Figlio
d’atre Valentino nasce ad Urbino il 16 febbraio 1979. Le cronache
dell’infanzia raccontano di Rossi Jr su una moto a rotelle a due anni e mezzo
e a nove sui go cart. Nel 1989 Valentino inizia a correre nel campionato
regionale karting. L’anno successivo è già campione della specialità. Nel
’91 si piazza quinto nel campionato italiano, ma presto esplode la voglia di
moto: nel ’92 il primo
approccio alle due ruote, nel campionato nazionale minimoto. Valentino chiede al
padre di provare una 125: alla prima curva con la nuova moto cade. Riprova ma
cade di nuovo: a quel punto dice:"A babbo, forse è meglio se lasciam
perdere!" poi però insiste prova e riprova ottenendo sempre migliori
risultati finchè nel ’94 vince il campionato italiano Sport
Production e l’anno dopo il titolo italiano 125. Nel ’99 vice il campionato
delle 250 nel 2001 porta a casa il titolo 500 e nel 2002 la prima edizione del
Moto GP. Ma arrivano anche i primi incidenti in Germania e Olanda. Lo spavento
più grande è però dell’anno prima, quando cade da uno scooter assieme ad un
amico e si frattura un piede in quattro punti. Nonostante le disavventure, il suo
nome è già sulla bocca degli addetti ai lavori. Il talento e la determinazione
fanno di lui un pilota quasi completo nel 1996 il team Aprilia gli affida una
moto 125 da GP, con cui affrontare la sua prima avventure nel motomondiale.
L’ingaggio si aggira sui 40 milioni e Valentino ha una sola richiesta: correre
con il numero 46, il suo numero fortunato. All’esordio il 31 Marzo in Malesia,
si piazza sesto.ala decima gara stagionale arriva il primo podio edue settimane dopo, a Brno (Rep. Ceca) è sul gradino più alto, per la
prima volta in carriera; a fine anno è nono in classifica. Lontano dai circuiti
si dedica al calcetto, motocross, kart, rally; tifa l’Inter , considera noiosa
la F1 e se deve vincere qualcuno meglio Villeneuve di Schumacher. Adora Vasco
Rossi, ascolta i Litfiba e i Nirvana. Studiare non è il suo forte, ma in pista
non lascia niente o quasi perché ha classe, è veloce ed è uno dei pochi a
saper portare la moto al “limite”. E’ uno dei pochi ad essere considerato
UN MITO!!!!