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Comitato Migliaretto Verde 

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·        L’aeroporto di Mantova esiste dal 1910 come “campo d’aviazione”.

 

 

(Gazzetta di Mantova del maggio 1910)

 

 

 

 

·        Nel 1927 un decreto istituisce l’obbligo per tutte le province italiane di disporre e tutelare un aeroporto. Tale disposizione è legge vigente dello Stato Italiano.

·        Nel 1972 l’aeroporto è dimesso dall’Aeronautica Militare insieme ad altri 18 scali minori.

·        Nello stesso anno viene creato a Mantova un Consorzio di Enti pubblici locali per la salvaguardia e il potenziamento dell’aeroporto (Consorzio Vaschi).

·        Nel 1976 l’Aero Club locale viene posto in liquidazione.

·        Nello stesso anno l’attività aeroportuale viene sospesa con un Notam per mancanza di servizio antincendio. Tale Notam costituisce l’unico documento formale di chiusura, che pertanto deve ritenersi tuttora “temporanea”.

·        Nel 1982 il sedime viene acquisito dal Demanio del Ministero dei Trasporti (Direzione Generale Aviazione Civile) e assume la qualifica di “aeroporto civile statale”.

·        Nel 1983 il Comune di Mantova svolge sull’area alcuni importanti manufatti (fognatura parzialmente in rilevato lunga 1200 metri; metanodotto e acquedotto). L’esecuzione di tali opere non risulta essere assistita dalle necessarie autorizzazioni amministrative del Demanio proprietario. (vedi archivio)

·     Nel 1989, al termine di un lungo iter per l’approvazione del progetto esecutivo, la Direzione Generale Aviazione Civile (ing. Quaranta) sottoscrive la convenzione con il Consorzio degli Enti locali per l’esecuzione di un primo lotto di lavori.

·      Attraverso varie vicissitudini e alternanze politiche locali, nel 1993 il Vaschi evolve in società di capitale (ex-legge 537). Su incarico della Direzione Generale Aviazione Civile la neonata Società Aeroporto Tazio Nuvolari s.r.l. esegue i lavori di recupero, bonifica, spianamento e recinzione del sedime (ormai degradato e ridotto alle condizioni di una discarica a cielo aperto).

·  Il Comune di Mantova si oppone ai lavori di pulizia e bonifica, denunciando reiteratamente (quattro volte) la Nuvolari per mancanza di “licenza edilizia”. Il TAR accoglie pienamente il ricorso congiunto della società e dell’Avvocatura dello Stato (in rappresentanza della Direzione Generale Aviazione Civile e del Ministero delle Finanze)

·       Nel 1996 il Comune di Mantova si dichiara contrario alla riapertura dell’aeroporto e chiede al Ministro dei Trasporti la disponibilità del sedime per adibirlo ad altri usi non meglio definiti.

·        Una commissione di quattro ispettori di Civilavia (tre tecnici e un amministrativo) si reca in missione a Mantova per due giorni e dichiara l’aeroporto idoneo a operazioni con mezzi ad ala fissa e rotante.

·        Nel giugno 1996 la Nuvolari organizza al Migliaretto il primi “Raduno Internazionale di Mongolfiere Città di Mantova”. Una tre giorni con un grande successo di pubblico (oltre 10.000 persone) e centinaia di addetti ai lavori che hanno alloggiato a Mantova.

 

·  Intanto presso il vicino Ospedale vengono compiute operazioni di trasporto interospedaliero anche notturno con elicotteri (disciplinare TPP). La piazzola, che all’uopo viene illuminata con i fari delle auto, risulta essere abusiva.

·     In seguito a un'ispezione, Civilavia stila un rapporto in cui viene denunciata la pericolosità dell’elisuperficie ospedaliera (vedi archivio) e raccomanda l’uso del vicino aeroporto in piena sicurezza, riconoscendolo idoneo all’impiego anche notturno degli elicotteri (previa adeguata dotazione di piazzola illuminata).

·        Sempre nel 1996 la Regione Lombardia con propria deliberazione boccia la variante al PRG del Comune di Mantova, inserendo l’aeroporto nel Piano Regionale dei Trasporti e attribuendo al sedime un’importanza strategica ai fini della Protezione Civile. La città è infatti a elevatissimo rischio idrogeologico (5° grado su scala di 6) e chimico (6 su 6).

·    Indipendentemente dal parere della Regione, nel 1997 il Ministro dei Trasporti Burlando, sollecitato dal Sindaco di Mantova, crea una Commissione per definire il destino dell’area. Al termine dei lavori, tale commissione, formata anche da rappresentanti degli enti locali, dichiara che l’aeroporto di Mantova non è di “interesse per lo Stato”.

·  Nel 1998 il Ministro Burlando chiede al Ministero delle Finanze la formale sdemanializzazione del sedime (il documento è però fuori protocollo), con la contemporanea concessione al Comune di Mantova dell’uso immediato del sedime per scopi e attività diverse. La disposizione è palesemente in contrasto con l’iter previsto per la cessione di aree pubbliche. (vedi archivio)

·       I decolli e gli atterraggi degli elicotteri (tra i quali quello del Papa) vengono nel frattempo dirottati all’interno dello stadio calcistico e in altre strutture sportive all’interno della città, non essendo il capoluogo provvisto di altri siti idonei per l'atterraggio in sicurezza di elicotteri. (vedi archivio)

·        La Nuvolari denuncia reiteratamente la pericolosità di tali voli alla DCA di Linate e al funzionario locale del Ministero delle Finanze (senza alcuna risposta), unitamente alla presenza delle opere abusive all’interno del sedime e di un filare di piante in testata Sud entro la fascia di ripetto di tre metri confini prevista dal Codice Civile.

·        Il condotto fognario comunale di cui sopra, a causa dello sviluppo del citato filare di piante, tracima inondando parte del sedime e un vicino fondo floro-vivaistico, con grave inquinamento. Agli esposti presentati non fa seguito alcun provvedimento. Nel frattempo la nuova giunta provinciale dispone di mettere in liquidazione la Nuvolari (vedi archivio).

·        Nel settembre 1999 (durante un violento nubifragio) alcuni grossi alberi in testata Nord cadono danneggiando la recinzione. La denuncia del danno alla DCA e al funzionario territoriale del Ministero delle Finanze cade nel nulla.

·        Nel febbraio 2000 il Direttore Centrale del Ministero delle Finanze respinge la richiesta di sdemanializzazione del sedime, subordinandola alla cancellazione della qualifica di aeroporto statale. Parimenti respinge la richiesta di uso gratuito da parte del Comune ai sensi della legge sulla Contabilità dello Stato.

·    Sempre nel febbraio 2000, oltre cento pesanti autotreni danno luogo a un rodeo motoristico sull’aeroporto all'insegna della "giornata dell'ecologia" promossa dal Comune, creando vistosi danni alla pista. Si ignora chi abbia concesso di aprire i cancelli per consentire l’ingresso dei Tir. Gli enti preposti negano di aver formalmente autorizzato l'utilizzo del sedime aeroportuale.

 

·    Nel settembre 2004 la Provincia realizza una rotatoria sulla ex SS Cisa. Per realizzare l'opera viene occupata una fetta di aeroporto, Enac rilascia la concessione. Vengono abbattute 23 piante con il silenzio degli ambientalisti.