Il medico di famiglia o medico di fiducia o medico di
medicina generale o di base, è la persona scelta
da ciascun cittadino per garantirsi l’assistenza
nell’intervento sanitario di primo livello,
intendendo per tale quello all’esterno
dell’ospedale. A differenza dello specialista, il
medico di fiducia cura la salute dei suoi
pazienti nel complesso, conosce ed educa i suoi
assistiti alla salute.
La scelta del medico di fiducia richiede che il
cittadino si rechi presso l’ASL di residenza con
la sua tessera sanitaria e individui il
nominativo in una lista di medici di zona
disponibili. Ciascun medico di fiducia può
prendere in carico al massimo 1.500 assistiti, ad
eccezione di quelli che, prima dell’entrata in
vigore della legge che stabiliva un tetto
massimo, disponevano di un numero di scelte più
ampio e di quelli professionalmente più anziani.
E’ possibile che il congiunto di un paziente già
in carico ad un medico di fiducia possa
effettuare la sua scelta a vantaggio dello stesso
medico derogando al tetto massimo.
Inoltre l’Azienda sanitaria, sentito il parere di
un apposito comitato, può autorizzare la scelta
di un medico di famiglia non appartenente alla
ASL di residenza.
La scelta del medico di fiducia per i cittadini
non residenti ha validità variabile da un minimo
di tre mesi fino ad un massimo di un anno ed è
prorogabile. Per i cittadini residenti ha
validità di un anno ed è automaticamente
rinnovata alla scadenza se non intervengono
variazioni.
Chi decide di cambiare il suo medico di famiglia
deve comunicarlo alla ASL di residenza, esibire
la sua vecchia tessera sanitaria e procedere alla
scelta di un altro medico. D’altro canto il
medico di fiducia, in caso di motivi gravi ed
accertati come ad esempio l’impossibilità a
fornire assistenza, può rifiutare la scelta di un
cittadino comunicando la sua decisione alla ASL
di appartenenza. |