni sul modo di vestire di quel tempo.