Approvato lo schema di convenzione: l’attuale proprietà dovrà intervenire a sue spese per mettere in sicurezza i terreni
Ex Saronio, a muso duro contro Edison
Melegnano e Cerro chiederanno alla società di bonificare l’area

Caso ex Saronio, ora Melegnano e Cerro al Lambro battono cassa. Martedì sera a palazzo Broletto il consiglio comunale straordinario ha approvato all’unanimità lo schema di convenzione tra i due comuni per una gestione associata dell’emergenza. Sino alla metà degli anni sessanta, infatti, nel territorio compreso tra Melegnano e Cerro era attiva la chimica Saronio, industria che impiegava ammine aromatiche e solventi senza alcuna misura di prevenzione. Di qui l’inquinamento che tuttora sta interessando la zona posta nelle immediate vicinanze dell’ex chimica. «Il documento in discussione - ha chiarito martedì il sindaco Vito Bellomo - prevede la gestione associata per la realizzazione degli interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica dell’area ex Saronio ubicata nei due comuni. Mi riferisco in particolare alla barriera idraulica, che avrebbe il compito di porre un argine all’inquinamento delle falde, e al completamento del piano di caratterizzazione». Il sindaco ha quindi illustrato gli sviluppi giuridici della vicenda: «Abbiamo aperto un contenzioso con Edison, società per azioni erede a titolo universale dell’ex chimica Saronio e in quanto tale obbligata alla messa in sicurezza. Qualora però Edison non accetti di porre in atto il piano di bonifica, proprio in virtù di tale convenzione, chiederemo l’intervento della regione Lombardia e del ministero dell’Ambiente, salvo poi rivalerci nei confronti della società per azioni». La convenzione ha ottenuto il via libera unanime dell’assemblea, ma non sono comunque mancati i momenti di scontro: «Perché nei giorni scorsi il responsabile della medicina del lavoro dell’Asl Edoardo Bai ha diffuso dati allarmanti - ha attaccato Alessandro Massasogni, vicecapogruppo del Partito democratico -. Non sarebbe allora il caso di sospendere il piano di lottizzazione previsto nell’ex area luna park, in attesa che la questione sia definitivamente chiarita?». Una volta conclusa la bonifica della zona, nella periferia ovest cittadina è in programma la realizzazione di un complesso residenziale composto da 115 appartamenti distribuiti su un paio di palazzine. Puntuale è giunta la replica di Bellomo: «I dati resi noti da Bai sono parziali e rischiano solo di creare inutili allarmismi. Sull’ex area luna park, poi, ho interessato della questione l’Asl e l’Arpa, che hanno disposto tutta una serie di prescrizioni, prontamente recepite dall’operatore privato proprietario della zona». Pierantonio Rossetti, consigliere di Insieme per Melegnano, ha invece elogiato «la politica pragmatica del sindaco Bellomo, che ha condotto a risultati positivi». Maurizio Margutti e Tommaso Rossi, capigruppo rispettivamente di Melegnano città aperta e di Rifondazione comunista, hanno infine esortato «l’amministrazione a un’informazione più costante, non solo nella commissione consiliare competente, ma anche con la presenza di due consiglieri nel tavolo regionale preposto».

(tratto da "il Cittadino" del 24 aprile 2008)