L’obiettivo è quello di rendere più fruibile
lo spazio verde, ma gli ambientalisti alzano le prime barricate
L’oasi lascerà il posto a un parco
Il comune vuole modificare la riserva del Montorfano
Palazzo Broletto vara la riqualificazione delle oasi urbane,
ma gli ambientalisti puntano i piedi. Mercoledì sera in municipio a
Melegnano si è riunita la consulta ambiente, durante la quale
l’amministrazione guidata dal sindaco Vito Bellomo ha reso noto il piano di
riqualificazione del bosco di Montorfano, che si trova nell’estrema
periferia est di Melegnano. Si tratta di un’oasi urbana estesa su circa
tre ettari con numerosi tipi di piante autoctone come l’ontano, il salice
bianco, la quercia farnia, il pioppo bianco ed il nocciolo. Tra gli
animali, invece, il bosco di Montorfano ospita conigli selvatici, volpi,
cormorani, anatre, fringuelli, usignoli, aironi e poiane. «Sta di fatto
che l’oasi risulta ormai abbandonata a se stessa - ha avuto modo di ribadire più
volte Luigi Tessarin, assessore all’ambiente di Melegnano -. I tronchi e i
rami, che sono disseminati per tutta la zona, rendono infatti impossibile
il passaggio. Secondo me, insomma, non ha senso mantenere un bosco che non
può essere usufruito da nessuno». Di qui la presa di posizione
dell’amministrazione Bellomo, che ha dato incarico a un tecnico comunale
di redigere un progetto di riqualificazione completo dell’area. Ma l’intervento
di palazzo Broletto potrebbe riguardare anche il parco delle Noci, che si
trova nella periferia ovest di Melegnano, nelle immediate vicinanze del
quartiere residenziale del Cipes.
«L’obiettivo - ha spiegato Tessarin - è quello di rendere realmente fruibili le
oasi da parte dell’intera popolazione». Nel frattempo, però, le
associazioni ambientaliste presenti sul territorio hanno posto tutta una
serie di paletti ai progetti dell’assessore: «Perché - si legge in una nota
diffusa in queste ore da Liviana Scotti, responsabile del circolo Legambiente
Arcobaleno, e da Giulietta Pagliaccio, coordinatrice della consulta
ambiente locale - gli eventuali interventi per una migliore fruibilità
delle aree non devono snaturare in alcun modo il progetto globale delle oasi
cittadine. Certo, esistono indubbiamente alcuni problemi nelle singole aree - è
stata la successiva precisazione di Pagliaccio -, ma riteniamo che questo
patrimonio vada tutelato e preservato a beneficio di tutti». Perciò, la
coordinatrice della consulta sta mettendo a punto tutta una serie di
iniziative a livello locale: «La consulta ambientale - ha rivelato in
conclusione Giulietta Pagliaccio - ha deciso di organizzare una tavola
rotonda con i cittadini per discutere assieme il destino di questi due
importanti presidi ambientali». Nei giorni scorsi, invece, ad alzare la voce
sono stati gli esponenti del Wwf sudmilanese: «Per migliorare il bosco di
Montorfano ci vuole un maggior controllo da parte della polizia locale - è
stata la loro esortazione -. Ma anche i volontari ambientalisti potrebbero
essere riconosciuti sorveglianti a tutti gli effetti».
(tratto da "il Cittadino" del 26 aprile 2008)