Una donna normale


Ester mi guardò intrappolata dall'incredulità. Era avvolta da una turbolenza psichica, sembrava emanare fasci di luce propria , ma era solo un effetto della soggezione che stavo iniziando a sentire nella colonna vertebrale.
Non so il perché ma era successo, dopo quasi tre anni di rapporto le avevo detto che mi serviva un po' di tempo per riflettere sulla nostra situazione, probabilmente non se lo aspettava, ed io sapevo bene che la sua reazione sarebbe stata incontrollabile, quasi esplosiva.
Già nel momento in cui terminai la frase la sua espressione sembrava dirmi: "testa di cazzo che non sei altro, traditore fottuto, io ti ammazzo", dopo circa dieci secondi di silenzio si era trasformata in: "me lo aspettavo da uno stronzo come te", dopo circa venti secondi di silenzio: "va bene ma col cazzo che mi ritrovi qui ad aspettarti", dopo trenta secondi le uscì dalla bocca: "perché?".
Rimasi inaspettatamente sorpreso da una replica così concisa e fredda e risposi: "Ester, non voglio ne lasciarti ne dirti che non sono più innamorato di te, voglio solo capire se me la sento di andare avanti e pensare a qualcosa di più…o no". Rispose: "qualcosa di più in che senso?".
Replicai : " nel senso che devo capire se voglio restare per tutta la vita con te",
"ma Folco stai parlando di matrimonio".
"sì cazzo! E di che cosa se no!".
Gli occhi le si riempirono di lacrime e con una mano si coprì il viso. Non era certo mia intenzione farla piangere ma quel periodo di riflessione mi era proprio necessario. Decisi di calmarla e andai verso di lei per abbracciarla ma quando fui ad un passo lei mi disse: "devo dirti una cosa". Subito sentii nell'aria quell'odore acre di chi sta per sentirsi dire qualcosa di spiacevole, infatti: "Folco, io ti ho tradito, è giusto che tu prenda delle decisioni sulla base di questa cosa".
Le gambe iniziarono a tremarmi ed il mio orgoglio che prima sembrava essere così forte ed autoritario come quello di un capo di stato si trasformò di colpo in quello di un ragazzino d'undici anni a cui rubano la bicicletta. Con la voce a fior di labbra riuscii a dire: "mi hai tradito? Ma come, mi hai tradito? E con chi mi hai tradito?". Rispose arrossendo e piangendo ancora più forte: "con Rino, tre mesi fa quando tu sei andato in Canada. Lui mi stava facendo la corte già da un mese e all'inizio l' ho trattato male per farlo desistere ma poi quando si è fatto più insistente mi sono fatta abbindolare come una stupida ed abbiamo fatto l'amore proprio qui su questo divano. Perdonami Folco sono stata una cretina ed il giorno dopo mi sentivo come Giuda, gli ho detto che non potevo fare una cosa simile a te e che già una volta era stato crudele, perdonami ti prego!".
Guardai il divano su cui era seduta e subito mi si accese nella testa l'immagine di carni nude avvolte nel sudore che scivolavano su quel velluto rosso, poi mi resi conto effettivamente di quello che avevo appena sentito, mi avvicinai al tavolo e presi una sigaretta dal pacchetto mezzo vuoto, la accesi con un fiammifero ed estrassi la sedia che stava infilata ordinatamente sotto il piano del tavolo, mi sedetti ed iniziai a parlare lentamente con un tono di voce calmissimo: "tu devi essere nata in un periodo particolare, forse venticinque anni fa nel paese dove sei nata tu passò qualche strana persona che faceva la fame e decise di fermarsi li, non so perché ma si fermò, diciamo che il paese era bello e gli piacque talmente tanto che se ne innamorò, ecco questa persona era pazza e trasmise la sua pazzia a tutti i paesani che iniziarono a fare dei figli pazzi come loro, così sei nata tu, questo è l'unico motivo che potrebbe spiegare tutto, si è proprio così, tu sei completamente pazza perché un pazzo ha fatto l'amore con tua madre e così ha contagiato sia lei che te, si..si, si….si….si e proprio così..si…tu sei completamente pazza…..tu sei pazza……tu sei…tu sei….tu sei una grandissima mignotta vacca….tu sei una puttana chiavata…tu sei la merda cagata da un puttana chiavata……cristo santo madonna…io stavo per decidermi a sposarti e tu….cristo santo…cristo…tu sei pazza…tu sei completamene fuori di testa".
Tirai l'ultimo fiato attraverso la sigaretta e mi alzai lentamente, mi diressi verso la porta sentendo Ester piangere a dirotto e singhiozzare istericamente, mi girai verso di lei, indossai la mia giacca di pelle, presi l'ombrello e dissi: "vaffanculo, non è colpa tua, fai così solo perché sei una donna, per voi è una cosa normale, è nella vostra natura di donne, se vuoi saperlo mi è già passato tutto, adesso scendo a prendere un po' di prosciutto cotto per farmi un panino, poi dopo ne riparliamo con calma, aspettami…".

 

 

colombo

 

 

 

 


Racconti

Esplora L'ARCHIVIO