Porte aperte domani nelle oasi del Wwf: tanti
nuovi “inquilini” aspettano i visitatori
Riaprono con l’ultimo giorno di agosto le due oasi Wwf di Melegnano, Parco delle
Noci e Montorfano, e le sorprese per i visitatori potrebbero essere molte. Agli
animali già censiti nei due spazi verdi alle porte della città le ultime
osservazioni hanno aggiunto il picchio nella varietà maggiore o picchio rosso,
il ghiro, il martin pescatore, l’airone. Ma secondo i responsabili delle oasi,
rappresentati dalla sezione SudEst Milano del Panda, dall’associazione Il
Bradipo e dal comitato di quartiere Montorfano, ad essersi stabilizzato è
soprattutto il tasso di “naturalità” degli spazi verdi, cioè il progressivo
scomparire di alcuni caratteri artificiali, da “prato alberato”, che le oasi
inevitabilmente avevano nei primi tempi di vita. E una mano forse l’ha data la
lenta ma costante depurazione di Lambro e Vettabbia. In questo modo alcune
specie animali, come ad esempio gli uccelli di passo nella Pianura padana, hanno
preso i fazzoletti verdi - uno ad ovest, uno a est dell’abitato - come stazioni
stabili lungo le rotte migratorie. O è il caso del ghiro, che in ambiente di
pianura è abbastanza raro ma è stato avvistato di recente al riparo delle cavità
dei tronchi. Le oasi di Melegnano quest’anno sono state visitate anche da
fotografi naturalisti come Antonio Marchitelli, che ha evidenziato la presenza
del picchio rosso. Successivamente si è riscontrata al Parco delle Noci una
notevole natalità di cinciallegre (foto Erminia Mandarini): specie piuttosto
comune che nidifica anche in cassette nido artificiali. Nello stagno grande del
Parco delle Noci durante l’estate si è visto un discreto numero di aironi, fra
garzette, cenerini e nitticore, intenti ad alimentarsi. Altra presenza ormai
costante sono diverse specie di martin pescatore: se c’è lui vuol dire che pesci
e rane non mancano, forse anche nel Lambro.
(tratto da "il Cittadino" del 30
agosto 2008)