Elenco dei legionari di Ronchi

Questa pagina non viene piu' aggiornata dal gennaio 2002, perche' l'argomento, sostanzioso, verra' continuato su un sito specifico, con il materiale raccolto da un appassionato, piu' in grado di me di rispondere alle vostre domande.

La conclusione alla quale sono giunto e' comunque che, nei libri pubblicati si trova sempre il solito elenco dei partecipanti al Natale di sangue, che rappresenta probabilmente la meta' dei Legionari, piu' riferimenti sparsi.
In attesa di accedere, come stiamo tentando e se mai ci riusciremo, all'archivio specifico, la migliore fonte di informazione sono i visitatori stessi, che hanno ricordi o documenti relativi a lontani parenti. Si potrebbero quindi raccogliere in modo sistematico in elenco queste segnalazioni: lancio questa idea sperando in un volontario, perche' il tempo mi manca.

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Perchè questa pagina? Per cercare di identificare tutti i legionari che partirono da Ronchi il 12 settembre 1919, e quelli che si aggiunsero fino alla partenza da Fiume il 31.12.1920, e per rispondere a questa e altre domande dei visitatori di questo sito.

La situazione era dinamica, perchè durante questi 15 mesi, alcuni arrivarono, alcuni partirono, altri morirono.

Poi, quando si scrive che quasi tutta una brigata si aggregò, come furono considerati ufficialmente gli altri?

0) LA PARTENZA DEI GRANATIERI DA FIUME

I granatieri di Sardegna, che il 17 novembre avevano liberato la città dalle truppe croate e serbe, ... avevano avuto l'ordine di partire (Susmel, pag 334).
L'incontro di 30.000 italiani di Fiume ... fu un delirio.
La sera del 24 agosto, la Giovane Italia aveva convocato una grande adunata di popolo ...
Alle 3 cominciarono i segnali di adunata ...
Nell'oscurità torcie e bandiere venivano attorniate dalla folla ...
Dai quartieri popolari giungevano sciami di operai e operaie, tanto che alle 4 di mattina un formidabile corteo era pronto ...
Lungo il percorso, mentre la folla procedeva cantando, si spalancavano finestre, e fiori erano lanciati sul corteo ...
La muraglia umana fu spezzata dai carriaggi in corsa ...
... entrarono i primi plotoni della Brigata Regina che fu accolta da un delirio di applausi ...
I granatieri, allontanandosi da Fiume, cantavano:
Il venticinque agosto e' successa una porcheria
i baldi granatieri da Fiume andaron via
Don don don
al suon del campanon


1) LA PARTENZA

Non tutti poterono partire, ma tutti cercarono di raggiungere Fiume (Susmel, pag 389). Nella macchina del Comandante presero posto Rejna, Italo Rossignoli, Basso, preceduta di mezz'ora dalla staffetta del capitano Sovera, il tenente Rusconi, e il tenente Beltrami.
Venti ufficiali e duecento venti uomini di truppa iniziavano la marcia, precisamente11 ufficiali e 133 soldati da Ronchi, 9 ufficiali e 87 soldati da Monfalcone.
Tutti granatieri, ma non tutti ebbero la fortuna di toccare la meta. Erano 153 gli uomini di truppa che poterono seguire D'Annunzio fino a Fiume, e precisamente 103 del primo battaglione (29 della 1a compagnia, 38 della 2a, 13 della 3a, 23 della 874a compagnia mitragliatrici) 20 del 3o battaglione (10 della 9a compagnia, 3 della 760a compagnia mitr., 7 del 3o reparto zappatori) e 31 della compagnia S.M.

Partirono con d'Annunzio i seguenti ufficiali: maggiore Carlo Rejna, capitani Paolo Dragone, Leonida Lupini, Ferdinando Nicolj, Giuseppe Sovera, Alberto Vinai, tenenti Ermanno Brunelli, Sabatino Cola, Angelo Ferrari, Riccardo Frassetto, Ugo Pigazzi, Vittorio Rusconi, Enrico Tonini, sottotenenti Attilio Adami, Enrico Bricchetti, Rodolfo Cianchetti, Lamberto Ciatti, Claudio Grandjacquet, Narciso Loschi, Vittorio Radice, Nicola Ramondini e Amedeo alocchi. Non partirono il tenente medico Cannone (non sentì di associarsi all'impresa) il tenente Damora, il tenente Mussi, ed il sottotenente Meoni, perchè assenti.

