L’uomo ben voluto

Se da Lerry c’era una festa era perché l’uomo ben voluto se ne era appena andato . Il suo odore invece li avrebbe tenuto compagnia ancora per un po’. Riuscirono a lasciarsi andare solo quando l’ultima molecola di quell’odore era svanita. Senza esagerare - era il solo commento di Lerry. E da Lerry non era un problema lasciarsi andare, semmai lo era invece ritornare in sé. Non è che gli volessero male all’U.B.V., però se lui non c’era quella diventava una occasione per festeggiare. A casa di Lerry circolava un sacco di gente per via della sua attività e così Lerry era abituato a non godersi il tempo libero. Cosa faceva Lerry? Per quanto tempo ancora avrebbe continuato a fare quello che faceva? Erano queste le domande che Lerry faceva finta di non sentire. Certo che Alice, la moglie di Lerry, conosceva bene la sua “attività” , se cosi si poteva chiamare, ma voleva sapere cosa avrebbe dovuto rispondere a quelli che glielo chiedevano. Si fottano - era il suggerimento di Lerry. Sei una testa di cazzo - era l’opinione che Alice aveva di Lerry.

Lei non ce la faceva più a vivere in quel modo. Un modo, secondo lei, inadatto persino ai maiali. E Lerry i maiali li conosceva bene visto il suo passato di allevatore. Era stato un virus a portargli via i maiali . Così Lerry era ripartito da zero.

- Fanculo i maiali, penseremo a qualcos’altro e ora usciamo a farci una birra- disse il giovane Larry alla sua Alice quella volta.

Ora Alice sperava che a tutta quella gente, che viveva come niente fosse a casa sua, capitasse la stessa cosa dei maiali. Aspettarsi da un altro virus un aiuto per dare una nuova svolta alla loro vita era quantomeno poco coraggioso. E Lerry glielo disse:- Non è da te Alice-.

Era da Alice invece, lanciare degli ultimatum al povero Larry : - O i tuoi amici se ne vanno o non mi rivedrai mai più -. E Lerry - Se continui a ripetermelo ogni santo giorno come vuoi che ti prenda sul serio. E poi lo sai, finché c’è del lavoro loro saranno sempre qui da noi - . Era il suo modo per dare un taglio alla discussione. Con tutta quella gente non era possibile prevedere quando avrebbero avuto ancora l’opportunità di maledirsi. Ci avevano semplicemente rinunciato a parlare dopo la volta in cui uno degli ospiti si intromise in un loro battibecco. – Ragazzi, state esagerando, cosa volete che sia ..ah ma questo poi non mi riguarda – disse bene una amica di Lerry. -Ti sbagli, a me interessano tutte le opinioni dei nostri ospiti sulle nostre vicende strettamente personali. E’ solo che sono talmente tanti che non li posso ascoltare tutti. - rispose quella volta la oggi-mi-sento-sento-sarcastica Alice.

Ma questa non è la storia della crisi Lerry-Alice, c’è piuttosto ancora qualcosa da dire sull’uomo ben voluto .

Quelli di Lerry non aspettavano nemmeno che l’uomo ben voluto scendesse l’intera rampa di scale. Se l’avessero fatto il trentatré giri non sarebbe mai partito, perché quell’uomo era terribilmente lento. Quella volta Lerry invece di accompagnare l’uomo ben voluto alla porta si era assentato per incominciare a stappare qualche bottiglia di vino in cucina. Dire che U.B.V. non se ne fosse accorto è dire troppo. La sua mancanza di stupidità glielo avrebbe impedito. Certo , qualche presentimento l’U.B.V l’ebbe incontrando poi per le scale una banda di musicisti zingari che saliva a casa di Lerry. Meglio così, io gli zingari non li sopporto- era il pensiero di U.B.V. A chi lo dici - rispose uno dei musicisti leggendolo nel pensiero. U.B.V. comunque rischiava la vita a casa di Lerry . Non tanto per essere un infiltrato della polizia, quanto perché quelli di Lerry non lo digerivano. U.B.V. era lontano da ogni sospetto eppure era lo stesso in pericolo, ma tutto questo lui non lo sospettava. C’erano tutte le premesse perché la morte operasse nel più facile dei modi. Quelli di Lerry avrebbero scommesso qualsiasi somma sulla vera identità dell’U.B.V. Ed era per loro quella del rompicoglioni. L’uomo ben voluto sapeva fare il suo lavoro o quelli di Lerry erano solo una manica di cazzoni impasticcati ? Questo non è il problema! Il problema era rispondere alla domanda di Amleto : -Essere o non essere?- Tutte le persone di questa storia avevano, senza alcun problema, deciso di non essere. Ecco come stavano le cose.

