Comitato Migliaretto Verde 

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Il nostro manifesto culturale:

L'aeroplano accusa la città!

"Avevo una buona zia, che mi era cara e che rispettavo infinitamente, che diceva: "L'aeroplano, è tentare Dio!" Non importa, vi furono degli ostinati. E furono creati (persino) degli aerodromi. Certo, senza l'appoggio dell'autorità... Il pubblico era perfettamente indifferente. Non arrivava a capire che questo sarebbe stato un giorno qualcosa per lui. Le autorità credono ancora che l'aviazione possa entrare a far parte della nostra vita con una semplice giustapposizione, mettendosi tranquillamente in un angolo, quando di fatto fa esplodere tutto: i nostri costumi, le nostre leggi, la nostra economia... L'aeroplano instaura a livello supremo un nuovo stato di coscienza. In nome di questa moderna coscienza bisogna strappare le città alla loro infelicità... Noi desideriamo cambiare qualche cosa del mondo presente. Perchè la vista dall'alto ci ha reso visibile lo spettacolo delle nostre città e delle regioni che le circondano, e questo spettacolo è indegno. Lo sapevamo bene che le nostre città erano sprofondate nell'indegnità, nel disprezzo per gli uomini...

L'aeroplano accusa!

Accusa la città!

Accusa chi governa la città!

C'è una soglia di errore che non può più essere superata. C'è un momento nel quale bisogna rivoluzionare lo stato delle cose che hanno fatto sprofondare gli esseri umani e la società nel torpore, nella tristezza, nell'infelicità. La storia dell'aviazione, breve, rapida, e così vicina ci fa capire le ostilità delle quali siamo circondati, ci fornisce la certezza che presto le leggi stesse della vita ci daranno ragione. L'aeroplano scopre questo: che gli uomini hanno edificato città per degli altri uomini non per fare loro piacere, per soddisfarli, per renderli felici, ma per guadagnare denaro! Milioni di uomini, di donne, di bambini e di vecchi in quei luoghi addizionano lentamente i giorni della propria esistenza. L'aeroplano da parte sua scruta, fa in fretta, vede in fretta, non si stanca; di più, si immerge nella realtà crudele; con il suo occhio penetra la miseria delle città e, per coloro che non hanno il coraggio di andare in volo, ci sono fotografie... L'aeroplano ci porta al di sopra delle circostanze ordinarie. L'aeroplano ci ha fatto dono della vista a volo d'uccello. Quando l'occhio vede chiaramente, lo spirito decide limpidamente".

Le Corbusier

Parigi, 1935

 


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