L’assessore all’ambiente Tessarin vuole rendere fruibili i parchi al pubblico, le associazioni protestano
«Riqualificheremo tutte le oasi Wwf»

«Vogliamo riqualificare le oasi urbane per renderle fruibili da parte dell’intera popolazione». Luigi Tessarin, assessore all’ambiente di Melegnano, è uscito allo scoperto. Lo ha fatto nei giorni scorsi durante una tavola rotonda convocata dalla consulta ambiente per chiarire il futuro del bosco di Montorfano e del parco delle Noci. Il bosco di Montorfano si estende su circa 3 ettari e conta numerosi tipi di piante autoctone come l’ontano e il salice bianco, la quercia farnia e il nocciolo. Mentre tra gli animali abbiamo i conigli selvatici e le volpi, i cormorani e le anatre, i fringuelli e gli usignoli. Il parco delle Noci, invece, ospita una zona a bosco con alberi ed arbusti tipici della pianura padana, un’area a tappeto erboso con specie erbacee di pianura, una zona a frutteto con specie arboree legate alla storia agraria della pianura, alcune aree umide alimentate da un fontanile artificiale, un laghetto alimentato dall’acqua della zona umida e un’aula didattica. Sta di fatto che palazzo Broletto sembra intenzionato a riqualificare le oasi urbane cittadine, ma la decisione ha allarmato non poco le associazioni ambientaliste. «Il nostro obiettivo - ha precisato Tessarin - è quello di rendere le oasi realmente fruibili da parte dell’intera popolazione di Melegnano. Pertanto, pensiamo al possibile inserimento di panchine o di giostre per bambini. Ad ogni modo, ogni mutamento sarà condiviso con le associazioni ambientaliste e gli abitanti della zona. Fermo restando che le oasi non saranno stravolte». Ma l’assessore ha colto l’occasione per sollevare anche un’altra questione: «Attualmente il nostro comune corrisponde 35mila euro all’anno per garantire l’acqua nelle oasi - ha rivelato -. Si tratta di una cifra che non esito a definire esagerata». Sulla vicenda è intervenuto anche Vincenzo Caminada, membro del Wwf sudmilanese: «Siamo favorevoli ad una riduzione del consumo di acqua, ma non vogliamo che le oasi siano snaturate». Concetti ribaditi da Giulietta Pagliaccio, coordinatrice della consulta ambiente: «Si parla di riqualificare una zona degradata, ma questo non è certo il caso delle oasi di Melegnano».

(tratto da "il Cittadino" del 4 giugno 2008)