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Prima o poi lo dovevo fare.
Tra qualche tempo sarebbe comunque arrivato il momento che ne
avrei avuto bisogno.
Oltretutto, la bottega era stata appena inaugurata, aveva uno
spazio sulle pagine gialle, sette vetrine sulla strada principale
del paese, a due passi dalla chiesa centrale e per di più
con un’ammiccante insegna luminosa, eccentrica e altamente
invitante.
“Il paradiso non può attendere”. Così
c’era scritto nella decorazione in rilievo sulla cornice
dell’ingresso.
Visto da fuori c’erano tutti gli ingredienti per un posto
moderno e professionale. Tanto valeva farlo subito e togliersi
il pensiero.
Presi coraggio ed entrai.
Mi accolse uno squillante “Buon giorno”. A pronunciarlo
una cortese signora di una certa età con un sorriso e
un modo di farsi avanti che anche voi le avreste perdonato la
cicca che continuava a masticare mentre mi parlava.
Ero impacciato, non mi piaceva parlare di quell’argomento,
mi sentivo a disagio. Per contro la signora era perfettamente
a suo agio e pronta a consigliarmi al meglio per risolvere il
mio problema.
La mia domanda era semplice: avevo bisogno di un cappotto di
legno da mettermi al momento del giudizio finale. Per il mio
viaggio eterno.
- Ecco questo è il nostro modello “California”
- mi disse con tono allegro - come vede è per due posti,
ma è una piazza e mezzo, così può portare
con se un’amica, se vuole. Costa 4.900 euro. Poi c’è
a parte il costo della stoffa, quella che preferisce. Si può
mettere anche la rete ortopedica: come vede, in questo feretro
i guanciali però devono essere messi da un’altra
parte …-
- E’ bello ma non me lo posso permettere …- dissi
dispiaciuto e quasi in difetto.
- Quasi quasi faccio copiare l’originale da un bravo artigiano,
così magari risparmio - pensai, intimorito che il mio
pensiero fosse stato recepito anche dall’addetta.
- Chi più spende meno spende – continuò
lei, citando quel vecchio saggio proverbio.
- Oppure c’è quest’altro,
si chiama “Sintesi”; è un singolo, il cuscino
può essere messo lì sotto. Si accomodi pure, lo
provi. Sì, in questo caso la seduta è meno comoda,
però ha la particolarità di avere il cuscino nello
stesso blocco -
- Altrimenti se preferisce uno stile più elegante, abbiamo
questi modelli francesi del Settecento…
riproduzioni fedelissime delle casse di riposo dei Re, anche
se la tecnica di realizzazione e i materiali impiegati sono
ormai modernissimi, per offrire durata, resistenza e massimo
comfort…-
- E infine abbiamo il modello “Essential”,
qui la cassa viene consegnata smontata in una scatola di dimensioni
contenute, come può vedere nella foto… È
firmata PininFarina ma non immaginerebbe mai il suo prezzo,
veramente abbordabile…-
Ero dubbioso, non mi sarei mai aspettato di
trovare una così ampia scelta di articoli per godermi
incantato quel giorno, durante il viaggio verso le porte del
paradiso.
Per non parlare poi della vastissima scelta del rivestimento
interno!
In un angolo del negozio, grandi espositori allineavano parecchi
tipi di fodere.
- Sì, credo proprio che abbiamo tutto quello che le può
servire… Per uno come lei, però, io escluderei
subito cose vistose, tipo fiorami. Guardi che belle queste tinte
unite. Oppure può prendere l’Alcantara, molto elegante,
robusta. Costa 190 euro al metro -
La signora era cortese ed esauriente, spiegava i prezzi, apriva
e richiudeva modelli dopo modelli, parlava di termini di consegna.
- Dal momento dell’ordine ci vogliono almeno 30 giorni
lavorativi per la realizzazione, fatta eccezione per eventi
particolari quali guerre, cataclismi ed attentati. Qui invece
l’offerta si aggira come minimo sui tre, quattro mesi…-
- Le consiglio però una prenotazione molto anticipata,
in questo caso eviterà spiacevoli ritardi… l’acconto
è del 30 percento… il saldo al ritiro… Ecco,
basta mettere una firma qui… Bene…-
Il tutto controfirmato e garantito dieci anni
dall’azienda…
Mi strinse la mano, si congratulò con
me per l’ottimo acquisto e mi congedò con un sorriso
sulle labbra.
Uscii con una copia del contratto in mano,
percorsi alcune centinaia di metri e salii nel mio appartamento.
Arrivato a casa mi sedetti su una poltrona a leggere attentamente
l’atto di compravendita. Misi gli occhiali da vista e
controllai anche le clausole sul retro.
Le solite postille e codicilli vari: Diritto di recesso entro
otto giorni dalla firma del contratto. La merce viaggia a rischio
e pericolo dell’acquirente. Non si accettano resi dopo
l’utilizzo.
Tanta professionalità, un prezzo ragionevole, certo,
certificati di garanzia, ovvio.
Eppure, se anche qualcosa non fosse andato per il verso giusto,
una volta usata non avrei di sicuro avuto il tempo di lamentarmi
del prodotto.
roberto
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