Denti e Guinness media


Mi sedetti al bancone. Come al solito. Ordinai una Guinness media e iniziai a chiaccherare con il barista. Stavamo parlando di donne quando ne entrò una dalla porta. La donna più bella che avessi mai visto. Aveva capelli castani, mossi fino a metà schiena e labbra carnose, pelle abbronzata ed un fisico degno di essere ammirato per il resto dell'eternità. Cazzate, era un fisico da prendere, sbattere, impugnare, calzare, leccare, annusare, insomma capite bene che era qualcosa da far perdere la testa anche ad un arcivescovo. Neanche a farlo apposta si sedette al bancone, ad un paio di metri da me accavallando le gambe appena coperte da una gonna di jeans consumata. Ringraziai il cielo e la mia buona sorte. Dopo qualche secondo ordinò anche lei una Guinness, media per altro, ringraziai ancora il cielo dato che una mia vecchia teoria postulava la condizione di innamorarsi solo di donne che bevono Guinness. Con immensa gioia notai che il barista aveva già attaccato bottone, così, dato che sembrava sola, mi inserii dolcemente nel dialogo tra i due buttando nell'aria una cosa spiritosa al momento giusto, tanto giusto che lei si mise a ridere di gusto mentre sorseggiava dal suo boccale. Iniziai a parlarle sottraendola all'attenzione del barista che era impegnato a servire altri clienti, cercai di fare conoscenza in modo estremamente educato, non volevo passare per farfallone in cerca di carne, anche se un po' sotto sotto il mio intento era quello. Si chiamava Teenka, era di origine ceca da parte di papà, ed era bellissima, oltretutto sembrava proprio che io le interessassi. Ad un tratto sentii una voce maschile che pronunciava il suo nome, la vidi impallidire, allora mi voltai per vedere chi era. Si trattava di un ragazzo con in mano una borsa di pelle nera, probabilmente da donna, non disse più niente, i suoi occhi parlavano per lui, erano indemoniati. Dalla porta entrarono altri tre personaggi evidentemente amici dell'indemoniato. Mi voltai di nuovo verso il barista che aveva già inquadrato la scena e gli dissi:"Ho la vaga impressione che qui si mette male". Il barista non riuscì a pronunciare la frase:"C'è qualche problema?" che il demonio era già partito con uno pugno verso la faccia della ragazza. Cercai di aiutarla ad alzarsi da terra ma uno degli amici mi diede un calcio nella pancia che mi fece mancare il fiato. Quando riuscii a rialzarmi vidi Teenka con il volto tumefatto che stava probabilmente per svenire. Il diavolo impazzito sferrava colpi sulla ragazza indifesa e nessuno nel bar osava accennare un intervento come se la scena in svolgimento fosse paradossalmente scioccante. Ad un tratto vidi il barista saltare il bancone in modo atletico con una spranga di ferro in mano e colpire con violenza al volto uno degli amici che facevano da scudo al pazzo. Quando iniziai a sentirmi come una mozzarella scaduta, senza più capire niente, attaccai, stranamente però mi accorsi che anche due ragazzi che erano seduti ad un tavolo stavano arrivando di corsa per aiutarmi. Dato che ero piuttosto esile di corporatura decisi di non utilizzare i pugni che sicuramente mi sarei rotto al primo colpo, così lanciai un calcio alla massima potenza all'altezza del collo del femore che sosteneva lo psicopatico. Sentii il suo osso cedere sotto la pressione del mio calcio e lo vidi cadere a terra urlando dal dolore. Teenka era una maschera di sangue, la presi e la feci sedere su un divanetto, poi tornai ad aiutare il barista ed i due ragazzi del tavolo che stavano affrontando il resto della banda di matti. Colpii i primi testicoli che trovai sulla mia traiettoria frantumandoli completamente poi provai a sferrare un pugno dritto sul naso di uno dei bastrardi e sentii il suo setto ed una delle mie falangi sgretolarsi. Puttana zozza, troia mignotta porca fetida schifosa figlia di troia troia e zio di troia mulatta, porcodio e la madonna che male, non potete immaginarvi quanto dolore iniziò a scorrermi nelle vene tanto che per sfogarmi corsi verso l'anticristo che ancora stava tenendosi la gamba urlando e gli diedi un calcio dritto in bocca facendo partire denti da tutte le parti. Quando tutti gli amici dello sdentato si ritrovarono a terra sanguinanti con almeno un osso rotto andai dal barista e gli chiesi del ghiaccio per la mano ed un bicchiere di whisky per Teenka che mi sembrava completamente sotto shock. Le misi il bicchiere davanti e le dissi:"Adesso devi spiegarmi qualcosa!". Mi rispose:"Quello li è mio marito. Mi ha scoperto a letto con suo fratello ed è impazzito, sono scappata e sono venuta qui ma deve aver riconosciuto la mia macchina parcheggiata fuori, e questo è quanto". Mi sentii come il più grande stronzo galleggiante comparso sulla faccia della terra, ma come avrei potuto saperlo, era ovvio che chiunque si sarebbe comportato nello stesso modo, così le dissi: "Allora te lo meritavi di essere picchiata?". Mi rispose: "Si". Replicai: "Voi donne siete tutte delle stragrandissime zoccole!!!!".

 

colombo

 

 

 


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