CONSIDERAZIONI E RIFLESSIONI PERSONALI SULLA RIORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEI CORSI DI LAUREA IN INGEGNERIA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLI DEL SETTORE DELL'INFORMAZIONE.


Prof. Ing. Giovanni CELENTANO

Bozza
 

PREMESSA


In genere una persona che lavora o che ha poco tempo libero sperpera o fa sperperare meno ricchezza (in merito basta tenere presente che il traffico è prodotto in buona parte da chi non lavora ecc...).

Pertanto se una persona non occupata lavorativamente venisse utilizzata per produrre ricchezza (un bene o servizio la cui utilità dura almeno fino al giorno dopo) se ne ricaverebbe un doppio beneficio (diretto ed indiretto).

Considerato ciò, sarebbe veramente vergognoso, un'offesa all'intelligenza umana, se non si riuscisse a creare nuovo lavoro al Sud, in Italia, in Europa ed in ogni altra parte del mondo, se non si riuscisse a far lavorare tutti, anche se di meno, qualora si ritenesse che ormai si ha tutto e che tutte le f rontiere scientifiche e tecnologiche siano state raggiunte.

In questo periodo storico si stanno attuando grandi e complessi cambiamenti per ottenere questi risultati.

Data la grande rilevanza di tali cambiamenti ritengo che chiunque abbia maturato esperienze in merito, in particolare nel campo del lavoro e della formazione, abbia il dovere di comunicarle a chi deve attuare questi cambiamenti.

Guardando la televisione, leggendo i giornali, partecipando ai vari discorsi dei docenti della nostra Facoltà, pensando alla mia esperienza di studente, insegnando per molti anni una materia di base a numerosissimi allievi e registrando la preparazione con cui arrivano al terzo anno, ecc., ritengo di aver acquisito notevole esperienza in merito (*) e pertanto mi sono sempre più convinto dell'opportunità di fare alcune considerazioni per iscritto, nella speranza che possano essere meglio valutate da chi è parte attiva di questi cambiamenti.

I riferimenti ad episodi ed esperienze della mia vita da studente servono solo a far riflettere come uno studente, figlio di genitori con scarsa cultura (mio padre fu contadino, carabiniere, guardia giurata, falegname; mia madre, con 11 figli, contadina, casalinga, salumiera), che ha vissuto gran parte della sua vita in un paesino in cui ancora oggi si parla solo il dialetto, che impiegava diverse ore per raggiungere la scuola e l'università, che ha un grave difetto alla vista, abbia ottenuto ottimi risultati scolastici (all'Università il doppio primato per media e tempo).

Deve far riflettere anche il fatto che uno studente iscritto ad Ingegneria riesce più difficilmente a rimanere in corso rispetto ad un altro, pressocchè equivalente, iscritto a Medicina (ove ritengo che l'organizzazione della didattica sia migliore).
 

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