Conal Creedon

 

Passion play


 

Provengo da una famiglia di dodici figli; vivevamo tutti sopra a una piccola drogheria nel centro di Cork, un negozio a conduzione familiare. Blake, mio fratello minore ci vive ancora, e io abito lì accanto. La mia famiglia è molto importante per me. Le quattro più grandi passioni della mia vita sono : andare in giro per la città, il campionato di calcio irlandese, scrivere e …vivere.”

“ penso che il romanzo sia una storia terribilmente triste di depressione, povertà, disillusione ,dolore, solitudine, tossicodipendenza, abbandono e suicidio, un libro dove tutti muoiono; eppure mi dicono sempre che è molto spassoso.”

“ Gesù è venuto sulla terra duemila anni fa, quindi ho pensato che era giunto il momento di studiare di nuovo l’intera faccenda. La storia principale si basa sui Vangeli: un uomo di circa trent’anni, solo e abbandonato, decide di sacrificare la sua vita, salire al cielo e diventare immortale. L’uomo si chiama Pluto, come il Dio dell’Oltretomba, ed è l’opposto di Gesù, il Dio del cielo, e muore anche lui il giorno di Venerdì Santo. I Vangeli sono un insieme di racconti non collegati fra loro che però coinvolgono gli stesi personaggi. Alla fine accade un evento catastrofico, la crocifissione di Gesù e la sua ascesa al cielo, o, nel caso di Passion Play, il suicidio di Pluto e la sua ascesa su Patrick Hill, il paradiso.”

“ Per metà il romanzo è autobiografico, ma il gioco sta nell’individuare la metà giusta! Qua e là nel romanzo ho inserito episodi della mia vita. addirittura , a un certo punto Pluto e Herman stanno seduti davanti a casa mia e parlano di me: in passato, infatti, gestivo una lavanderia in Devonshire Street.”

“ la religione e la storia d’Irlanda sono strettissimamente collegate. Ma forse questo accade in molti paesi. Credo che la religione abbia poco a che fare con Dio, e Pirlone nel libro spiega bene quest’ idea. La religione è un fatto tribale, un po’ come il tifo per una squadra di calcio. E’ un distintivo che la gente si mette addosso per identificare l’amico o il nemico. Tra i concetti che stanno ala base di molte religioni ci sono la pace, la buona volontà, l’amore e la comprensione, ma è l’istinto tribale degli uomini che spinge a lottare per la religione. Tra le varie confessioni della religione cristiana è in corso da sempre una lotta civile intestina.”

***

l'inizio...

Eddie Testadura consolava mio padre,
- Qualche volta il bisogno di morire è più forte della voglia di vivere, disse.
Quando avevo tre anni mia madre andò a Pope’s Quay. Si sedette su una panchina di fronte al convento dei domenicani, si tolse gli anelli e le scarpe, scese la rampa di scalini che portavano al fiume Lee e si annegò. Avrebbe potuto attraversare la strada ed andare al convento, ma credo che ci avesse provato anche troppo spesso. Nessuno me l’ ha mai detto, l’ho sempre saputo, ma qualche volta vorrei che mi avessero mentito; per Dio ,dicevano balle su un sacco di altre cose. Perché diavolo non avrebbero potuto mentire anche su mia madre? Dirmi che era morta per salvare un bel cigno bianco e che il cigno è ancora vivo e sverna ogni anno nel lago vicino a Ballyphehane dove alleva un piccolo dalle soffici piume.

 

frammenti

La testa mi girava per via del suono scrosciante del mare, del rumore dei motori, del movimento del traghetto, dei fiumi, dei vapori e delle esalazioni. Il peswo del corpo ingombrante e troppo vestito di Palmolive premeva sul mio, le sue labbra erano simili a uno sturalavandini ricoperto di rossetto appiccicoso, il suo profumo si mescolava al fumo di sigarette, all’odore d’alcol e di benzina. Aprii gli occhi. La sua bocca stava scivolando verso le mie labbra intorpidite. Vedevo il suo trucco incrostato e rappreso che si frantumava sulle sue guance a ogni movimento.
E poi accadde . fu come se venisse dal nulla .Cercai di muovere la testa, ma il suo braccio mi teneva attaccato alla panca. Ero impotente. Il mio stomaco si rivoltò.
Il vomito, a centocinquanta chilometri all’ora, uscì come pompato fuori dalle mie viscere e finì nella bocca e tra i denti radi di Palmolive. Il miscuglio di vodka, birra e pezzetti di cibo rimbombò nelle sue guance, giù fino alle tonsille. Quando fu nella sua gola cambiò direzione e ritornò verso di me come l’ondata di una marea solo per scontrarsi con il flusso che continuava a uscire dal mio stomaco. I liquidi si incontrarono a metà strada; bile color verde schizzò dagli angoli delle nostre labbra. Le nostre bocche trattennero i pezzetti solidi, ma solo per una frazione di secondo, finchè le labbra furono spalancate dalla seconda ondata. Dopo questo non ricordo quasi nulla.

