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Segreteria organizzativa

c/o Coordinamento
      Fratelli d'Italia

Via Ragusa, 4 31100 - Treviso

Tel./fax 0422 210914
E-mail: condividereatv@libero.it

  Interventi   

Gli interventi di assistenza documentati di seguito sono stati realizzati con la collaborazione di varie associazioni, tra cui “Gruppo Insieme”, “Uomo Mondo”, “I Care”, Fondazione “Migrantes” e Coordinamento Fratelli d’Italia.
Le richieste d’intervento vengono gestite, quando possibile, con il coinvolgimento dei rappresentanti delle comunità degli immigrati interessate. Per motivi di privacy i nomi delle persone assistite sono indicate solo con le iniziali.

M.B.

Dopo un grave incidente stradale perde il lavoro e non riesce più ad inserirsi a causa di una forte riduzione della vista e dell’udito.
Perde anche la casa, dorme all’aperto e si dà al bere. Viene sostenuto con l’appoggio dell’USSL di TV e con un ricovero ospedaliero.
Per il recupero della sua situazione è stato organizzato il rimpatrio in Marocco con un modesto aiuto economico sufficiente al pagamento del viaggio ed all’avvio di una piccola attività.

M.O.

Dal lavoro alla strada: non riesce a trovare un alloggio e di conseguenza perde il lavoro in continuazione perché ai primi freddi si ammala.
Decide di ritornare in patria, ma non ha neanche i soldi per il biglietto.

F.F.

A Treviso si ammala di sclerosi multipla. Al suo arrivo era in buona salute. I medici del reparto di neurologia consigliano il suo rientro in Marocco perché la permanenza in un clima inadatto pregiudica ulteriormente il suo stato di salute. Si ritrova da sola con due bambini ai quali non è in grado di badare e mancano i soldi per ritornare a casa.
E’ stato sufficiente l’aiuto economico per l’acquisto del biglietto aereo per lei ed i due figli.

L.N.

A Proveniente da Casablanca, dove ha lasciato moglie e 5 figli, ha avuto grosse difficoltà ad inserirsi ed a trovare lavoro anche perché non riusciva ad imparare la lingua. Ha accettato la soluzione di rientrare in Marocco con un modesto contributo economico, che gli è stato fatto avere mensilmente per circa un anno.
Questa assistenza gli ha permesso di sopravvivere con la famiglia, lo ha motivato positivamente e gli ha consentito di trovare un lavoro stabile nella sua città..