Nella parte interna del campanile di Santa Maria extra moenia c'è una lapide calcarea di circa cm 60 per 55, di forma rettangolare perché ritagliata di pochi cm nel lato sinistro di chi legge. E' incastrata nel muro con la scrittura capovolta, la quale è una bella capitale epigrafica, scolpita a rilievo e dalle forme regolari, ma leggermente rimpiccolite negli ultimi due righi.

Trascrizione diplomatica

DIS MANIBUS

1  T(itus) FLAVIUS. AUG(ustus). L(ibertus?).

2  CLYMENUS. SIBI.ET

3  ANTISTIAE.EROTICE

4  CONIUGI. BENEME

5  RITAE. POSTERISQUE

6  SUORUM. FECIT.

Trascrizione critica

Dis Manibus

1  Titus Flavius Augustus libertus (?)

2  Clymenus sibi et

3  Antistiae Erotice

4  coniugi beneme =

5  titae posterisque

6  suorum fecit.

Traduzione italiana

Tito Flavio Augusto libert (?)* Climeno, fece ( sottinteso: questo sepolcro) per sé, per la sua benemerita sposa Antistia Erotica e per i loro discendenti **.

 NOTA BENE

* Supposta esatta la lettura di L. in libertus, bisognerebbe concludere che Climeno era un liberto (= schiavo reso libero) dell'imperatore Tito Flavio (Vespasiano), del quale per riconoscenza aveva preso il nome aggiungendolo al suo. Ma questa è un'ipotesi da verificare.

** Alla lettera il testo "posterisque suorum" dice:" e per i suoi"; mentre la formula ordinaria è " posterisque suis", cioè " e per i suoi posteri" o " discendenti". L'uso del genitivo "suorum" forse vuole precisare che la tomba è destinata anche ai discendenti extraconiugali di ambedue i coniugi.