Lettere & opinioni

Preoccupati per il futuro delle oasi  

Caro direttore,
avendo letto l’articolo “L’oasi lascerà il posto a un parco”, pubblicato su “Il Cittadino” dello scorso 26 aprile, ci sentiamo in dovere di replicare, in merito alla questione della riqualificazione delle aree naturali urbane di Montorfano e del Parco delle Noci, avviata dall’amministrazione comunale di Melegnano. Nel citato articolo l’assessore Luigi Tessarin afferma, in riferimento al Bosco di Montorfano che “l’oasi risulta di fatto abbandonata a se stessa. I tronchi e i rami che sono disseminati in tutta la zona rendono di fatto impossibile il passaggio. Secondo me, insomma, non ha senso mantenere un bosco che non può essere fruito da nessuno”. La situazione reale del bosco non sta esattamente in questi termini. L’oasi non è abbandonata a se stessa, infatti periodicamente viene tagliata l’erba lungo i sentieri e nelle radure, in modo da tenere i percorsi sempre accessibili. Non ci sono rami o tronchi lungo i sentieri, ciò che può rendere in alcuni tratti difficoltoso il passaggio è la presenza di radici che emergono dal terreno. Per questo auspichiamo che si provveda, nel progetto di riqualificazione, ad una sistemazione dei percorsi esistenti, utilizzando materiali naturali. La presenza di legno morto, ramaglie e tronchi caduti, nelle altre aree del bosco, è invece voluta. Soltanto lasciando il bosco alla sua naturale evoluzione, si è potuto infatti ricreare a Montorfano un prezioso ecosistema, in grado di accogliere specie interessanti, come il picchio rosso maggiore. L’area quindi è accessibile al pubblico e attira anzi molti visitatori, che rimangono favorevolmente colpiti dal fatto di scoprire, lungo le degradate sponde del Lambro, un’area naturale. Ricordiamo che nel corso dell’anno 2007, almeno mille persone, fra studenti, cittadini di Melegnano e visitatori provenienti da altri comuni, si sono recati al Bosco di Montorfano e al Parco delle Noci, in occasione di attività organizzate dal Wwf Sudmilanese e dall’associazione Il Bradipo, gestori delle due aree. Invitiamo chiunque a visitare il bosco sia durante il 25 maggio giornata delle oasi Wwf ma anche in questo periodo, nel pieno del risveglio primaverile. Come abbiamo scritto all’inizio della presente lettera, non è solo il Bosco di Montorfano ad essere oggetto del progetto di riqualificazione promosso dal Comune, ma anche il Parco delle Noci. Questo francamente ci desta molte perplessità. Il Parco delle Noci, infatti, oltre ad avere un elevato valore naturalistico è diventato, grazie alla presenza del Comitato Ovest, un punto di ritrovo per gli abitanti del quartiere. Si è raggiunto quindi un buon punto di incontro fra esigenze di conservazione della biodiversità e fruizione da parte dei cittadini. Rompere questo equilibrio sarebbe, a nostro avviso, veramente un peccato. Concludiamo la nostra lettera auspicando che, nonostante le notizie allarmanti relative al destino delle due aree protette melegnanesi, si possa continuare a perseguire, con l’amministrazione comunale, la via del dialogo. Noi faremo sicuramente la nostra parte.
Cordiali saluti
    Giorgio Bianchini Responsabile Wwf sudmilanese
    Erminia Mandarini Presidente associazione Il Bradipo
    Vincenzo Caminada Referente oasi di Montorfano sudmilanese@wwf.it 

(tratto da "il Cittadino" del 15 maggio 2008)