Melegnano e Cerro escluse dalla lista di comuni dove verranno realizzati interventi per limitare rumori e vibrazioni
«Solo disagi qui con i treni super veloci»
Legambiente denuncia: «Nessuna opera per ridurre l’impatto Tav»

«Perché Melegnano e Cerro sono state escluse dalle opere di mitigazione della Tav?». A porre la domanda è il circolo Legambiente del Sudmilano, che nei giorni scorsi ha investito della questione il sindaco di Melegnano Vito Bellomo, quello di Cerro Dario Signorini e i vertici delle ferrovie. A partire dal prossimo dicembre, infatti, il Lodigiano e il Sudmilano dovrebbero vedere il passaggio di 479 treni al giorno (contro i 255 attuali) ad una velocità media di 250 chilometri orari. Un’ora esatta di percorrenza dal capoluogo emiliano a Melegnano, per intendersi, dove la Tav si innesterà sul tronco completato una ventina di anni or sono. Sta di fatto che nei giorni scorsi Italferr, Rete ferroviaria italiana e Tav, società collegate al gruppo ex Fs, hanno trasmesso a dieci comuni del Lodigiano e a due del Sudmilano, tutti compresi lungo il tracciato della Tav, una serie di “avvisi di pubblica utilità”, che informavano dell’imminente posizionamento di adeguate strutture per limitare le sorgenti acustiche. In altre parole, quindi, prossimamente a San Rocco al Porto, Fombio, Senna, Somaglia, Ospedaletto, Livraga, Borghetto, Villanova del Sillaro, Pieve Fissiraga e Borgo San Giovanni nel Lodigiano e a San Zenone e Vizzolo nel Sudmilano saranno realizzati tutta una serie di elementi di contenimento, che avranno il compito di attenuare il rumore dei circa 500 treni al giorno destinati a transitare sulla tratta. In particolare, pare che Italferr voglia puntare su mitigazioni naturali, soprattutto alberi, e su pannelli di calcestruzzo e acciaio fonoassorbenti, sormontati da lastre di vetro stratificato. «Apprendiamo con gioia la notizia - si legge nella nota di Liviana Scotti e Giulietta Pagliaccio, responsabili del circolo Legambiente del Sudmilano - perché, pur riconoscendo l’importanza del potenziamento ferroviario, non possiamo negare che questo tracciato ha creato non pochi problemi di impatto ambientale alle popolazioni che vivono nelle vicinanze del tracciato. Nel contempo, però, rimaniamo alquanto perplessi perché Cerro al Lambro e Melegnano non sono comprese negli interventi di mitigazione ambientale. Eppure, come ben sanno gli stessi cittadini, le due località sono pesantemente coinvolte dal tracciato».
La Tav è destinata a transitate a Riozzo, frazione di Cerro e nella periferia ovest di Melegnano, in entrambi i casi a poche decine di metri dai complessi residenziali. «Ma perchè - si chiedono perciò le due ambientaliste - le località non sono comprese in questi interventi? E in futuro è previsto un completamento degli interventi di mitigazione?». Anche i residenti della periferia ovest alzano la voce: «In vista della Tav - incalzano - chiediamo la realizzazione di barriere in prossimità delle nostre abitazioni».

(tratto da "il Cittadino" del 30 agosto 2008)