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REGIONE ECCLESIASTICA LIGURE

Nota Pastorale dei Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure sulla vita delle Confraternite

 

Il 12 Novembre 1993, i Vescovi delle diocesi della Regione ecclesiastica ligure rivolgevano la loro pastorale considerazione alla vita delle Confraternite, richiamando alcuni principi fondamentali concernenti la loro natura e le loro finalità, e formulando alcuni orientamenti e disposizioni.
Mossi ora dallo stesso spirito e dalla stessa ansia pastorale, i vescovi della medesima Regione ecclesiastica ligure stimano opportuno riproporre quel documento, convinti che esso conserva tutta la sua validità, e partendo da quelle indicazioni desiderano ritornare su alcuni aspetti della vita e dell'operato delle Confraternite, nell'intento di favorire un loro comportamento ecclesiale che sia in tutto conforme alla loro identità ed ai fini eminentemente religiosi che costituiscono la ragion d'essere della loro stessa esistenza.
1. La prima riflessione che si impone riguarda la necessità di una vera e chiara formazione cristiana dei membri delle Confraternite, che deve essere curata e verificata sia prima dell'ingresso in una Confraternita sia durante tutto il periodo di appartenenza. Tale formazione, che è compito innanzitutto dei Pastori e quindi di quanti sono responsabili della buona qualità della vita ecclesiale delle Confraternite, comporta senza dubbio anche l'educazione ad una vita cristiana pienamente inserita nella comunione della Chiesa, con vivo senso di appartenenza alla propria comunità parrocchiale, con intensa partecipazione a tutta la sua attività di evangelizzazione ed alla sua vita liturgica.
Se da una parte i Confratelli hanno tutto il diritto di avere dai loro Pastori cura e attenzione per la foro vita spirituale e per la loro vita spirituale e per il raggiungimento dei fini della loro Aggregazione laicale, essi debbono dal canto loro essere esemplari nel favorire tutto ciò che riguarda il benessere della comunità ecclesiale alla quale appartengono.
Dovranno pertanto distinguersi nella frequenza all'istruzione religiosa ed alla catechesi, nella fedeltà ai Sacramenti ed in particolare all'Eucaristia, nella preghiera comunitaria (specialmente nella Liturgia delle Ore e nella devozione mariana per mezzo della Preghiera del Santo Rosario), nella pratica della carità tra i confratelli e verso il prossimo, curando anche di sostenere le nuove forme di esercizio della carità.
La presenza della confraternita è soprattutto preziosa in quelle Parrocchie, talvolta anche assai piccole, dove essa è l'unica forma di vita associativa cristiana. Pertanto i Parroci non trascurino, ma anzi valorizzino, la loro collaborazione in tutto ciò che concerne l'annuncio del Vangelo, la vita sacramentale e la preghiera.
Ma è auspicabile che ovunque, a livello e parrocchiale, la natura ed il ruolo delle Confraternite trovino spazio e considerazione all'interno dei piani pastorali, così come negli organismi di consultazione.
2. È doveroso rilevare che la vita delle Confraternite, nel loro formarsi, nello sviluppo dell'educazione dei loro membri, e nell'esercizio delle loro attività, ha sempre gravitato attorno ai loro Oratori, che sono diventati luoghi sacri santificati da secoli di fede, di pietà e di culto, di vita secondo la carità, e come tali essi debbono essere conservati. Spesso sono mantenuti con decoro dai sacrifici personali dei Confratelli: ciò deve lodevolmente continuare, ma sono anche necessari l'attenzione ed il sostegno degli enti ecclesiastici competenti ed altresì degli enti civili preposti alla conservazione ed alla valorizzazione dei beni culturali.
È necessario a questo fine che siano eseguite e tenute aggiornate le schedature dei beni culturali secondo le norme vigenti al riguardo.
Non v'è dubbio peraltro che gli Oratori possono conservarsi come luoghi vivi di culto e di pietà, soltanto se in essi si svolge davvero la vita confraternale ed in specie gli atti che la caratterizzano:

  • la Santa Messa, almeno una volta al mese, ove non sia possibile fare di più;

  • la Santa Messa nei giorni di preparazione alla Festa titolare della Confraternita e nel giorno stesso della Festa;

  • la Santa Messa di suffragio in occasione della morte di un Confratello; durante la Novena o l'Ottavario dei Defunti, o durante il Triduo in suffragio dei Defunti;

  • l'Adorazione del Santissimo Sacramento in occasioni significative e opportune dell'anno;

  • l'istruzione e la catechesi per i Confratelli;

  • la Preghiera comunitaria, alcune parti della Liturgia delle Ore, il Santo Rosario, altri pii esercizi.


