Si chiude la vicenda ammine, sarà riaperto il
pozzo Monti 1
Riapertura in vista per il pozzo Monti 1. «In questi giorni - ha rivelato il
sindaco di Melegnano Vito Bellomo - l’Asl ci ha dato l’autorizzazione
all’immissione in rete del pozzo Monti 1». Si chiude quindi un caso apertosi nel
settembre 2007, quando a Melegnano si è scatenato un vero e proprio allarme
acqua. Perché l’Asl, ente deputato a certificare la regolarità dell’acqua
locale, ha rilevato la presenza delle famigerate ammine aromatiche in ben tre
dei sei pozzi cittadini.
Se per i pozzi Cervi e Giardino la causa dell’inquinamento
sarebbe stata la prossimità all’ex chimica Saronio, industria che sino a metà
degli anni Sessanta produceva sostanze tossiche, ben più delicata sembrava
essere la situazione del Monti 1, collocato ad una certa distanza dalla zona
incriminata. In altre parole, dunque, non si capivano i motivi per cui quel
pozzo fosse inquinato. Anche perchè le analisi dell’Asl e quelle di Mea, società
che si occupa dell’acqua di Melegnano, sembravano discordare le une dalle altre.
Sta di fatto che a gennaio di quest’anno anche l’Asl non ha più riscontrato
tracce di sostanze inquinanti nel pozzo Monti 1, che tuttavia non è stato ancora
riaperto.
In questi mesi, infatti, sono stati effettuati tutta una serie di ulteriori
monitoraggi sul pozzo, l’ultimo dei quali in data 31 marzo. «E anche in quel
caso - si legge in una nota di Maurizio Montanelli, responsabile del servizio
per conto di Asl - la contaminazione risulta rientrata ed i parametri
chimico-fisici sono conformi ai requisiti di potabilità». Di qui la presa di
posizione di palazzo Broletto, che nei giorni scorsi ha chiesto all’Asl la
riapertura del pozzo: «D’altra parte - ha spiegato il sindaco Bellomo -, ci
avviciniamo alla stagione estiva, quando il fabbisogno idrico cittadino è
destinato giocoforza a crescere. Anche perchè, in stretta collaborazione con Mea,
di cui ringrazio gli amministratori per il prezioso supporto, ora abbiamo a
disposizione un filtro a carbone attivo costato circa 65mila euro, che avrà il
compito di garantire ancor di più la potabilità dell’acqua».
E la risposta dell’Asl è giunta a stretto giro di posta: «Autorizziamo la
reimmissione delle acque emunte dal pozzo Monti 1 nella rete pubblica di
Melegnano dopo un trattamento con filtri a carbone attivo - conclude la nota di
Montanelli -, a condizione comunque che sia effettuato un controllo preventivo
delle acque a valle dell’impianto di trattamento».
(tratto da "il Cittadino" del 24
maggio 2008)