Efraim Medina Reyes

 

 

C'era una volta l'amore
ma ho dovuto ammazzarlo

1996 - Feltrinelli, pag.173

l'inizio...

Mi chiamano Rep - diminutivo di reptil, cioè rettile - da quando riesco a ricordare. Sono alto un metro e ottantatrè e peso ottantuno chili ( come i cowboy di Marcial Lafuente Estefanìa ), ho gli occhi neri e infossati che paiono due canne di fucile pronte a sparare, la bocca sensuale e una verga di 25 centimetri nei giorni più caldi. Non sono un eiaculatore precoce e non mi puzza il fiato, amo tagliarmi le unghie fino a farle sanguinare, ho tracce di acne in faccia e sul culo, denti forti e un odore personale seducente…. I miei amici mi chiamano la verga ferita, i miei nemici pallone gonfiato. Sia il nomignolo A sia il nomignolo B sono azzeccati, anche se potete immaginare quale preferisco.

 

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frammenti

Le telenovelas non sono pacchiane perché parlano d’amore ma perché lo fanno dal punto di vista delle serve. L’amore dal punto di vista maschile in tivù non funziona, sarebbe più noioso di una tribuna politica. Il più bravo a fare telenovelas da noi è Jorge Baròn, se le scrivesse lui stesso sarebbero insuperabili. Gli altri mi rompono il cazzo con i loro polpettoni Usa rielaborati pieni di dialoghi arrivisti e snobismi sorpassati. Chiacchiere insulse di coppie in crisi e tonnellate di luoghi comuni visti in Dallas e Dynasty che non c’entrano nulla con il paesaggio circostante.

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Nei programmi comici , poi, non c’è nessuna differenza, non riescono a fare funzionare neppure le risate registrate. L’unica cosa in cui detesterei reincarnarmi è la moglie o il figlio di un mentecatto di questi. Amen.

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Dato che ogni persona ha dentro una serva, e ogni serva è in certa misura una persona, le telenovelas godono di ottima salute. Il Messico e il Venezuela sono in vetta alla classifica dei paesi esportatori, la formula non cambia : ragazza povera ama ragazzo ricco che si scopre povero perché la padrona di tutto è lei. Malattie incurabili che vengono curate, segreti custoditi per migliaia di anni che vengono rivelati, infedeltà, gelosia, invidia, odio e amore che trionfa a dispetto di tutti i pronostici. La storia può avere cento facce diverse ma in fondo è sempre la stessa storia. Il sogno delle serve rimane intatto.

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I cazzoni falliti del cinema ( con o senza premi) ogni tanto provano a mettere le mani sulle telenovelas ma queste sopravvivono , non importa quanta paccottiglia intellettuale cerchino di inocularvi, è l’audience che comanda e le serve ( sotto qualsiasi forma: segretarie, casalinghe, primi ministri, calciatori, scrittori famosi , tassisti ecc.) sono l’audience.

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I film sono meglio dei preti, degli psichiatri e dell’aspirina. Seduto nell’oscurità viaggi attraverso le immagini e dimentichi il presente. A volte ti annoi ma dimentichi sempre il presente. L’unica cosa che mi rompe dei film, belli o brutti che siano , è la parola Fine. Le luci si accendono e devi tornare al presente. L’ameno villaggio di pescatori si sfumò e Bogotà, sempre più invivibile e pericolosa, tornò a riempire i miei occhi.

 

 

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