Verranno coinvolti 600 pazienti del circondario: la media locale è il doppio di quella regionale
Tumori alla vescica, via all’indagine
Obiettivo scoprire le cause della patologia più diffusa in città

Tumori alla vescica, indagini al via per gli abitanti del Melegnanese. Ad annunciarlo è Edoardo Bai, responsabile della medicina del lavoro dell’Asl: «Dopo il via libera da parte della regione - spiega Bai -, che ha approvato il nostro progetto, prossimamente partirà la campagna che coinvolgerà 600 cittadini tra Melegnano, San Giuliano e Cerro al Lambro affetti da tumore alla vescica». La vicenda risale ormai a più di un anno or sono, quando lo stesso Bai ha consegnato alla regione Lombardia tutta una serie di dati non certo confortanti: «Dal 2000 al 2006 - ha rivelato in quell’occasione il responsabile dell’Asl -, a Melegnano i casi di tumore alla vescica sono esattamente due volte e mezzo per gli uomini e una volta e mezza per le donne superiori alla media regionale». Come dire che per un caso di tumore a livello regionale, a Melegnano ce ne sono stati due e mezzo per gli uomini e una e mezzo per le donne. «Il doppio, insomma - ha ripreso Bai -, facendo la media tra i due sessi. A questo punto, si tratta di compiere un’indagine accurata per accertare l’esatta tipologia delle vittime. Per prima cosa - ha chiarito -, vogliamo capire se i malati lavoravano o comunque hanno avuto qualche contatto diretto con l’ex chimica Saronio». Vale a dire l’industria di Melegnano che sino a metà degli anni Sessanta produceva coloranti per tessuti, impiegando però senza alcuna misura di prevenzione e protezione le famigerate ammine aromatiche, all’origine di numerosi casi di tumore alla vescica accertati sino all’inizio degli anni Ottanta. Sta di fatto che, dopo la denuncia dell’Asl, a gennaio 2008 la regione Lombardia ha istituito una commissione tecnica d’indagine per scoprire le cause del tumore nell’area del Melegnanese. Composto dai tecnici del Pirellone, dell’Arpa, dell’Asl e dell’università di Milano, in questi giorni l’organismo ha dato il nulla osta al progetto dell’Asl, che a breve dovrebbe ottenere un finanziamento ad hoc. «A questo punto - fa sapere ora Bai -, partiremo con le interviste ai malati di tumore alla vescica, che tra il 2000 e il 2006 abbiamo individuato essere 600 tra Melegnano, San Giuliano e Cerro. Ad ogni modo - ecco la successiva precisazione -, nessuno di loro ha avuto contatti diretti con l’ex chimica Saronio». In altre parole, dunque, non si tratta di ex dipendenti dell’industria, che del resto ha chiuso i battenti ormai più di 40 anni fa. Bai spiega infine i propositi dell’indagine, che si propone di coinvolgere alcuni studenti di medicina dell’Università di Milano: «L’obiettivo è quello di tracciare un identikit completo dei malati. Mi riferisco ad esempio alla zona dove vivono, alle loro abitudini alimentari e al loro stile di vita. Perché - conclude - dobbiamo assolutamente trovare le ragioni di una patologia tanto diffusa nel Melegnanese».

(tratto da "il Cittadino" del 25 marzo 2009)