***

Tutto era risolto, dovevo solo comprare qualche libro. Così andai al pub per farmi una pinta con Ted. Chiacchierammo dei vecchi tempi di Mac Sweeney Stret. Mi disse che qualche anno prima aveva provato a farsi ingaggiare dal Nottingham Forest. Gli chiesi se aveva incontrato lo sceriffo di Nottingham, lui rise e disse che era contento di essere venuto via. Gli raccontai che mi era appena sposato con Yvette, che l’avevo incontrata ad Amsterdam circa sei mesi prima e che ne ero davvero innamorato. Mi raccontò che aveva vinto quattromila sterline. Gli chiesi come ci si sentiva ad essere milionari, e lui volse gli occhi al cielo e ricominciò a ridere. Finimmo le nostre pinte e andammo in libreria; lungo la strada ci fermammo in Elbow Lane per farci una canna. Gesummio ! Tragic Ted; un bel rompimento andare a far spese insieme a lui.
E così andò che quel Natale a mio padre comprai un libro d’antropologia, da Waterstones non avevano più libri sulla tombola. A mia sorella e alla sua famiglia comprai un atlante, e dire che non si erano mai mossi da Cork. E a Yvette comprai un libro di cucina francese. Fu il primo Natale con la bella Yvette, e anche l’ultimo.

***

2: 12
Non mi è mai piaciuta molto la musica classica, ma penso che non sia male a quest’ora del mattino, sapete, per chi lavora nei turni di notte e per chi non riesce a dormire. Mi siedo sul letto e mi verso un altro whiskey.

***

A settantaquattro anni mio padre tolse il lenzuolo da sopra la bara, la mise in posizione verticale e provò se la misura era la sua. Gli era un po’ stretta, forse era ingrassato. Kathleen diede la colpa alle teste di maiale.
- Tutte grasso e ossa, disse.
Così, per entrare bene nella bara, iniziò a fare del movimento; faceva passeggiate e cose del genere. Tutto questo nuovo interesse per la morte provocò in lui un cambiamento.
Forse si annoiava, o forse era perché da anni non cucinava più teste di maiale e interiora, forse voleva tenere occupate le mani, o forse c’era un’altra ragione. Un giorno si sfregò le dita sulle venature, non c’era neppure un nodo. Prese il lapis da dietro l’orecchio e disegnò delle righe. Cominciò così in maniera molto semplice. Un po’ d’intarsi qui e là, un semplice ornamento sul fianco.
Alla fine intagliò tutti i quarantanove versi incisi sul petto della corazza di San Patrizio , sapete, Cristo sii sempre accanto a me , cristo sii sempre davanti a me , Cristo sii sempre sopra di me…sopra il coperchio.

la fine...

Tra le foschie di fumo nero in lontananza, la mia città ha un aspetto regale, vestita di cremisi e d’oro; il grido di un giovane strillone, il movimento degli autobus, delle automobili, delle biciclette; gente che rientra a casa dal lavoro, il carillon di un venditore di gelati su a Spangle Hill, le campane delle chiese, le urla dei bambini dei Roche’s Buildings che giocano a pallone per strada. Movimento , colore e suoni si fondono armonicamente. Come se tutto fosse un’unica cosa; un’ aromatica miscela di profumi che escono dalle fabbriche e dai negozi: la birra della Murphy, i dolci della Linehan e il pane di Donnelly…
- Questo potrebbe essere il paradiso, sussurro.
- Potrebbe, sorride. – Potrebbe …


 

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