DAI RUBINETTI UN’ACQUA DA BERE
LA RETE IDRICA LOCALE È TRA LE MIGLIORI IN LOMBARDIA
La conferma arriva nel convegno promosso dagli enti interessati alla gestione
del prezioso elemento.
L'acqua di Melegnano? È un'oligominerale di durezza moderata, con poco carbonato
di calcio e oltretutto neanche disinfettata con quelle immissioni di cloro che
fanno tanto “effetto piscina”. È questa una delle informazioni più chiare emerse
domenica nella giornata di “Riflessioni sull'acqua” promossa al castello mediceo
da alcuni nomi che con l’elemento più necessario alla vita hanno a che fare ogni
giorno.
TasmTutela ambientale Sud Milano, Melegnano Energia Ambiente,
Sudmilanese spa di Noverasco di Opera, assieme a palazzo Broletto, hanno
organizzato un denso pomeriggio per riflettere sull'universo dell'acqua nei suoi
tanti riflessi: partendo dalla dimensione globale, che spesso corrisponde alla
nota ma sempre irrisolta iniquità nelle risorse idriche fra nord e sud, al
contesto squisitamente locale, rappresentato dai problemi concreti targati
Melegnano. Uno di questi è appunto la domanda, tornata alla carica negli ultimi
mesi, se l'acqua che esce dai rubinetti in città e circola sottoterra sia buona
o cattiva, anche rispetto ad altre «acque del sindaco» della Lombardia e
altrove. Quesito tornato di attualità, perché ha attraversato gli scorsi mesi la
vicenda dell'acqua gialla al quartiere
Cipes viale Repubblica: nelle case della zona più esterna del comune più volte
gli inquilini, aprendo i rubinetti, hanno visto con grande sorpresa sgorgare un
liquido di colore giallastro, sicuro indice di un livello di ferro (in pratica
ruggine) fuori standard. Brutto a vedere ma assolutamente non tossico: questo è
già stato confermato e domenica si è ripercorsa ancora la vicenda.
Il tecnico di Mea Andrea Pasqualini ha ribadito che «il ferro circola perché la
torre centrale della rete idrica, quella di viale Lombardia, è stata fuori uso a
lungo causa manutenzione. Abbiamo dovuto regolare la pressione con piezometri
provvisori, ma in questo modo è inevitabile che le zone più lontane dai pozzi
ricevano acqua più interessata dai residui».
Comunque, il caso dell'acqua gialla sta per finire: «Da
giovedi scorso stiamo facendo prove per riattivare l'acquedotto di viale
Lombardia », ha informato il tecnico.
La tavola rotonda è stata occasione però anche per fare il check up all'acqua
Mea al di là delle proteste. In senso generale, l'acqua pubblica melegnanese ha
un valore di gradi francesi, cioè quelli che misurano il calcare, pari a 14, in
netta discesa rispetto al passato e ampiamente sotto la soglia della durezza.
Nella rete idrica locale, posata per il 63 per cento dal 1980 in avanti, non
circola cloro. L'acqua in pratica non ha bisogno di essere disinfettata; e
questo è indicatore di qualità anche in senso comparato rispetto al contesto
lombardo.
Insomma, imbottigliata, l'acqua dei rubinetti melegnanesi sarebbe a tutti gli
effetti un'ottima oligominerale.
(tratto da "il Cittadino" del 20 giugno 2006)