Un risultato che è stato raggiunto grazie alla campagna di screening avviata dall’Azienda sanitaria locale di Milano 2
Il cancro miete un po’ meno vittime
Le morti per tumore dal 2001 sono diminuite del sei per cento

I morti per tumori diminuiscono del 6 per cento. Questo grazie alla campagna di screening avviata dall’Asl di Milano 2. I malati del Sudmilano, insomma, secondo i medici dell’Asl, se si sottopongono agli esami gratuiti previsti dai loro programmi hanno una grossa possibilità di salvarsi. La campagna di prevenzione, partita nel 2001, si rivolge alla popolazione compresa tra i 50 e i 69 anni. «Nel 2008 si sono sottoposte all’esame oltre 20mila donne - spiega Margherita Assirati, responsabile del servizio di medicina preventiva nelle comunità -. Dal 2001 al 2007 sono state diagnosticate 589 neoplasie maligne, 110 delle quali nel 2007. Il 15 per cento di questi tumori vengono identificati come una forma “superficiale” inizialissima, che non si è ancora diffusa né localmente né a distanza. Un ulteriore 60 per cento dei tumori ha un diametro inferiore al centimetro e, complessivamente, l’83 per cento ha dimensioni inferiori a 2 centimentri Poiché oltre l’80 per cento dei tumori è risultato essere in uno stadio iniziale (non sono presenti metastasi nemmeno nei linfonodi ascellari), siamo di fronte a forme completamente guaribili attraverso gli abituali trattamenti chirurgici e medici attualmente disponibili. In effetti, la terapia chirurgica conservativa (asportazione di una porzione limitata di tessuto mammario, con minor impatto estetico e sulla qualità vita delle persone) è stata applicata in circa il 90 per cento dei casi».I dati epidemiologici raccolti nell’Asl di Melegnano, per il periodo 2002–2007, dimostrano che la mortalità generale per tumore della mammella (in tutte le classi d’età) risulta in lieve decremento (meno 2 per cento annuo). «Questa riduzione però - aggiunge Assirati - è molto più evidente nelle donne tra i 55-75 anni, cioè una fascia d’età che risente direttamente delle attività di screening. In questo sottogruppo, infatti, la riduzione percentuale annua è pari al 6,8 per cento. I motivi di questo importante risultato sono da ascrivere a tutte le componenti (preventive e terapeutiche) interagenti nella nostra Asl, nessuna esclusa, e costituiscono un fondamentale stimolo per la prosecuzione di tutti i programmi e le attività specifiche in atto».Lo screening effettuato dall’Asl ha messo in evidenza che la frequenza del tumore della mammella avanza con l’avanzare dell’età, fino a raggiungere l’8 per cento intorno ai 65 anni e oltre. «L’esecuzione gratuita della mammella - spiega la dottoressa - aumenta le possibilità di guarigione, le terapie chirurgiche sono più limitate, i risultati a lungo termine del trattamento sono migliori e si riduce la mortalità del 30 per cento».Alta anche l’adesione allo screening dei tumori del colon-retto effettuato tramite la ricerca di sangue occulto nelle feci. Nel 2007 hanno eseguito il test 22.580 persone. 1.200 sono risultate positive, cioè il 5,3 per cento. Tra queste persone 1.075 hanno proseguito il percorso diagnostico. 75 i tumori individuati, pari cioè al 7 per cento dei soggetti che si sono sottoposti a colonscopia. 340, cioè il 32 per cento, il numero dei polipi ad alto rischio, cioè con una elevata probabilità di trasformarsi in tumori, diagnosticati. 145, cioè il 13 per cento invece, le diagnosi di polipi a basso rischio. I casi rimanenti, cioè il 48 per cento sono risultati negativi. Il 56 per cento dei tumori si presentava ad uno stadio iniziale e quindi pienamente curabile e guaribile. «È da rilevare che - aggiunge Assirati -, in un’analoga casistica, ma in assenza di un programma di screening, solo il 20 per cento delle neoplasie si trova ad uno stadio iniziale, mentre il 51 per cento è diagnosticato in stadio avanzato, con metastasi in tutto l’organismo». Il tumore dell’intestino, che è secondo per incidenza in entrambi i sessi, origina, di regola, da un polipo intestinale, una formazione benigna che non dà alcun disturbo. La trasformazione del polipo in tumore maligno è molto lenta, va da 5 a 15 anni. «I risultati che si sono ottenuti con gli screening - aggiunge il medico - sono molto confortanti. L’incidenza dei tumori è in aumento in tutta Italia, ma se si fa diagnosi precoce la mortalità diminuisce».

(tratto da "il Cittadino" del 24 gennaio 2009)