La chiesa di S. Maria extra moenia sorge fuori dal paese accanto all'attuale Salaria. Fu eretta nell'alto medioevo, sulle vestigia di un tempio pagano dedicato alla dea Diana. Avanzi di scultura carolingia, murati ed erratici nella chiesa, confermano che un edificio di culto già esisteva nel IX secolo. Nell'ottocento la facciata venne, secondo le parole di Bindi, "barbaramente rinnovata". L'edificio presenta una facciata a capanna semplice, addossata a sinistra del campanile. Nei lavori del 1950 fu inserito nella muratura un portale del XIII secolo, di provenienza sconosciuta, molto restaurato. Solo alcune parti di esso, infatti, sono antiche e tra queste l'architrave scolpito con tralci di vite, al centro del quale compare l'Agnus Dei ( l'antico portale di S. Maria può essere ammirato nella chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta a piazza del Popolo ). All'interno la navata di sinistra è separata dalla centrale dal succedersi di un pilastro e di tre colonne sormontate da semplici e rozze cornici. La navata di destra invece è aperta verso la centrale da due vasti arconi e da una piccola porta ricavati in una parete continua.L'abside, bucata da tre strette monofore, conserva nel catino ed in tre registri sovrapposti, alcuni brani di interessanti affreschi di varie epoche. Nel catino, in una mandorla sorretta da angeli, è dipinto il Cristo benedicente in gloria ( XV sec. ). Nei due registri sono visibili affreschi della seconda metà dell'XI secolo. Nello spazio tra le monofore, si scorgono due teorie di Santi convergenti verso il centro. Più in basso, in sei clipei, sono rappresentati i Santi Vescovi. Infine compaiono nel registro inferiore, di epoca imprecisata il toro ed i pesci. Affreschi del XIV secolo sono visibili anche sulla testata della navata di destra. Si possono osservare inoltre numerosi pezzi scultorei murati in varie parti dell' edificio: nel gradino di accesso al campanile, come architrave e come soglia della porticina che si apre verso l'esterno della navata di sinistra, ed infine nel parato murario esterno dell'abside. Il campanile, nel quale si succedono verso l'alto monofore, bifore e trifore, mostra tracce evidenti di restauri. Le monofore del primo livello furono ben presto richiuse, come attestano alcuni brani di affresco del XIII sec., dipinti sulla muratura di tamponamento.