VA NEL QUARN ERO IL PALPITO...
Va nel Quarnero il palpito
del nostro petto ardente,
e da Venezia vigile
scruta il Leone fremente
Gridan da Fiume indomita
O morte o libertà!
O Fiume, che da secoli
guardi al tuo mare e speri,
madre di cento martiri
tutti sublimi e austeri
non torneran, no, i vincoli
d'infame schiavitù.
Sulla tua torre veneta
garrisce il tricolore;
egli è per tutti un monito
d'italico valore,
e fiaccherà, terribile,
dei barbari il furor.
E verso il mare dalmata,
verso Ragusa bella,
manda d'amore un fremito,
annuncia la novella:
La madre Italia vindice
vi giura libertà!
(1920)
Autore ignoto