Il 202 (Sesia) era di stanza a Fiume. Le notizie del previsto arrivo di D'Annunzio a Fiume, elettrizzarono gli ufficiali degli arditi e della Sesia - il primo battaglione del 202o reggimento della brigata Sesia - giunta l'11 settembre a mattuglie perchè contagiata di fiumanesimo. Gli ufficiali della Sesia erano indignatissimi e dichiararono che avrebbero partecipato all'impresa e sarebbero ridiscesi a Fiume. Difatti si unirono a d'Annunzio otto ufficiali e duecentocinquanta uomini di truppa della Sesia (pag 418).
Erano le due di notte. Le carrette-mitragliatrici della brigata Sesia stavano allineate sulla strada, il reggimento era pronto per partire dall'accampamento, erano lì quasi tutti gli ufficiali della Sesia, col plotone arditi al comando del tenente Moroni di Fiume.
D'Annunzio fu avvertito di passare da Mattuglie, dove incontrò l'ottavo reparto d'assalto, che lo attendeva coi fanti della Sesia, pronti a far causa comune coi ribelli e a battersi per Fiume.
I nove mesi della loro permanenza aFiume le avevano affezionate alla città. Il 16 agosto il 202o fanteria aveva lasciato Fiume e si era attendato a Mattuglie (pag 432); ma i contatti con la città non si era no allentati. Il comandante Calosci di Firenze, comandante della terza compagnia, aveva saputo tenere accesa la fiamma della fede tra gli ufficiali della Sesia, ai quali la sera dell'11 settembre fu comunicata la notizia del ritorno dei granatieri con d'Annunzio.
Quando si diffuse la notizia dell'arrivo degli autocarri con d'Annunzio, il primo battaglione della Sesia, si unì ai disertori di Ronchi. Il colonnello cercò di inmpedire la marcia dei suoi fanti verso Fiume, ma Calosci adunò in fretta la sua compagnia, e partì insieme col reparto arditi del reggimento al comando del tenente Moroni.
Tutto il primo battaglione, tranne la compagnia mitragliatrici, si mise sui passi della terza compagnia, in marcia verso Fiume. Anche la terza compagnia, seguita dal reparto arditi, e dalla prima compagnia, riuscì ad entrare in Fiume. Solo la seconda compagnia, ostacolata nella sua marcia dal 201o fanteria, comandato a guardare lo sbarramento di Cavagrande, fu costretta a far ritorno a Mattuglie.
Si unirono così ai legionari il primo e il secondo battaglione del 202o, con lo stato maggiore del reggimento e la bandiera.

Ingresso in città alle 11.45 .

Da Ferdinando Gerra, pag 88:
dall'elenco di Mario Botter, allora sottufficiale dei granatieri, copia fedele di quello inviato il 17 settembre al Comandante, la notte sul 12 settembre, partirono da Ronchi quasi al completo la 1a, 2a, 3a Compagnia, e la 874a Compagnia Mitraglieri, che formavano il 1o battaglione del 2o Reggimento Granatieri di sardegna, e parte del Gruppo Mitraglieri di Brigata, e da Monfalcone il reparto Arditi del 2o Reggimento al completo, e una cinquantina di uomini della 9a Compagnia dello stesso reggimento.
I granatieri della colonna che entrarono in Fiume furono precisamente 164 e 21 ufficiali, piu' il capitano Sovera che erano di collegamento (numero complessivo 186).
Il numero sale a 208, e figurano in un foglio inviato al Comandante il 4 ottobre 1919, 1 ufficialie e 11 uomini del 1o Reggimento Granatieri che erano rimasti a Fiume, e altri 10 uomini di varie compagnie,che dimessi dall'ospedale o rientrati dalla licenza, fecero causa comune col battaglione comandato dal maggiore Reina.

da Colseschi, pag 33:
Durante tutto il giorno della Grande Entrata e fino a notte alta, continuò l'affluire incessante, senza tregua, delle truppe liberatrici.
Ecco i mirabili arditi, le leggendarie Fiamme nere del VIII Reparto d'assalto, al completo, alcune compagnie del 22o reparto, il primo Battaglione del 202o Fanteria (Brigata Sesia) al completo. Ecco i baldi ciclisti del 8o Reggimento Bersaglieri, un Battaglione del 73o Regg. Fanteria (Brigata Lombardia) e poi l'Artiglieria (una batteria del 7o Reggimento da Montagna).

2) LA MEDAGLIA

Nel proclama "qui rimarremo ottimamente",pubblicato sulla Vedetta d'Italia del 17 settembre, D'Annunzio dice ... intanto mi propongo di istituire una medaglia commemorativa di bronzo, il cui segno sarà distribuito a tutti sul campo, nella ricorrenza del 20 settembre prossimo ... (pag 109).
... Ogni soldato ricevendola dovrà rinnovare il giuramento.

3) LA REGGENZA DEL CARNARO

Poi altri arrivaronon da tutta Italia e altri partirono.

4) IL NATALE DI SANGUE

Nel libro di Corrado Zoli. Le giornate di Fiume. Zanichelli, Bologna. 1921 c'e' l'elenco dei legionari di Ronchi, di Fiume , di Zara, in quel triste periodo, con i feriti e i morti.

