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Ho
conosciuto Giuseppe Barberio nel periodo dei mio ministero episcopale a
Crotone.
Mi
aveva colpito di lui l'estasi poetica nella contemplazione della natura,
dell'amore umano, nella vibrazione dei sentimenti puri, molti dei quali
tipici della nostra cultura calabrese, ricca di sapienza e di pathos
umano e cristiano.
Mi
è stato, ora, inviato per una presentazione un nuovo libro di poesie:
Le parabole in versi.
L'ho
letto con particolare gusto ed ammirazione. Inizialmente mi sono posto
la domanda se è possibile poetizzare sulle parabole che in sé sono
poesia, cioè linguaggio trasfigurato delle realtà, nella luce di Dio e
nel segreto dei cuori.
Ho,
però, risposto a me che la vera poesia è sempre generatrice di
elevazioni. Le parabole sono quindi come acqua fresca; accostarla,
tuttavia, mentre disseta non dissecca la sorgente.
L'uomo
è un continuo assetato. Così accostare la freschezza delle parabole
non aggiunge nulla ad esse ma è dissetante per le nostre arsure.
Giuseppe
Barberio con animo lineare, contemplativo poetizza sulla poesia delle
parabole evangeliche.
Sono
venuti fuori dei quadretti esplicativi e contemplativi molto
interessanti sul più alto parlare di Gesù, che è stato quello per
parabole. Auguro ai lettori un sussulto di vita ed una ossigenazione dell'anima.
Giuseppe
Agostino Arcivescovo
Metropolita di Cosenza-Bisignano |
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Il
linguaggio delle Parabole, l'insegnamento caratteristico di Gesù,
rappresenta certamente il mezzo più efficace perché si risanino anche
coloro che hanno il cuore indurito; perché si possano salvare anche
coloro che «pur vedendo non vedono e pur udendo non odono e non
comprendono» (Mt 13,13).
Un
linguaggio semplice, destinato ad adempiere la profezia di Isaia (6,
10), tutto teso a risanare coloro che «son diventati duri di orecchi e
hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con
gli orecchi e non intendere con il cuore».
Anche
per questo, il linguaggio delle parabole, intrinsecamente accattivante e
coinvolgente, da sempre attrae il lettore del Nuovo Testamento e
facilita l'opera evangelizzatrice degli Apostoli di tutti i tempi.
Come
uomo di scuola, impegnato da anni nella pratica educativa e formativa
delle nuove generazioni, ho avuto modo di sperimentare il valore del
verso poetico, per musicalità, accenti, ritmi ed assonanze ai fini
della facilitazione di tutti gli apprendimenti e, specialmente, della
loro ritenzione, prima e, poi, del loro necessario consolidamento.
Da
questa convinzione ha preso il via il tentativo, intrapreso con la
composizione del presente volume di poesie, di trasporre in versi il
testo evangelico di alcune Parabole di Gesù, con l'intento dichiarato
di fornire a quanti operano nel campo della formazione, genitori,
catechisti, docenti, educatori, figli ed alunni, un modesto contributo
utilizzabile nella pratica di insegnamento / apprendimento, nell'ambito
della formazione religiosa.
Nel
comporre i testi, ho cercato di restare sempre fedele ai concetti e, per
quanto possibile anche ai vocaboli, nel testo evangelico originale al
quale si raccomanda, comunque, il costante riferimento.
Vorrà
l'Altissimo essere misericordioso per gli inevitabili errori ed
assicurare, comunque, la Sua Santa Benedizione che imploro, anche,
attraverso il generoso pensiero orante del benevolo lettore. |
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