  • Va da sé che l'adempimento di questi atti debba essere considerato all'interno di una programmazione pastorale che tenga conto delle esigenze e delle possibilità della Parrocchia di cui è parte la Confraternita. Tutto diventa più facile qualora la Confraternita goda dell'assistenza spirituale di un Cappellano, ma il Parroco, che è abitualmente l'Assistente spirituale delle Confraternite, non mancherà di andare incontro alle loro esigenze.
    3. Tra gli atti esterni di religiosità, di pietà e di devozione che hanno visto ormai da secoli la presenza delle Confraternite vi sono senz'altro le Processioni, quali espressione e testimonianza di fede, ed altresì come forma popolare di catechesi - esse sono state e sono preziose occasioni in cui i Segni sacri - ed in particolarissimo il Crocifisso - vengono portati in pubblico ed esposti alla venerazione, affinché chiunque assiste sia condotto a ravvivare la fede e mosso a spirituale riflessione.
    È pertanto di grande rilievo che tutto ciò che avviene durante le Processioni sia manifestazione e richiamo alla religiosità ed alla vera pietà. Non può sfuggire a questa necessità neppure la partecipazione od il concorso delle Bande musicali; esse debbono condotte all'esecuzione di brani musicali che siano di natura sacra o religiosa, con l'esclusione pertanto di musiche profane che potrebbero essere anche gradevoli ma consone ad altro genere di manifestazioni.
    Su questo vigileranno con cura non soltanto i Parroci ma anche i Priori ed i membri dei Consigli direttivi delle Confraternite. Spetterà pure ad essi di non permettere che i portatori del Crocefisso atteggino - durante o dopo le Processioni - in esibizioni di forza e di abilità, che oltre a non essere rispettose verso l'immagine sacra, possono anche essere pericolose per il portatore stesso, per gli astanti, e quindi, in caso di incidente, sanzionabili penalmente.
    È inoltre assai opportuno, per il buon andamento delle Processioni, che i Crocifissi processionali non siano troppo pesanti, così da richiedere un continuo cambio del portatore: ciò è motivo di frequenti interruzioni dell'andamento della Processione e quindi anche di distrazione. Va pertanto scoraggiato e tenuto sotto controllo tutto ciò che anziché favorire disturba il clima di raccoglimento, di meditazione e di pietà che deve caratterizzare il pubblico atto di culto e di devozione che sono appunto le Processioni.
    Da quanto è stato esposto richiamato si può facilmente dedurre che quanto più fedele sarà il comportamento delle Confraternite alla loro identità spirituale ed ecclesiale,tanto più facile sarà il perseguimento dei loro fini e l'attuazione dei compiti che sono loro propri, e tanto più agevole sarà il loro inserimento all'interno della comunione di tutte le realtà che formano la vita della Chiesa.
    I Vescovi della Regione ecclesiastica ligure affidano queste considerazioni e questi richiami all'attenzione di quanti esercitano il ministero pastorale e di tutti coloro che trovano nella loro appartenenza alle Confraternite il nutrimento della loro spiritualità e della loro vita cristiana, ed altresì lo stimolo ad operare come membra vive della Chiesa, come testimoni, come operai e missionari del Vangelo di Gesù Cristo.

     

    Genova, 24 Giugno 2003
    Solennità di San Giovanni Battista

    † Tarcisio BERTONE, Arcivescovo di Genova
    † Giacomo BARABINO, Vescovo di Ventimiglia-San Remo
    † Bassano STAFFIERI, Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato
    † Mario OLIVERI, Vescovo di Albenga-Imperia
    † Martino CANESSA, Vescovo di Tortona
    † Alberto M. CAREGGIO, Vescovo di Chiavari
    † Domenico CALCAGNO; Vescovo di Savona-Noli
    † Alberto TANASINI, Vescovo Ausiliare di Genova