5) I CADUTI


22 legionari

Tenente Asso Mario, Battaglione Ufficiali
Tenente Caviglia Carlo Arturo, R. Genio
Tenente Conci Italo, Legione Fiumana
S. Magg. Crosara Giovanni, I Squadr. Autoblinde
Sergente Pomarici Aldo, Comp. d'Annunzio
Sergente Troia Gaetano, I Squadr. Autoblinde
Sergente Delli Carri Nicola, I Squadr. Autoblinde
Sergente Gottardo Antonio, Granatieri
sergente Cattaneo G. Giovanni, Bers. Ciclisti
Sergente Del Baldo Arturo, Autoparco
Sergente Spaccapeli Santo, Comp. d'Annunzio
Caporale Macchi Lorenzo, Comp. d'Annunzio
Soldato Annibali Luigi, Bers. Ciclisti
Soldato Spessa Benvenuto, Comp. d'Annunzio
Soldato Baleani Lanfranco, 8. Reparto d'assalto
Soldato Francucci Federico, I Squadr. Autoblinde
Soldato Braga Giuseppe, Piemonte Reale
Soldato Groppi Primo, 8. Reparto d'Assalto
Soldato De Mei Mario, 8. Rep. d'Assalto
Soldato Pileggi Arturo, Brigata Regina
Soldato Colombo Giovanni, Bers. Ciclisti
Marinaio Rolfini Desiderato, Cacc. Espero

6) CONTINUAZIONE

Si formò poi l'associazione legionari, con una sua pubblicazione. "Federazione nazionale dei Legionari Fiumani", con sede a Milano, Galleria De Cristoforis 58

7) UN ESEMPIO, Martino Luigi, legionario di Ronchi

Dal suo Stato di Servizio, interamente riscritto il 6 aprile 1954.

Classe 1899, all'epoca Sottotenente (arrivato a Comandante di Reggimento nel 1953):
15 Giunto in zona di Armistizio sulla fronte italiana 19 marzo 1919
16 Trasferito al 202o Regg. Fanteria 19 marzo 1919
17 Comandato a prestare servizio presso la 30 Comp. Auton. della R. Guardia di Finanza 19 aprile 1919
18 Partito dalla zona di armistizio 17 luglio 1920
19 Rientrato al deposito 23o Regg. Fant. 17 luglio 1920

6 Ammesso ai benefici economici della legge 18.6.922 n. 828 modificata col R.D.L. n. 1925 del 15.10.1925, per i periodi di tempo dal 19.3.1919 al 17.7.1920 per avere fatto parte del 202o Regg. Fant. dislocato a Fiume

Incarichi disimpegnati: Comandante di Plotone 202o Regg. Fant. dal 19 marzo 1919 al 16 luglio 1920

Molto ermetico: commenti:
non compare la menzione disertore, ovviamente, essendo sul posto, quelli del 202o non potevano essere considerati disertori, come gli altri che in Italia hanno abbandonato il reparto per andare a Fiume. Nel cosiddetto "Modus vivendi" c'era poi una clausola che eliminava conseguenze penali.

Perchè la patenza il 17 luglio?
Un grave fatto il 6 maggio 1920, i Carabinieri, al comando del capitano Vadala' , mandano un ultimatum a d'Annunzio con scadenza mezz'ora, e decidono di lasciare Fiume.
"... nel corso della mattinata, anche un reparto della brigata Firenze col comandante Vinci, QUALCHE SOLDATO DELLA SESIA, ed alcuni ufficiali si univano ai carabinieri, formando un gruppo di circa trecento uomini armati e pericolosamente eccitati ... " risultato 5 feriti gravi.
Il 16 luglio 1920 (vigilia della partenza di Luigi Martino) con decreto del Comandante e udito il parere della Commissione di Polizia, veniva istituita in Fiume una "vigilanza speciale" per le persone politicamente sospette, con norme restrittive alla loro circolazione in citta'; e la proibizione di allontanarsi da Fiume senza permesso speciale del comando.
Bisognerebbe capire se TUTTO il 202 e' stato trasferito (e se dipendeva tutto o in parte dall'Italia o da d'Annuzio)

Conclusione: come si fa a capire da quanto sopra se Luigi Martino è stato Legionario di Ronchi, o invece faceva parte di quelli del 202o che non si sono aggregati? Non si capisce.

Ma su Storia Illustrata del settembre 1969, c'e' una foto del palco delle autorita' durante la sfilata, con lui in basso a sinistra.

8) CONCLUSIONI

Mi sembra praticamente impossibile rispondere a chi cerca un nominativo di un suo parente tra i legionari, se non presente negli elenchi stampati sui libri. Solo chi scrive puo' sapere se tra i ricordi ha la medaglia, e soprattutto il diploma (numerato), e cosa compare sullo stato di servizio.

8.1 Esempio di diploma a nome Primo Riera. Alconi numerati, altri no.

8.2 Esempio di dichiarazione , a nome Superina Renato, dell'Associazione Nazionale Combattenti, che attesta " ha prestato ininterrotto servizio nelle disciolte Milizie Legionarie Fiumane .... Battaglione .... dal .... al ... " .

Qualcuno mi puo' aiutare? sia per riscontri per Luigi Martino, sia per indicazioni su modi alternativi di procedere, grazie.

Un appello: Enrico Maiova, della Polizia dell'Aereoporto di Ronchi dei Legionari, ricerca un Diploma originale da esporre nella bacheca dell'aereoporto, a ricordo e istruzione dei viaggiatori. Aiutatelo.