L’uomo ben voluto ci giocava decidendo qualche volta di intrattenersi per cena da Lerry. E così bisognava dire addio ai programmi per la serata. Chi avrebbe rinunciato a metà del suo piatto per lui. Non certo Tommy, il ciccione del gruppo. Con l’uomo ben voluto il tempo si fermava . -Tanto vale slacciarsi l’orologio, posarlo sul tavolo e cercare di divertirsi -. Era questa la conclusione di uno di quelli di Larry. Qualcuno rispose – E ’inutile se poi si lascia appeso al muro l’orologio della sala-. Non c ‘era via di uscita. Il gioco durò poco perché se solo U.B.V. si intratteneva un secondo di più c’era sempre uno disposto a prendere dal guardaroba il suo impermeabile per fargli alzare i tacchi. Ci pensò l’incontro con una donna a cambiare la vita dell’ U.B.V..

La regola sugli opposti che si attraggono non la si trova solo nei corsi di chimica. Lei era una donna semplice e neutra..si insomma..l’opposto di lui... Non era bene o mal voluta..era quello che era. Il suo pezzo forte era quando alzava i tacchi e se ne andava..nessuno al mondo sapeva lasciare tanto bene la scena quanto lei.. la sua paura era quella di stancare gli altri..e così si allontanava prima che qualcuno potesse manifestare sintomi di insofferenza… Evidentemente trascurava il fatto di essere una bella donna la cui presenza era desiderata da tutti.. Il destino volle che dovesse provare piacere una sera a una festa di compleanno da Lerry, quando dovendo scappare a casa, si scontrò con l’uomo ben voluto. E’ inutile dire che lui non aveva la benché minima intenzione di andarsene…si trattò di un vero compromesso storico o più semplicemente di un colpo di fulmine…Lui dovette cedere di fronte alla bellezza disarmante di lei…chiese l’impermeabile e si offrì di accompagnare a casa la signorina…Questa storia non ha nulla di straordinario…è la storia dell’uomo che viene vinto dalla donna..e in questo caso l’uomo è l’uomo ben voluto.. Quelli di Lerry non lo rividero per molto tempo..Tutti pensavano che non ci fosse colpo di tosse a farlo sentire di troppo…ma alla fine era bastato quello di una piccola donna venuta da chissà dove …Probabilmente i colpi di tosse non erano tutti uguali ..quello della signorina non voleva certo dire – quand’è che te ne vai fuori dai piedi .

Sono passati tre anni ormai e lei ci scherza sopra…..- Era questione di interpretarli i colpi di tosse..è lui capì bene il mio -. La recente scomparsa dell’uomo ben voluto non ha certo lasciato un vuoto.. Dopo tutto quel tempo era stato un errore ripresentarsi da Lerry così..tanto per vedere come se la passava.. Lerry non era più quello di una volta..non li diede nemmeno il tempo di filarsela per le scale.. ci morì su quelle scale l’uomo ben voluto… poi quelli di Lerry fecero di lui tanti piccoli uomini ben voluti per evitarne il riconoscimento.. Ora quel che resta dell’uomo ben voluto riposa sotto almeno due metri di terra ..centimetro più o centimetro meno…. Lerry prima o poi verrà a sapere che l’uomo fatto fuori era per la verità un poliziotto.. FINE DELLA STORIA

Paolo

 

 

 


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