Il titolare Alfonso, 70 anni, si è specializzato nel recupero delle mitiche auto americane degli Anni Cinquanta e Sessanta
Dove le Cadillac ritornano a rombare
Da 40 anni l’officina Mangiarotti fa rinascere i gioielli su quattro ruote

Cadillac e Lincoln: il sogno americano del secolo scorso rivive a Melegnano. Perché da ormai 40 anni la Mangiarotti auto, officina con sede in via Morandi lungo viale della Repubblica a Melegnano, è specializzata nella riparazione delle mitiche macchine americane degli Anni Cinquanta e Sessanta. Così, entrando in officina, capita di trovarsi di fronte a tutta una serie di Cadillac e Chevrolet, Mustang e Convertible, auto che a metà del Novecento hanno rappresentato il sogno americano di potenza e progresso. «Ho iniziato a lavorare a 13 anni come semplice meccanico in un’officina di Milano - racconta il pioniere Alfonso Mangiarotti, che oggi di anni ne ha 70 -, e sin da subito mi sono appassionato alle macchine americane di quegli anni. Del resto, il padrone dell’officina abitava a Como e dalla vicina Svizzera, dove erano molto diffuse, ogni giorno ne portava una diversa». Mangiarotti è rimasto orfano in tenera età, e così trascorreva gran parte della giornata in officina. «Così - scava il 70enne nei ricordi di un passato ormai lontano -, talvolta mi è capitato di mangiare e addirittura di dormire su una Cadillac, che era ormai diventata la mia seconda casa». Nel frattempo, la ditta milanese si specializza nella riparazione delle auto d’epoca, l’officina amplia notevolmente il proprio raggio d’azione e il giovane Mangiarotti scopre tutti i segreti del mestiere. Fino al 1968, quando decide di mettersi in proprio e approda nell’officina di Melegnano, che dunque quest’anno ha tagliato il traguardo del primo quarantennio di vita.«Le macchine americane in Italia hanno attraversato una crisi a metà degli anni Settanta - racconta ancora Mangiarotti -, ma noi abbiamo tenuto duro ed oggi siamo tra i leader del settore». Con il passare degli anni, il padre Alfonso ha trasmesso la passione ai figli Federico e Massimo, a cui ha insegnato i segreti di un’attività non proprio semplice: «Perché - chiarisce - non è certo la stessa cosa riparare il motore di una Cinquecento e quello di una Lincoln». Sta di fatto che una quindicina d’anni or sono Massimo e Federico hanno affiancato il padre in officina. «Abbiamo richieste da ogni parte del territorio - affermano i due figli -. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr), per esempio, siamo andati a recuperare una Plymouth a Lodi. Ma abbiamo clienti anche a Reggio Emilia e a Cremona, a Genova e a Brescia. Perché c’è ancora tanta gente che vuole rivivere il sogno americano del secolo scorso».E tra questi c’è sicuramente Alfonso Mangiarotti, che negli anni scorsi si è regalato una fiammante Cadillac 59. «Ci sono voluti diversi anni di riparazione - commenta orgoglioso -, ma ora è davvero un gioiello. D’altra parte, con quelle pinne posteriori tanto particolari quanto inconfondibili, la Cadillac ha rappresentato il simbolo per un’intera generazione. E poi - conclude con un pizzico di malinconia -, mi ricorda i tanti momenti felici vissuti in gioventù».

(tratto da "il Cittadino" del 30 ottobre 2008)