L’erede universale Edison per ora continua la battaglia legale, ma il comune intende realizzare la barriera idraulica
La bonifica dell’ex Saronio è a un passo
Il sindaco chiederà un finanziamento di 1,4 milioni di euro

«La bonifica dell’area ex Saronio non è mai stata così vicina». Ad annunciarlo è il sindaco di Melegnano Vito Bellomo: «Nei prossimi giorni - fa sapere Bellomo -, presenteremo al Pirellone una richiesta di finanziamento in via prioritaria di un milione e 400mila euro, che ci serviranno per progettare la messa in sicurezza dell’area ex Saronio nella periferia ovest di Melegnano». Vale a dire la zona dove sino a metà degli anni Sessanta era attiva la chimica Saronio, che impiegava ammine aromatiche e solventi senza alcuna misura di prevenzione nei confronti dello sviluppo di vapori e polveri tossici.
«In realtà - chiarisce il sindaco -, la messa in sicurezza dell’area compete alla Edison che, dopo tutta una serie di incorporazioni e fusioni, risulta erede universale di Saronio, ed in tale veste deve considerarsi soggetto obbligato alla bonifica dell’area. Sta di fatto che, nonostante una vertenza legale avviata dal nostro comune, la società per azioni milanese continua a fare orecchie da mercante». La Edison è infatti ricorsa al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che le imponeva la bonifica dell’area. Di qui la richiesta di palazzo Broletto al Pirellone, che peraltro in un recente consiglio regionale ha individuato nell’area ex Saronio uno tra i siti più inquinati a livello lombardo, e perciò bisognoso di una messa in sicurezza tanto urgente quanto rapida.

«Del resto - riprende Bellomo -, recentemente ho avuto un summit con l’assessore regionale Massimo Ponzoni, che mi ha assicurato la massima disponibilità del Pirellone. Resta inteso comunque che, qualora anche il Consiglio di Stato imponesse ad Edison la messa in sicurezza dell’area, il nostro comune potrà poi rivalersi sulla Spa». Il sindaco di Melegnano illustra quindi l’iter dell’operazione: «Il milione e 400mila euro ci consentirà di progettare la realizzazione della barriera idraulica, che avrebbe il compito di mettere in sicurezza la falda - spiega -. Dopodiché, partiremo con l’intervento vero e proprio stimato in circa 10 milioni di euro, che saranno garantiti sempre dalla regione Lombardia attraverso una serie di successivi finanziamenti».
Bellomo non nasconde la propria soddisfazione: «Perché per la prima volta siamo ad un passo dalla risoluzione di una vera e propria emergenza cittadina, che sin dal suo insediamento la mia giunta ha inserito tra le proprie priorità amministrative - afferma -. Perciò, devo ringraziare di cuore i miei consiglieri comunali, ma anche i tecnici dell’Asl e dell’Arpa, con i quali il rapporto è stato sempre improntato alla massima collaborazione. Non posso invece dire altrettanto delle opposizioni di centrosinistra - conclude gelido Bellomo - che, dopo non aver fatto nulla per oltre un decennio, si sono limitate a spargere dell’inutile allarmismo tra la popolazione».

(tratto da "il Cittadino" del 10 ottobre 2008)